Le vacanze 
Teatro Ca' Foscari 2023, Asteroide Amor

Giovedì 9 novembre 2023 
Teatro Ca' Foscari

testo e regia Alessandro Berti
con Francesco Bianchini e Sebastiano Bronzato e la partecipazione di Giovanni Campo
danza Giovanni Campo
luci Théo Longuemare
produzione ERT/Teatro Nazionale
in collaborazione con Casavuota

Crediti: Pia Valentinis

“Le vacanze” è un dialogo nel prossimo futuro. Non così lontano come vorremmo. In una pianura che l’innalzamento delle temperature ha reso desertica, sopravvivono piccole oasi dentro valli di colline erose. In un canneto, impiantato su una frana ormai vent’anni fa, c’è uno stagno minuscolo, alimentato da una delle poche falde ancora attive. Dentro questo stagno, a mollo nel fango argilloso, due adolescenti, Tom e Lao, cercano refrigerio in una giornata torrida. I due ragazzi sono studenti, in vacanza dopo l’Esame. Per combattere l’afa fanno giochi di visualizzazione mentale nei quali immaginano di essere in luoghi freddi, ricordano la loro infanzia, quando i ghiacciai si scioglievano, dando vita a un momentaneo, illusorio rinvigorirsi dei fiumi, parlano di sé, dei loro amori, delle loro speranze, dei genitori ormai morti. E aspettano il performer, un danzatore che gira per i poderi della zona come unica attrazione performativa rimasta. “Le vacanze” è il resoconto di una giornata futura di due adolescenti brillanti, eredi curiosi in un mondo estremo, ognuno con la propria personalità, sorprendente e imprendibile: Lao con la sua fiducia nonostante tutto nella vita e nel futuro, Tom con la sua precoce disillusione. In un mondo ormai completamente letterale, la fantasia dei ragazzi e la presenza densa, rituale del vecchio, muto performer risuonano nel vuoto con la forza di un canto estremo, in un confronto tra generazioni ed educazioni diverse, unite nell’emergenza di dover dare un senso alle propaggini di umanità rimasta, in bilico, allora e sempre, tra disperazione intellettuale e volontarismo etico.

Alessandro Berti

Alessandro Berti è attore, regista e drammaturgo. Dopo la scuola del Teatro di Genova fonda L’Impasto Comunità Teatrale (1996-2004) per cui scrive e dirige tutti gli spettacoli, tra cui ricordiamo “Skankrer” (1996), “Terra di burro” (1997), “Trionfo anonimo” (2000), “L’agenda di Seattle” (2001), “Il quartiere” (2002). Dal 2003 al 2007 dirige a Udine la Scuola Popolare di Teatro e il progetto “Arte/Società/Follia”, in collaborazione con il CSS, il Centro Balducci di Zugliano e il DSM locale. Dal 2006 inizia una sperimentazione sul monologo come veicolo privilegiato di comunicazione con il pubblico. Frutti di questa stagione sono “Confine” (2006, Santarcangelo Festival), “L’abbandono” (2009, CSS Udine), “Combattimento spirituale davanti a una cucina Ikea” (2011, vincitore del premio I Teatri Del Sacro), “Un cristiano” (2014). Con i due spettacoli successivi, in collaborazione con Ignazio de Francesco, “Leila della tempesta” (2016), dialogo sul rapporto tra “sharìa” e costituzione italiana, e “Simeone e Samir” (2019), storia di un’amicizia tra un cristiano e un musulmano, il suo lavoro approfondisce l’aspetto sociale, politico, storico. Con “Black Dick” (2018), “Negri senza memoria”2 (020) e “Blind Love” (2022) firma la trilogia teatrale “Bugie bianche”, un viaggio nella storia e nell’attualità del rapporto fra maggioranza bianca e minoranza nera nelle società occidentali. Nel 2021 gli è stato assegnato il Premio Riccione per l’innovazione drammaturgica “per la determinazione costante nell’affrontare le questioni più urgenti del nostro presente senza mai scindere la dimensione politica da quella intima”.

Last update: 24/05/2023