Dipartimento di eccellenza
Perché siamo eccellenti
Siamo un centro di sviluppo innovativo di diversi settori dell'area umanistica, che includono principalmente le scienze dell'antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche e le scienze storiche e antropologiche. Le aree sono integrate in uno spazio di ricerca e didattica in cui la memoria storica e il patrimonio culturale si compenetrano nell'indagine e nella narrazione dei fenomeni storici, letterari e artistici. Lo studio della memoria, in tutte le sue forme, da quelle storico-culturali a quelle archeologico-artistiche, e la sua conservazione, valorizzazione e narrazione permettono al Dipartimento di coprire un'ampia estensione geografica e cronologica, che spazia dall'Italia all'Europa, al Vicino Oriente, dall'antichità al mondo contemporaneo.
![]() | La nostra ricerca | 10.95 M |

Dalle origini, nel 2011, abbiamo intrapreso un pionieristico percorso di innovazione con uno specifico impegno nell'integrazione degli strumenti offerti dalla tecnologia informatica nelle pratiche di ricerca, didattica e condivisione del sapere che oggi si concretizza nel nostro progetto integrato di Digital Humanities e Public Humanities.
Venice Centre for Digital and Public Humanities
Luogo di incontro per ricercatori di differenti ambiti - dalla filologia alla storia dell'arte, dall'archeologia alla linguistica, dalle scienze dell'antichità alla storia - il VeDPH [ENG] si propone di favorire lo sviluppo, l'accessibilità e la divulgazione di progetti in Digital e Public Humanities.
Le profonde trasformazioni socio-culturali indotte dall'introduzione delle nuove tecnologie in campo umanistico aprono nuove prospettive per l'avanzamento della ricerca e il trasferimento dei saperi prodotti per lo sviluppo della società. Allo stesso tempo, insorgono criticità che impongono una riflessione sulla natura stessa dello strumento digitale e dei suoi ambiti di applicazione affinché esso possa rispondere appieno alle esigenze metodologiche e pratiche specifiche delle discipline umanistiche.
Le attività del VeDPH mirano a sperimentare nuovi standard didattici e a studiare linguaggi e metodologie di insegnamento partecipato favorendo il coinvolgimento degli studenti e la contaminazione tra aree scientifiche. Grazie alla creazione di un tavolo permanente per il mercato del lavoro che rafforzi le relazioni con i professionisti del mondo della cultura, il centro si propone di diventare un punto di riferimento per l'orientamento degli studenti di discipline umanistiche.
Tappe principali del progetto
2018-2019
- Avvio del reclutamento
- Censimento degli strumenti e delle licenze esistenti
- Acquisto delle strutture hardware e software per la costituzione del Centro
- Potenziamento della didattica blended e online
- Introduzione di forme sperimentali di didattica
- Progettazione della nuova Laurea Magistrale in DigHum & PubHum
- Progettazione di una Advanced Summer School in DigHum & PubHum
2020-2022
- Completamento del reclutamento
- Possibile arricchimento della dotazione hardware e software in base ai nuovi prodotti disponibili.
- Avvio della nuova Laurea Magistrale in DigHum & PubHum
- Erogazione corsi di magistrale e dottorato con integrazione delle DigHum & PubHum
- Avvio della nuova Advanced Summer School in DigHum & PubHum
Potenziamento e condivisione della ricerca scientifica attraverso strumenti e metodologie di Digital Humanities (DigHum) e Public Humanities (PubHum).
