Primi piani

Alberto Vomiero
Scienza e tecnologia dei materiali

Ci parli di lei: cosa insegna a Ca' Foscari, quali sono i suoi interessi e i suoi ambiti di Ricerca.
A Ca’ Foscari insegno Fundamentals of Nanotechnology nel corso di laurea magistrale Science and Technology of Bio and Nanomaterials. L’argomento del corso è molto attinente ai miei interessi di ricerca, che includono lo studio di nuovi nanomateriali e la loro applicazione per la produzione di energia da fonti rinnovabili. L’aspetto della ricerca per me più interessante è la possibilità di disegnare opportunamente le proprietà ottiche ed optoelettroniche di nanostrutture composite per massimizzare l’efficienza di una serie di dispositivi, dalle celle solari ai concentratori luminescenti a celle elettrolitiche per la produzione di idrogeno utilizzando acqua e luce solare.

Qual è stato il suo percorso accademico?
Ho studiato fisica a Padova. Ho ottenuto il dottorato di ricerca in ingegneria elettronica a Trento. L’assegno di ricerca biennale su cui contavo non mi è stato rinnovato, ed è stata la mia fortuna: sono stato ricercatore a Brescia presso l’Istituto Nazionale di Fisica della Materia, quindi ricercatore CNR. Mi sono poi spostato in Canada con una Marie Curie global fellowship, e da li a Luleå, in Svezia del Nord, per guidare la cattedra in Fisica Sperimentale. Dopo sei anni al nord, sono approdato a Ca' Foscari al DSMN, usufruendo di una chiamata diretta secondo la legge per il rientro dei cervelli. Penso che la cifra del mio percorso accademico sia il viaggio, come occasione per incontrare persone significative nel panorama internazionale e vivere esperienze importanti e istruttive.

Quali sono i suoi punti di riferimento professionali?
Ingemar Lundström è stato il presidente per il comitato del premio Nobel per la Fisica nel 2010, quando il premio è stato assegnato per gli esperimenti sul grafene ad Andre Geim e Kostantin Novoselov, ed è stato un pioniere degli studi sui biosensori, con una carriera brillantissima. Quando sono arrivato a Luleå nel 2014 ho ricevuto un suo messaggio in cui raccontava che era cresciuto nel nord della Svezia, che gli sarebbe piaciuto collaborare, e mi chiedeva se io potessi essere interessato. La sua cortesia, il suo rispetto e la sua misura mi hanno conquistato. Il suo entusiasmo e la sua curiosità contagiano ogni giorno i nostri studenti, mostrando loro le qualità di un ricercatore di altissimo livello ed al contempo una persona squisita.

Le soddisfazioni professionali più grandi?
Agli inizi degli anni 2000 al CERN si voleva misurare un effetto (volume reflection) nell’interazione tra un fascio di particelle cariche ed un cristallo curvo, che era stato predetto teoricamente da un gruppo di fisici russi. Il nostro compito era quello di progettare un goniometro della massima accuratezza, dal quale sarebbe dipesa la riuscita dell’esperimento. Misurare per la prima volta il volume reflection di un fascio di protoni in un cristallo di silicio curvo è stata una gran soddisfazione! La fellowship IOF Marie Curie ha rappresentato una svolta nella mia vita (professionale e non), che ricordo con gran piacere. Con gusto agrodolce torna in mente la lettera dell’ERC che annunciava che il mio Consolidator grant era stato valutato A, ma “sorry”, il budget non era sufficiente a finanziarlo...

Cosa dice ai giovani che si avvicinano alla ricerca oggi?
Considero il mio lavoro una passione più che una occupazione vera e propria. La carriera nel mondo della ricerca non è semplice, non è lineare ed è difficilmente pianificabile. In molte occasioni il caso guida lo sviluppo di una carriera più di molti altri fattori, e questo può essere pesante. Però la ricerca dà una libertà impagabile. Libertà di immaginare cose che prima non erano state pensate, di formulare ipotesi nuove e di discuterle con i colleghi, di produrre risultati originali e di vederli apprezzati anche da gente che non si conosce. In alcuni casi, la ricerca dà anche la soddisfazione di veder applicati i risultati dei propri sforzi, contribuendo allo sviluppo della nostra società. Lo ritengo al tempo stesso un lavoro magnifico ed una grande responsabilità nei confronti delle generazioni future.

Last update: 27/02/2024