Primi piani

Robert Pullar
Fondamenti chimici delle tecnologie

Qual è stato il suo percorso accademico?
Non ero un bravo studente quando si trattava di studiare soltanto, ma mi sono sempre piaciuti i progetti di ricerca dalla mia laurea e in poi. Dopo la laurea in chimica, ho fatto un Master per continuare con la ricerca, ma non sono stato in grado di trovare finanziamenti per il dottorato di ricerca, perché la mia laurea non era abbastanza buona. Non mi sono arreso e ho iniziato a lavorare come assistente di ricerca presso l'Università di Warwick, che presto è diventata una posizione equivalente al post-doc (senza un dottorato di ricerca!), e ho ottenuto un dottorato part-time mentre lavoravo. Ho poi avuto due posizioni post-doc a Londra per 8 anni presso la London South Bank University e l'Imperial College, prima di vincere una borsa di studio (Fellowship) Marie Curie in Grecia. Sono poi diventato Ricercatore Principale presso l'Università di Aveiro in Portogallo, diventando infine equivalente a professore associato, prima di essere assunto come professore associato presso Ca' Foscari nell'autunno dello scorso anno.

Le soddisfazioni professionali più grandi?
Mi piace molto il lato creativo e di problem solving della ricerca, trovarla motivante e intellettualmente impegnativa, piuttosto che frustrante o fastidiosa.

Qual è l'aspetto che più l'appassiona del suo ambito di ricerca?
Cerco di lavorare in aree che trovo personalmente interessanti o utili per la società e l'umanità, come la "chimica verde" e lo sfruttamento di materiali naturali e sostenibili, e l'uso/riciclo di materiali di scarto - un aspetto molto importante che dobbiamo sviluppare nella nostra società e tecnologia.

Ha sempre pensato che questa fosse la sua strada?
Per me l’università è  stata una scelta  tra Chimica, Arte Ceramica o Storia. Non mi pento di aver scelto la Chimica, ma sono ancora molto interessato alla storia (in particolare alla storia sociale,politica, economica), e realizzo ancora ceramiche artistiche quando ne ho la possibilità, oltre a lavorare in materiali ceramici al lavoro, per motivi scientifici.

Cosa dice ai giovani che si avvicinano alla ricerca oggi?
La cosa più importante per un ricercatore è la curiosità: non basta sapere che qualcosa funziona, ma si vuole sapere perché e come quel qualcosa possa essere migliorato o cambiato. Si deve anche essere in grado di risolvere i problemi, avere pazienza ed essere costanti i primi tentativi non funzionano sempre, ma si deve capire perché e trovare una soluzione. È un processo creativo.

Last update: 27/02/2024