Azioni
- Ideazione e attuazione di progetti di ricerca DigHum & PubHum nelle seguenti aree di eccellenza:
- Digital Text Analysis (es. edizione digitale di corpora; analisi algoritmica di testi letterari)
- Digital History (es. network analysis, text mining e big data analysis)
- Digital Archives and Book Culture (es. catalogazione online di manoscritti, trascrizione semiautomatica di documenti)
- Digital Cultural Heritage: Art and Archaeology (es. analisi di fonti archeologiche e dati spaziali con sistemi informativi geografici GIS, visual mapping di esposizioni d'arte)
- Ideazione e attuazione di attività di DigHum & PubHum, esempi di applicazioni:
- trasferimento di conoscenza attraverso nuovi strumenti e linguaggi (e.g. MOOC, Massive Open Online Courses)
- mostre virtuali (es. 3D rendering con tecniche digitali immersive), in particolare valorizzando la Venice Science Gallery, dedicata alla disseminazione e diffusione della ricerca e il polo culturale di nuova concezione M9 di Mestre
- valorizzazione dei beni culturali (es. sviluppo di app, interrogazione di testi, ricostruzione di networks)
- Pubblicazione di una rivista scientifica semestrale open access di DigHum & PubHum dedicata a opportunità e problematiche dello sviluppo digitale, linguaggi e metodologie della ricerca trasversale e ibrida, trasferimento della conoscenza
- Rilevazione delle iniziative e dei progetti di DigHum & PubHum in Italia e produzione di un rapporto annuale delle iniziative nazionali, accompagnato dall'analisi del benchmark internazionale
- Gestione di rapporti e scambi con altri centri DigHum & PubHum nazionali e internazionali; organizzazione di workshop e convegni su strumenti e metodi.
Elaborazione di un nuovo standard didattico che sperimenti linguaggi e metodologie di insegnamento partecipato e offra un valore aggiunto ai nuovi profili umanistici richiesti dal mercato del lavoro.
Azioni
- Integrazione delle DigHum & PubHum in tutti i percorsi formativi come approfondimento teorico-metodologico, nonché per favorire l'utilizzo di dati digitali per la creazione di nuovi strumenti di comunicazione dei saperi umanistici
- Valorizzazione degli strumenti offerti dalla piattaforma Moodle per il coinvolgimento attivo degli studenti "nativi digitali" nella costruzione del percorso di apprendimento e nell'interazione con il docente e la classe
- Incentivazione della partecipazione degli studenti a iniziative di didattica innovativa che collegano il percorso formativo a esperienze lavorative come il living lab (PNR 2015-2020) di Ca' Foscari, Active Learning Labs che valorizza le competenze acquisite nel percorso universitario in progetti di collaborazione con le realtà economiche del territorio
- Potenziamento della cooperazione scuola-università attraverso progetti, convegni, workshop, corsi di aggiornamento e specializzazione sull'integrazione delle DigHum & PubHum nella didattica scolastica, anche alla luce delle azioni individuate dal MIUR per la promozione della cultura umanistica e il sostegno della creatività (Decreto legislativo, 13/04/2017 n° 60)
- Creazione di un Tavolo Permanente per il Mercato del Lavoro composto da docenti, studenti e stakeholders territoriali. Sulla base della positiva esperienza di confronto già avviata, il Dipartimento intende valorizzare e potenziare il rapporto con gli attori del territorio e impegnarsi nel monitoraggio dell'offerta formativa, nella valutazione degli esiti occupazionali e nella promozione dell'ascolto delle richieste e delle opportunità provenienti dal mondo del lavoro
- Rilevazione delle nuove professioni (e.g. esperti di storytelling aziendale, esperti di raccolta e riuso di dati digitali dei beni culturali, sviluppatori di progetti per l'industria creativa, per l'editoria digitale e la didattica online, etc.). Si veda la recente indagine (2017, ExpoTraining) che rileva una crescente richiesta di laureati in materie umanistiche nel mondo del lavoro
- Rafforzamento della rete di rapporti con enti pubblici, istituzioni locali e aziende del territorio per collaborazioni, progetti comuni e attivazione di stages lavorativi mirati
- Potenziamento dei corsi di aggiornamento per i professionisti del mondo della cultura (bibliotecari, archivisti, curatori museali, etc.).
