Primi piani

Giovannella Cresci
Storia romana

Ci parli di lei: da dove proviene, cosa insegna a Ca’ Foscari, quali sono i suoi interessi e i suoi ambiti di Ricerca.
Sono nata a Pisa, mi sono laureata a Genova, abito a Torino, lavoro a Venezia. Insegno Storia romana e Epigrafia Latina. Ho studiato, studio e studierò il momento del passaggio dalla repubblica al principato in Roma antica perché mi piace indagare le fasi storiche di trapasso, in cui le idee politiche si confrontano ed entrano in competizione (e in conflitto) secondo dinamiche che aprono alla trasformazione e al futuro. Il mio vero amore è, però, l’epigrafia latina attraverso la quale entro in contatto diretto con le microstorie del passato.

Qual è stato il suo percorso accademico?
Mi sono laureata a Genova in Lettere e poi in Storia (allora si trattava di un corso di laurea nuovo e non esisteva ancora il dottorato di ricerca); ho insegnato a Torino nella scuola media inferiore e nei licei (dalle scuole disastrate delle periferie alle scuole di élite del centro storico) ed è stata per me un’esperienza di vita e formativa di grande importanza. Sono stata per tre anni borsista del Centro Nazionale delle Ricerche, per dieci anni ricercatore in Storia antica presso l’’Università di Torino e poi sono approdata come professore associato a Cà Foscari dove insegno da quasi 35 anni, da 20 come professore ordinario.

Le soddisfazioni professionali più grandi?
L’apprezzamento degli studenti (quando riesco a riscuoterlo); il successo del manuale che ho scritto insieme a due miei allievi e nel quale ho trasfuso anni e anni di esperienza didattica; la collaborazione scientifica (e l’amicizia) con alcuni colleghi, compagni di lavoro e di vita; la passione per lo studio del mondo antico (quando riesco a trasferirlo a chi mi ascolta).

Ha sempre pensato che questa fosse la sua strada?
No. Finito il liceo classico, ho fatto domanda per entrare in polizia, ma allora non reclutavano le donne e mi hanno detto di no. Mi sono iscritta a Lettere perché era un corso di laurea che consentiva di essere seguito anche lavorando (ho iniziato a lavorare da quando sono rimasta orfana a 15 anni). Mi sono innamorata della Storia antica perché ho incontrato docenti che mi hanno acceso la scintilla della passione.

Cosa significa, per lei, insegnare e fare ricerca?
Significa godere del privilegio di praticare una bellissima professione che unisce alla gioia della scoperta scientifica la possibilità (e il dovere) di comunicarne i risultati.

Cosa dice ai giovani che si avvicinano alla ricerca oggi?
Divertitevi, appassionatevi, non datevi arie, imparate dagli altri, cercate di essere utili a chi lavora con voi, ragionate con la vostra testa.

Last update: 27/02/2024