Dalla crisi alle opportunità per il futuro del turismo in Italia

"Un'emergenza sanitaria globale senza precedenti". È così che UNWTO (United Nations World Tourism Organization) ha definito il 24 marzo la situazione legata alla diffusione di Covid-19 (UNWTO, 2020) ed è così che si apre 'Valutazioni e scenari del 2020', il primo capitolo del supplemento al Rapporto sul Turismo di CNR e Iriss curato da Alfonso Morvillo ed Emilio Becheri dal titolo: 'Dalla crisi alle opportunità per il futuro del turismo in Italia'.

Firmato dalla direttrice del Ciset Mara Manente e da Elisa Meglioli, lo studio ha tracciato una panoramica sull'andamento del comparto a partire dai dati attualmente disponibili per il primo trimestre dell'anno (gennaio-marzo 2020), che registrano una contrazione degli arrivi internazionali del 22% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Nel solo mese di marzo però (mese che ha coinciso con l'inizio del lockdown in molti paesi), la contrazione registrata è stata pari al 57%.

Secondo l'UNWTO, la perdita per il trimestre ammonterebbe a 67 milioni di turisti internazionali e a 80 miliardi di dollari di spesa rispetto allo stesso trimestre del 2019, mentre per quanto riguarda l'Italia le elaborazioni Ciset su dati Banca d'Italia, evidenziano come la spesa dei turisti internazionali sia diminuita del 34,4%, sempre nel primo trimestre 2020, accompagnata da un decremento, sia in termini di arrivi che di presenze, del -34%.

Lo studio prende in esame anche le immediate prospettive di ripresa del turismo, e per quanto riguarda il Bel Paese si registra la più forte diminuzione di prenotazioni dei passeggeri internazionali per il trimestre giugno-agosto 2020 con un -87,1%, seguita dalla Francia (-86,5%), e dalla Spagna (-84,5%), (ISTAT, 2020). Ciononostante, mantiene il maggior numero di prenotazioni attive per l'estate.

Il capitolo termina con le aspettative per il secondo semestre dell'anno evidenziando alcuni trend: innanzitutto la domanda domestica si riprenderà prima di quella internazionale e la ripresa più lenta sarà quella dei viaggi a lungo raggio piuttosto che per quelli di medio e corto raggio. Inoltre, gli impatti non saranno uguali per tutti, anche se la ripresa sarà lenta per tutti.