Image repair, le campagne ideate dai masterini per il post Covid

Si è conclusa a fine luglio la fase d'aula del Master iniziata nel novembre scorso, un periodo già normalmente intenso che quest'anno i 28 allievi hanno affrontato con determinazione anche online e che termina proprio a distanza.

Sono stati sette mesi e 11 moduli formativi accompagnati da diversi lavori di gruppo e da due progetti interdisciplinari, il live project e il progetto Italy never fails to surprise. Quest'ultimo è nato all'interno del modulo Professional Tourism English, durante il quale -accompagnati dalla prof. Suzanna Miles- i masterini hanno analizzato le caratteristiche linguistiche della promozione turistica e il cambiamento del linguaggio grazie ai social media.

I ragazzi hanno prodotto sette campagne di comunicazione per sette diverse destinazioni, chi a livello nazionale, chi per Bologna, Venezia, Milano o Bergamo, città particolarmente colpite dal Covid-19. Gli studenti hanno lavorato sul cosiddetto 'image repair', ossia le azioni da mettere in campo dopo un evento drammatico per recuperare consenso e credibilità, unendo il discorso turistico con nuove strategie di marketing per combattere un'immagine negativa, mettendo in campo anche una buona dose di creatività e tecnica nella produzione di video promozionali e anche una canzone.

Il progetto ha dato modo alla classe di combinare concetti e strumenti appresi oltre che nel modulo di Tourism English e Marketing turistico, anche in quello di Politiche per il turismo e Destination Management. L'incontro conclusivo della fase d'aula ha fornito l'occasione per presentare i progetti in un proficuo confronto e discussione tra la classe e il direttore del Master, prof. Michele Tamma, la direttrice del Ciset Mara Manente e Stefan Marchioro, responsabile dei Progetti territoriali e governance del Turismo presso la Direzione Turismo della Regione Veneto.