Nell’estate 2020 ottime chances per il turismo in libertà

Sicurezza, rispetto del distanziamento fisico, regolarizzazione degli accessi ad aree ad elevata frequentazione, scelta di località "minori" e poco affollate, preferenza per modalità di viaggio e di alloggio che garantiscano il rispetto delle regole e maggiore autonomia: questi tra i principali elementi e desiderata che emergono dalle varie indagini condotte sui potenziali turisti post-COVID, sia in Italia che all'estero.

L'emergenza sanitaria e il lockdown hanno cambiato la percezione del cliente. E se è vero che i recenti assembramenti registrati negli scorsi weekend sulle spiagge e in altri luoghi di aggregazione paiono dimostrare il contrario, è vero anche che per molti di coloro che potranno concedersi una vacanza durante l'estate 2020 l'eccessiva presenza di persone assume una valenza fortemente negativa, soprattutto per una questione di sicurezza personale, prima che di qualità dell'esperienza, sia a destinazione che nella struttura ricettiva.

Da questo punto di vista, il turismo in libertà, soprattutto in camper, offre numerose opportunità. Si viaggia, infatti, con un mezzo proprio, o comunque noleggiato per le esigenze di un piccolo gruppo - sia esso coppia, famiglia o amici -, che diventa anche alloggio durante il periodo della vacanza. Una esperienza "all-in", che garantisce autonomia e libertà, contatto diretto con la natura ed il territorio in un'ottica di sostenibilità.

Il camperista generalmente ama i luoghi poco affollati, scoprire località al di fuori dei circuiti abituali, godere delle eccellenze naturalistiche, culturali e enogastronomiche che il territorio è in grado di offrire. E le analisi condotte dal Ciset nell'ultimo decennio per conto di Fiere di Parma e di APC- Associazione Produttori Caravan e Camper evidenziano come questa tipologia di turismo fosse in crescita già prima della pandemia.

Secondo l'ultimo Rapporto annuale sul turismo in libertà presentato nel 2019, sono oltre 8 milioni i turisti italiani e stranieri che hanno scelto di visitare l'Italia in camper, caravan e tenda, dormendo in campeggi o aree di sosta attrezzate, per un fatturato complessivo stimato intorno ai 2,6 miliardi di Euro. E se i turisti crescono, crescono anche le Regioni che investono in questa tipologia di turismo.

Sempre secondo l'Osservatorio Ciset, tra quelle più interessate spiccano Marche, Abruzzo, Piemonte, Toscana, Sardegna, Veneto e Puglia. Ed è proprio di questi giorni la notizia che in Abruzzo è pronta la nuova legge regionale sul turismo itinerante, che intende valorizzare l'offerta regionale di campeggi e aree attrezzate ed erogare contributi fino a 15 mila Euro ai Comuni per la realizzazione di aree di sosta. Ed è proprio in tale ottica, che nuovi Comuni stanno puntando alla messa in rete del sistema di accoglienza all'aria aperta.