Primi piani

Stefano Ercolino
Critica letteraria e letterature comparate

Ci parli di lei: da dove proviene, cosa insegna a Ca’ Foscari, quali sono i suoi interessi e i suoi ambiti di Ricerca
Mi chiamo Stefano Ercolino. Provengo dalla Puglia, da San Giovanni Rotondo. A Ca’ Foscari insegno Teoria della letteratura e Letterature comparate. I miei principali ambiti di ricerca sono la storia e la teoria del romanzo, il modernismo e il postmodernismo europeo e nordamericano, il rapporto tra letteratura e filosofia, e la teoria critica.

Qual è stato il suo percorso accademico?
Mi sono laureato e ho conseguito il dottorato di ricerca all’Università degli Studi dell’Aquila. Nel corso dell’ultimo anno della mia laurea magistrale, ho trascorso un semestre presso la University of California, Berkeley e, da quel momento, per un decennio ho vissuto una vita nomade e cosmopolita, ricca di stimoli e di soddisfazioni: ho insegnato all’Underwood International College della Yonsei University (Seul, Corea del Sud); sono stato Visiting Professor alla University of Manchester, DAAD Postdoctoral Fellow alla Freie Universität Berlin, Visiting Researcher alla University of Sydney, e Fulbright Scholar alla Stanford University. Nel 2018, sono infine approdato a Ca’ Foscari.

Quali sono i suoi modelli / punti di riferimento professionali?
Innanzitutto i miei due maestri: Massimo Fusillo a L’Aquila, e Franco Moretti a Stanford. Durante e dopo gli studi, naturalmente ho incontrato altre colleghe e altri colleghi che hanno avuto un ruolo importante per la mia crescita intellettuale e professionale. Menzionarle/i tutte/i sarebbe impossibile in questa sede.

Ha sempre pensato che questa fosse la sua strada?
Certo che no. Fino a 16 anni ero convinto di voler diventare un astrofisico. Poi, la lettura di un libro e di un articolo di giornale – che non rivelerò! – ha cambiato tutto.

Cosa dice ai giovani che cominciano il loro percorso universitario?
Non abbiate paura del lavoro (non siate pigri!), fatevi guidare sempre dalla passione, pensate in grande, siate onesti con gli altri e con voi stessi. Vedrete che così i risultati arriveranno.

E a quelli che si avvicinano alla ricerca oggi?
Abbiate molta, ma davvero molta pazienza, e provate a stabilire rapporti umani sinceri, oltre che professionali, con le studiose e gli studiosi che incontrerete lungo la vostra strada. Quello della ricerca, è un ambiente spesso insensatamente competitivo; ci si può sentire soli e perdere d’animo facilmente. Per questo i rapporti umani veri contano, più di qualsiasi altra cosa.

Last update: 27/02/2024