Primi piani

Luciano Pezzolo
Storia moderna

Ci parli di lei: da dove proviene, cosa insegna a Ca’ Foscari, quali sono i suoi interessi e i suoi ambiti di Ricerca.
Sono padovano e ho studiato Storia a Venezia. A Ca’ Foscari ho insegnato Storia economica nella ex Facoltà di Economia e attualmente sono professore di Storia moderna presso il DSU. Oltre a Storia moderna, offro corsi di Storia economica e sociale, Storia globale, Storia delle istituzioni militari e Storia di Venezia.
I miei campi di ricerca toccano in parte le materie che insegno, poiché mi occupo di storia economica tra il basso medioevo e l’età moderna (in particolare la storia della finanza, delle istituzioni commerciali), di storia militare (questioni inerenti i soldati, il loro reclutamento, l’organizzazione e il morale). Il periodo di cui m’interesso va dal Medioevo alla Grande Guerra, e attualmente sto impostando uno studio comparativo su conflitti che furono combattuti in Corea, in Europa settentrionale e in Ungheria alla fine del XVI secolo. La storia di Venezia è un altro grande campo di ricerca, che coltivo sin dalla tesi di laurea.

Qual è l'aspetto che più l'appassiona del suo ambito di ricerca?
La ricerca storica è affascinante perché ci obbliga a immaginare un puzzle plausibile del passato avendo a disposizione poche tessere. È una sfida continua con le testimonianze che ci sono pervenute (documenti scritti di qualsiasi genere, immagini, resti materiali, strutture ambientali…) che pone in continua discussione i risultati ottenuti e che ci illudiamo siano definitivi. Questo appartiene a qualsiasi disciplina, ma la storia ci obbliga ad attaccare il problema da più punti di vista, tentando di ricostruire il passato nella sua completezza (pur sapendo che ciò non sarà possibile). I vari strumenti che lo storico usa risultano così estremamente utili anche per analizzare, per quanto possibile, il nostro presente, perché ci permettono di coglierne la straordinaria complessità.

Cosa significa, per lei, insegnare e fare ricerca?
Ricerca e insegnamento sono inscindibili. Non è sempre agevole coniugare interessi specifici e grandi temi che sono proposti a lezione, ma differenti approcci e diversi punti di vista possono convergere per sollevare nuove domande, proporre dubbi, avanzare ipotesi. Del resto, presentare agli studenti alcuni aspetti delle proprie ricerche impone di chiarire – anzitutto a sé stessi – le problematiche e le congetture. Ma il punto più importante riguarda la trasmissione della conoscenza, che si attua con l’insegnamento, che è tuttavia sottoposta a continua verifica. Una lezione di storia deve soprattutto instillare dubbi, sfidando gli studenti a mettere in discussione ciò che viene loro detto. Se escono dall’aula perplessi e dubbiosi – sperando che non lo siano a causa della mia incapacità didattica – allora l’obiettivo è stato raggiunto.

Last update: 17/04/2024