Primi piani

Stefano Paganelli
Chimica industriale

Ci parli di lei: cosa insegna a Ca’ Foscari, quali sono i suoi interessi e i suoi ambiti di Ricerca.
Attualmente tengo due corsi di insegnamento nel corso di Laurea Magistrale di Chimica e Tecnologie Sostenibili, indirizzo di Chimica Industriale. Entrambi - Chimica Organica Industriale e Laboratorio e Metodologie Catalitiche per la Chimica fine - rientrano nel raggruppamento scientifico disciplinare di Chimica Industriale. I miei interessi principali e quindi il mio ambito di ricerca riguardano i vari aspetti della catalisi, dalla sintesi dei catalizzatori alle loro applicazioni per l’ottenimento di prodotti di interesse industriale, principalmente di farmaci, agrochimici e fragranze. In particolare la mia ricerca è rivolta allo studio di reazioni catalitiche in sistemi bifasici nell’ottica di realizzare processi più sostenibili.

Qual è stato il suo percorso accademico?
Ho conseguito la laurea in Chimica (laurea quinquennale) presso l’Università degli Studi di Firenze e poi, quasi casualmente, sono approdato a Ca’ Foscari con una borsa di studio della durata di un anno. La borsa di studio è stata poi rinnovata per altri quattro anni e durante questo periodo si è rafforzato sempre più il desiderio di poter continuare la mia professione all’interno di Ca’ Foscari. La prima possibilità mi è stata offerta con un concorso da tecnico laureato e da lì è partita la mia carriera universitaria:  sono diventato  prima ricercatore e poi professore associato.

Cosa significa, per lei, insegnare e fare ricerca?
Sia insegnare che fare ricerca significa avere la possibilità di poter fare una professione stimolante e che si rinnova continuamente. Rapportarsi con i giovani, quali gli studenti che frequentano i miei corsi e il mio laboratorio di ricerca durante il loro periodo di tirocinio, significa non solo essere in grado di trasmettere conoscenze ed esperienze scientifiche ma anche entrare in sintonia con loro e cercare sempre di essere adeguati con i cambiamenti dei tempi e delle nuove generazioni.

Il tema della disparità di genere nelle discipline STEM, in Italia, è ancora molto attuale. Cosa racconterebbe alle ragazze che intendono avvicinarsi a queste materie?
Il problema delle discipline STEM per le ragazze è molto sentito nel nostro Ateneo, che organizza eventi rivolti a superare questo problema. Io ritengo che le ragazze di oggi siano troppo in gamba e determinate per indietreggiare di fronte ad una difficoltà di questo tipo. Le nostre studentesse sono brave tanto quanto, e anche più, dei loro colleghi maschi e ormai, fortunatamente, il mondo è pieno di figure femminili che si sono affermate in professioni considerate, fino a non molto tempo fa, appannaggio esclusivo del mondo maschile. Le discipline STEM si affrontano come qualsiasi altra disciplina, cioè con volontà, passione e determinazione e niente e nessuno potrà ostacolare una studentessa nel raggiungere determinati traguardi in queste discipline scientifiche.

Last update: 17/04/2024