Il Ciset guida gli universitari della Monash University tra le calli di Venezia per studiare il turismo lagunare

Hanno camminato per le calli, hanno visitato i luoghi iconici della città e discusso con gli stakeholder. Sono un gruppo di studenti della Monash University, arrivati in Laguna dall’Australia, che nei giorni scorsi hanno partecipato a Venice does not exist, il programma di studio organizzato dal Ciset e incentrato sull’analisi del turismo e del suo impatto a Venezia, sulla mobilità e l’ambiente circostante. 

È così ripresa una collaborazione interrotta con la pandemia Covid 19, e Monash University, la più grande università in Australia e una delle prime 100 nel modo per ranking, ha di nuovo scelto la capacità di CISET di proporre progetti didattici di altissimo interesse.

Si è trattata di un’occasione di confronto con diverse autorità del settore, operatori e residenti per andare oltre gli stereotipi e affrontare la questione da diversi punti di vista.

Dopo una lezione introduttiva a distanza, gli studenti giunti a Venezia hanno incontrato rappresentanti di ARPA Veneto - Osservatorio regionale rifiuti (che ha il compito di raccogliere e analizzare i dati sullo smaltimento dei rifiuti urbani, uno dei principali ambiti di gestione della città impattati dai turisti), AVM (l'agenzia di Venezia che si occupa di gestire tutti gli aspetti della mobilità) e Rita Sartori - Alternative Venice, una residente che è anche guida turistica professionale (coautore di alcuni saggi sulla gestione dei beni culturali) con i quali hanno potuto discutere dei principali aspetti legati al turismo.

Con loro hanno affrontato i temi riguardanti la sostenibilità, l’economia turistica e suoi rapporti con le altre economie, l’immagine e le percezioni di Venezia sul mercato turistico internazionale e come queste influiscono sul turista a cui sono seguite le visite sul campo.
 Hanno poi lavorato assieme agli studenti del Master in Economia e Gestione del Turismo, che hanno predisposto dei lavori sul campo a Venezia per i loro colleghi australiani, supportati dai docenti.

Utilizzando vari strumenti, gli studenti hanno raccolto materiali durante il lavoro sul campo che hanno poi elaborato per presentare agli insegnanti e ai compagni la propria idea di Venezia.