La comunicazione turistica ai tempi del Coronavirus

«Restate a casa, ci rivedremo presto». Con poche variazioni è questo il messaggio che in tempo di Coronavirus si ripete nella comunicazione istituzionale di molti paesi concorrenti dell’Italia in campo turistico. Ciset, il Centro Studi Economia del Turismo, ha intrapreso uno studio delle strategie comunicative adottate dalle varie nazioni per cercare di comprendere se e come, i diversi paesi si stanno muovendo durante questa situazione di emergenza sanitaria.

Dalla Francia alla Grecia, dalla Spagna alla Croazia le più importanti destinazioni turistiche europee hanno intrapreso attività di comunicazione destinate non tanto alla promozione (quasi impossibile in questo momento), ma alla brand protection: si parla alla propria community, soprattutto attraverso i canali social, rassicurandola e mantenendo quel flebile contatto che si trasforma in fidelizzazione non appena sarà possibile tornare a viaggiare.

Si cerca, cioè, di mantenere l’engagement del proprio pubblico facendo sentire la propria vicinanza attraverso numerosi strumenti. Così la visita diventa virtuale, permettendo di scoprire località magari meno gettonate ma ricche di fascino che possono trasformarsi in una meta futura per le proprie vacanze.Si propongono liste di film da guardare ambientati nelle destinazioni; si suggeriscono playlist da ascoltare di autori locali; si consigliano raccolte di libri da leggere ambientati nelle località proposte.


La Spagna, per esempio, comunica ai propri turisti il loro impegno nella lotta contro la diffusione del virus e li invita a rimanere a casa, ma manda comunque un messaggio positivo, guardando ad un futuro roseo (che sente vicino) poiché, «molto presto vi riceveremo con le braccia aperte e la nostra caratteristica accoglienza».

La Svizzera e il Portogallo scelgono il motto «dream now - travel later», invitando quindi a pensare al futuro e, nel mentre, a lasciarsi ispirare e a pianificare il proprio viaggio. I Cugini d’Oltralpe invitano a esplorare la Francia da casa, anche attraverso le ricette di cucina, mentre la Grecia opta per un portale dove il turista virtuale può scoprire la cultura ellenica.

Sono tutte strategie di comunicazione che hanno l’obiettivo di mantenere desta l’attenzione sulle proprie destinazioni, al fine di preservare il flusso turistico non appena potrà ripartire.

In questi giorni, però, si comincia a vedere qualche prima iniziativa rivolta alla ripartenza del settore turistico: è il caso del già citato Portogallo, che recentemente ha lanciato nel sito ufficiale di destinazione il marchio “Safe & Clean” per distinguere le attività turistiche che assicurano il rispetto dei requisiti di igiene per la prevenzione e il controllo del Covid-19.