LEI

Scrivere un libro: parlano le autrici di "Elena, ti presento Venezia"

Il progetto LEI intervista le autrici del libro che ad aprile si è aggiudicato la vittoria del Contamination Lab “Venezia Città Plurale” 

La scorsa primavera Ester Sofia GastaldiMartina Rocca e Anna Zuccato si sono aggiudicate la vittoria del Contamination Lab “Venezia Città Plurale” con il progetto "Slow books - libri per piccoli turisti", una guida alla scoperta di Venezia dedicata al turismo consapevole.
Il percorso di accelerazione, grazie al quale il progetto ha lentamente preso forma con la stesura del libro "Elena, ti presento Venezia", si è svolto in collaborazione con il progetto "C.Ar.T.E. - Carta Arte Tipografa Editoria - Museo diffuso della carta e della stampa a Venezia tra passato e presente". Il volume è stato recentemente stampato con fondi del MUR e grazie a una campagna di crowdfunding.

Per il Progetto LEI abbiamo intervistato Ester, Martina e Anna per conoscere più da vicino l'iniziativa e il percorso che le ha portate a realizzare il loro primo libro.

Il vostro libro si intitola Elena, ti presento Venezia. Iniziamo subito a capire, chi è Elena? Di cosa parla il vostro libro e a quali lettori si rivolge?
Elena è una gabbianella curiosa e vivace che un giorno, dopo aver bisticciato con i genitori e i fratellini, viene catapultata in una realtà per lei tutta nuova: Venezia. Qui conoscerà Bepi, una pantegana dal cuore tenero, e altri abitanti marini e terrestri che, tutti assieme, presenteranno ai bambini una città viva, vera e quotidiana proponendogli un nuovo approccio al turismo, più lento (slow) e sostenibile.
Abbiamo scelto il nome Elena perché è un tipico nome veneziano ed è anche il nome di Elena Corner, una delle prime donne al mondo che ha ottenuto una laurea. Un richiamo a una figura femminile forte e intraprendente.

Come è nato il rapporto tra di voi? Vi conoscevate già?
Non ci conoscevamo, ci siamo conosciute durante il Contamination Lab. Non è stato semplice perché il laboratorio si è svolto quasi interamente online a causa delle restrizioni Covid, ma grazie alle attività organizzate dai nostri tutor e alla grande voglia di creare qualcosa di bello insieme, ci siamo conosciute più a fondo e siamo diventate amiche, unendo le nostre diversità e i nostri interessi comuni.

Il libro è stato premiato nell'ambito del Contamination Lab dal titolo Venezia città plurale: quanto è stato importante partecipare a questa iniziativa per lo sviluppo del vostro progetto?
L’idea è nata proprio all’interno del Lab, che ci chiedeva di formulare un’idea progettuale per aiutare Venezia partendo dalla sua storia e dalla sua cultura e lavorando sui suoi punti di forza e sulle sue debolezze. Attraverso ricerche di mercato, analisi del contesto, interviste ed esercizi di design thinking il laboratorio ci ha fornito degli strumenti indispensabili per poter ideare e in seguito realizzare il nostro progetto, completo di business plan. Dopo la premiazione, Fondazione Università Ca’ Foscari ci ha aiutate a concretizzare la nostra idea e a creare il primo prototipo di Slowbook, "Elena, ti presento Venezia".

Il libro è stato stampato anche attraverso il crowdfunding. Che tipo di esperienza è stata? Il mondo del crowdfunding è vasto e a volte complesso da navigare. Come vi siete preparate e avete affrontato questa avventura?
È stato un learning process. Il bello è stato proprio questo, che non eravamo preparate e abbiamo dovuto imparare moltissimo durante questo viaggio, a partire da come formulare un’idea progettuale completa e funzionale, fino ad arrivare alla fase di scrittura e creazione del libro vero e proprio. Nello specifico il crowdfunding è stata una grande sfida, chiedere alle persone di credere nella nostra idea, in un progetto che sembrava essere più grande di noi. Poi, per fortuna, abbiamo trovato anche uno sponsor e siamo riuscite a raccogliere tutti i fondi che ci servivano. 

Che sogni avete per il vostro futuro?
Stiamo lavorando per portare il nostro libro sugli scaffali delle librerie, ma poi ci piacerebbe lavorare con i bambini e le scuole, creare un percorso fisico e multimediale oltre che cartaceo. E magari, sognando in grande, creare un’intera collana di libri che parli non solo di Venezia, ma anche di tutte le Venezie del mondo.