Il Centro DigHum & PubHum sarà dotato di un nuovo laboratorio digitale presso la sede del Dipartimento. Lo spazio del laboratorio includerà:
- sala open-space per lavori di gruppo
- locali destinati a macchinari avanzati
Hardware
- dotazione di base (computer, stampanti, schermi, server, etc.)
- macchinari avanzati per studio e analisi di:
- manoscritti (e.g. microfilm scanner)
- epigrafi, incunaboli e libri antichi (e.g. 3D Laser Scanner, tomografia a raggi X). Il Dipartimento è già partner di un gruppo di ricerca che lavora allo studio di incunaboli con DAIS (Dipartimento di Scienze Ambientali, Informatica e Statistica), EPFL (École polytechnique fédérale de Lausanne) e INFN (Istituto nazionale di fisica nucleare) e, quindi, potrà avvalersi anche di ulteriore strumentazione avanzata che non prevede di acquistare
- documenti pre-moderni o moderni (e.g. scanner planetario già in dotazione della Biblioteca di Area Umanistica e uso della tecnica Reflectance Transformation Imaging-RTI)
- manufatti, ambienti e siti (rilevamento fotogrammetrico: tecnologia Structure from Motion)
Software
Per quanto riguarda i software sarà privilegiata la scelta, ove possibile, di programmi open source per:
- Creazione di archivi e infrastrutture digitali adeguati agli standard del World Wide Web Consortium (W3C).
- Utilizzo dello standard TEI (Text Encoding Initiative) per iniziative relative a progetti di Digital Text Analysis e Digital Cultural Heritage come Epidoc (linee guida e strumenti per la codifica di edizioni critiche e scolastiche di testi antichi) e MsDesc Manuscript description (descrizione e rappresentazione dei manoscritti digitali). Il Centro collaborerà con il Dipartimento di Studi Linguistici e Culturali Comparati che è dotato di research infrastructures di analisi del testo e linguistica computazionale (analisi quantitative e stilometriche, topic modelling; authorship attribution; natural language and text processing).
- Pubblicazioni open access e inclusione dei prodotti del progetto in grandi collezioni (e.g. Europeana).
- Utilizzo della realtà virtuale immersiva (immersive VR): rappresentazione 3D virtuale per siti archeologici, ricostruzioni di edifici o manufatti esperibili attraverso strumenti quali caschi virtuali, computer, smartphone o tablet.
- Utilizzo del GIS (Geographical Information System): gestione e interrogazione di grandi masse di dati territoriali (cartografia, immagini satellitari e aeree ecc.)
- Musealizzazione (Digital exhibit) in particolare per archeologica, storia dellarte o dellarchitettura
- Grafica 3D che permetta lo studio ricostruttivo teorico dei manufatti, degli ambienti e dei paesaggi
- Analisi e classificazione automatica dei reperti per trattare corpora e per il data mining.
Per rispondere pienamente ai criteri di efficacia, efficienza ed economicità, il Centro DigHum & PubHum si potrà avvalere delle infrastrutture di cui già dispone il Centro Servizi per le Strumentazioni Scientifiche di Ateneo.
Il progetto sarà monitorato e valutato dagli organi che compongono il Centro per le DigHum & PubHum:
- Core Group (personale permanente reclutato per il progetto)
- Comitato di Governance (Direttore del Centro, Direttore del Dipartimento o suo delegato, Segretario del Dipartimento, un membro del Gruppo di Esperti di Progettazione)
- International Advisory Board, designato a giugno 2018 e composto da:
- Maria Luisa Catoni, Professore Ordinario di Archeologia Classica, Scuola IMT di Lucca
- Gregory Crane, Professore di Digital Humanities, Università di Lipsia
- Chiara Ottaviano, Direttrice di Cliomedia Officina, Torino
- Charlotte Roueché, Professoressa Emerita di Digital Hellenic Studies, King's College di Londra
- Patrick Sahle, Professore di Digital Humanities, Università di Colonia
Last update: 16/11/2023