Prosecco, terra di vino e di turismo

Turismo e vino, un binomio sempre più stretto che sta cambiando il paesaggio anche in Veneto. A tal proposito, l'Osservatorio regionale per il paesaggio, in collaborazione con l'Università Ca' Foscari di Venezia (responsabile scientifico del corso), l'Osservatorio locale per il paesaggio delle Colline dell'Alta Marca e l'Associazione Temporanea di Scopo (ATS) "Colline di Conegliano Valdobbiadene Patrimonio dell'Umanità" hanno organizzato il 'Corso regionale di formazione sul paesaggio per tecnici comunali', che si svolge da settembre a novembre.

Obiettivo del corso è l'analisi delle relazioni tra viticoltura di qualità e l'evoluzione del paesaggio, in modo da favorire la crescita professionale dei partecipanti, sviluppando i saperi e le capacità tecniche necessarie per conoscere e governare il paesaggio e le sue trasformazioni.

Ciset sarà presente il 5 ottobre a Villa Cedri, Valdobbiadene, con Erica Mingotto, che dopo aver inquadrato il turismo del vino nel contesto più ampio del turismo del paesaggio culturale, focalizzerà l'attenzione sull'area del Prosecco Conegliano-Valdobbiadene, evidenziando la situazione attuale, anche in riferimento ai visitatori nelle cantine, e alle possibili linee di azione per il potenziamento di tale turismo nell'area.

L'area del Prosecco accoglie ogni anno quasi 155mila arrivi e 345mila presenze, circa il 16% dell'intero movimento turistico della provincia di Treviso, di cui il 41% sono stranieri. Ben il 37% di questi turisti si dedica ad attività legate alla scoperta della produzione vitivinicola, con visite alle cantine, acquisti di vino e degustazioni. Complessivamente, considerando anche i turisti locali o comunque in giornata, sono quasi 337.000 i visitatori che all'anno si recano nelle cantine del Distretto del Prosecco, in crescita anno dopo anno.