Primi piani

Fabrizio Fabris
Chimica organica

Ci parli di lei: cosa insegna a Ca’ Foscari, quali sono i suoi interessi e i suoi ambiti di Ricerca. 

Il mio settore disciplinare è la Chimica Organica e insegno Chimica Organica e Laboratorio agli studenti/esse del primo anno. Questo richiede l’adozione di un lessico rigoroso, ma al contempo accessibile a chi comincia a muovere i primi passi in una delle discipline più complesse delle scienze chimiche. La possibilità di interagire con gli studenti in modo molto più stretto e personale durante le sessioni di Laboratorio mi permette di aumentare il grado di fiducia da parte degli studenti, che talvolta risultano intimoriti dalla figura del docente “dietro la cattedra”. D’altro canto, il Laboratorio di Chimica Organica è anche uno dei più potenzialmente pericolosi, a causa dell’infiammabilità e della tossicità dei materiali impiegati: questo mi ha sensibilizzato riguardo ai problemi della Sicurezza, portandomi a insegnare il Corso di Sicurezza nei Laboratori, che si tiene nel primo anno di studi. Infine, tengo il Corso di Sintesi Asimmetriche in un Corso di Laurea Magistrale, che mi permette di approfondire tematiche importantissime per gli studenti che intendano accedere a posizioni lavorative di ricerca e sviluppo nel campo della chimica farmaceutica.

Le soddisfazioni professionali più grandi?
Vedere miei studenti, laureandi, dottorandi, entrati nel mondo del lavoro con la giusta dose di sicurezza e umiltà, raggiungere gratificanti obiettivi professionali.

Una piccola soddisfazione personale è stata anche quella di veder utilizzato in un articolo di mercato di portata mondiale un composto la cui produzione è stata messa a punto dai miei collaboratori sotto la mia supervisione.

Cosa significa, per lei, insegnare e fare ricerca?
Fare ricerca dovrebbe essere l’occasione di imparare tante cose, che applicate con libertà e fantasia permettono di ottenere “prodotti” all’avanguardia (siano essi utili nell’immediato o nel lungo termine). Tutte queste conoscenze misurate e vissute in prima persona permettono di portare un contributo personale e aggiornato alla didattica, che in questo modo diventa superiore a quanto può essere appreso attraverso la semplice lettura di un libro. Sfortunatamente, questa libertà si scontra con indiscutibili esigenze sempre più stringenti della nostra Società, e con logiche di mercato talvolta meno condivisibili.

Last update: 27/02/2024