I festival del cinema raccontati da Carta bianca

I festival del cinema plasmano la storia culturale del nostro paese perché sono, da sempre, luogo d’incontro, scoperte e veicolo di espressione culturale e artistica. Abbiamo approfondito la storia del Locarno Film Festival con Giona A. Nazzaro, suo direttore artistico dal 2020.

 

 

Dal 19 ottobre al Cinema Rossini di Venezia si tiene un ciclo di incontri e proiezioni dal titolo "Carta Bianca. Storie orali e visuali dei festival cinematografici" che intende raccontare il ruolo dei festival nei decenni passati e la loro proiezione verso il futuro. E di storia, aneddoti e cambiamenti ci ha parlato il direttore artistico Nazzaro raccontando del festival che ogni anno dal 1946 costituisce la più importante manifestazione cinematografica elvetica. Nelle sue 75 edizioni il festival ha scelto e proiettato film diventati icone di epoche, generi, culture e tradizioni come la prima delle pellicole O sole mio del regista Giacomo Gentilomo.

Proprio perché incubatori culturali, i festival cinematografici in generale, sono da valorizzare per preservarne la memoria e la ricchezza del patrimonio culturale che veicolano. Nella rassegna i festival chiamati a raccontarsi sono appunto quello di Locarno e a seguire il Far East Film Festival di Udine, il Cinema Ritrovato di Bologna, il Torino Film Festival, il FilmMakerFest Milano e a conclusione la Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia che tra i festival cinematografici italiani è quella più longeva.

Ogni appuntamento si costituisce di una presentazione iniziale in cui il direttore o il curatore del festival in questione ricostruisce la storia e il profilo culturale dell’evento alternando a momenti di conversazione per terminare con la visione di un film che nel caso del Locarno Film Festival è stato “I giganti” di Bonifacio Angius.