Primi piani

Lorenzo Calvelli
Storia romana

Ci parli di lei: da dove proviene, cosa insegna a Ca’ Foscari, quali sono i suoi interessi e i suoi ambiti di Ricerca.
Sono veneziano, sono uno storico e sono fiero di insegnare nella città in cui sono nato e cresciuto. La mia ricerca si focalizza sulla storia antica e sulle dinamiche della comunicazione scritta in epoca romana, con particolare attenzione all'epigrafia. Mi appassiona anche indagare gli usi del passato, ovvero i modi in cui la memoria degli eventi trascorsi si presta a continue manipolazioni. Anche i monumenti possono essere oggetto di reimpieghi materiali e concettuali, che portano a nuove interpretazioni, a continue distorsioni soggettive e persino a falsificazioni. Venezia è una città priva di passato classico, ma che, nel corso dei secoli, ha sviluppato un complesso rapporto funzionale e ideologico con il mondo antico: Piazza San Marco è una magnifica aula a cielo aperto, in cui adoro portare gli studenti per fare lezione.

Qual è stato il suo percorso accademico?
Ho conseguito la laurea in Storia romana e il dottorato in Archeologia e storia dei paesi del Mediterraneo a Ca' Foscari. Già da studente, però, ho svolto lunghi periodi di perfezionamento all'estero e ho avuto l'opportunità di completare la mia formazione nelle università di Warwick, Cipro, Londra e Parigi. Dopo il dottorato, ho fruito di borse di studio presso istituzioni straniere che hanno profondamente segnato la mia preparazione scientifica (American Academy in Rome, Warburg Institute di Londra e la sede di Harvard a Firenze). Dal 2011 sono tornato a Ca' Foscari, prima come ricercatore e ora come professore associato. Anche se ogni tanto continuo a scappare all'estero, sono felice di insegnare a Venezia, perché credo fermamente nel ruolo che la cultura e la ricerca possono svolgere come alternativa al turismo di massa.

Cosa dice ai giovani che si avvicinano alla ricerca oggi?
La ricerca è come l'amore: non può andare a comando! Ci piace studiare solo quello che ci appassiona veramente. A volte questo può creare problemi, perché quanto facciamo non rientra negli steccati disciplinari in cui la burocrazia vorrebbe incasellare tutto. Ma l'innovazione e la volontà di allargare le nostre conoscenze sono più forti. Nel mio campo mi entusiasma in particolare il fatto che nuove scoperte (archeologiche, epigrafiche o di testi manoscritti) offrono l'opportunità di riscrivere continuamente la storia. Il bello della ricerca umanistica è che ci consente di sviluppare un sapere critico e di osservare il nostro mondo con maggiore consapevolezza.

Last update: 27/02/2024