29.09.2017 Torcello Scavata. Torcello Raccontata. VenetoNight 2017, La notte Europea dei ricercatori

Gli scavi del 2017 nel contesto della lunga storia di ricerche archeologiche dell’isola

"RACCONTI DI RICERCA"
con: Martina Bergamo, Andrea Cipolato, Isabel Costantini, Jacopo Paiano, Marco Paladini, Giulia Ricci, Federico Thaler

29.09.2017 - Palazzo sede della Città Metropolitana, Palazzo Corner la Ca’ Granda, alle 16.45

Info e prenotazioni at: VenetoNIGHT webSite

L’incontro offre l’opportunità di conoscere i dati emersi dalla recente campagna di scavo (luglio/agosto 2017) condotta dall’Università Ca’ Foscari Venezia, Dais, in collaborazione con il Museo di Torcello.
Gli archeologi che hanno condotto lo scavo racconteranno insieme agli archeometri i nuovi dati emersi e le nuove prospettive di ricerca per definire le fasi cronologiche di Torcello, dalla tarda antichità all’età moderna.
Gli archeologici porteranno a Ca’ Corner alcuni reperti archeologici emersi dagli scavi che saranno discussi e analizzati insieme al pubblico, ricostruendo le modalità attraverso cui la ricerca archeologica ci permettere di riconsiderare la storia della formazione degli abitati lagunari.
Condurre ricerche archeologiche presso l’isola di Torcello, considerata la sua ricchezza di stratigrafie archeologiche, riserva sempre inattese sorprese.
Nel 2017 si sono indagate più approfonditamente le strutture di un edificio porticato, probabilmente di VII secolo. Sembra trattarsi di un antichissimo “magazzino” legato alle strutture portuali altomedievali. Qui si stanno ritrovando molte anfore africane e mediterranee, a conferma della vocazione portuale dell’isola. Si tratta di un sistema di magazzini, organizzati lungo un ampio molo, dove si poter attraccare, scaricare e conservare le merci.
Atro ritrovamento suggestivo – che ci aiuta a ricostruire la vita dei primi torcellani – è quello delle case di una “città” in legno” databile tra il IX e il XII secolo. Un abitato altomedievale costituito da confortevoli case in legno, probabilmente a due piani, dove a piano terra si sviluppavano le attività artigianali e commerciali e lo stoccaggio di merci e al primo piano si svolgeva la vita della famiglia. Affacciate su canali e costruite sopra una grande piattaforma di argilla che serviva a rialzare e isolarle termicamente, le case si affacciavano sull’acqua, che era l’unica via di comunicazione tra un settore e l’altro della città.
Lo scavo ci permette nuove riflessioni sulla storia di Venezia e sul ruolo di Torcello. Le ipotesi suggeriscono di rivedere la storia della nascita di Venezia che è sicuramente più complessa della leggenda che riporta come Torcello fosse fondata dagli abitanti di Altino in fuga dai Barbari. Verosimilmente il fiorire di Torcello è legato ad una realtà più complessa, dove lo spostamento delle funzioni commerciali, la gestione della manodopera (schiavi e lavoratori) e i cambiamenti ambientali hanno determinato un insediamento del tutto peculiare