I ricercatori in soccorso della cultura, la Nuova Venezia

Articolo di Vera Mantengoli, la Nuova Venezia, Sezione Venezia-Mestre, 11 marzo 2017

Full text [IT]

I ricercatori in soccorso della cultura
A Ca` Foscari confronto tra studiosi e istituzioni. «Una collaborazione proficua per entrambi»

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Che cos’hanno in comune le più avanzate tecnologie con i più antichi beni culturali? In apparenza nulla, ma quando si aprono le porte dei laboratori di chimica del restauro si viene a scoprire che scienziati e conservatori perseguono gli stessi scopi: tutelare al meglio il patrimonio culturale e cercare finanziamenti. Ieri mattina al Campus scientifico di Ca` Foscari di Via Torino le realtà universitarie e quelle culturali veneziane si sono incontrate per un primo appuntamento di conoscenza, organizzato dalla docente Elisabetta Zendri e dal Rotary Club
Venezia Mestre. Entro l’anno il Campus Scientifico dell’Università Ca` Foscari Venezia sarà dotato di una camera climatica o er stu- diare gli impatti dei cambiamenti climatici sui materiali dei beni culturali e sugli ecosistemi. Il laboratorio, dal costo di circa 60mila euro, sarà realizzato anche grazie a un contributo di 10mila euro da parte del Rotary Club Venezia Mestre. L`occasione per conoscersi è stato il convegno "Promozione della ricerca scientifica per i Beni culturali a Venezia" che ha avviato il dialogo tra ricercatori e istituzioni (Museo Ebraico, Musei Civici, Soprintendenza, Curia patriarcale, Museo di Torcello, Fondazione Cini, Scuola Grande di San Teodoro, di San Marco e di San Rocco, Università Internazionale dell`Arte, Fondazione Ligabue, Querini Stampalia, Peggy Guggenheim Collection, Procuratoria di San Marco, La- boratorio scientifico della Misericordia, Archivio di Stato, Ateneo Veneto). In pratica i ricercatori hanno spiegato che cosa sanno e possono fare (prodotti green, collaborazione negli scavi archeologici e nano materiali) gli enti veneziani e quali sono le difficoltà quotidiane nella gestione di un bene culturale, primo tra tutti l’impatto dell’umidità su palazzi e opere. E emerso così che nei laboratori alcuni scienziati, in collaborazione con l`associazione InMurano, stanno cercando di ricreare le ricette dei maestri vetrai, ma in chiave sostenibile. Di recente sono stati infatti messi dei limiti alle fornaci per la fusione di metalli pesanti che, a causa della temperatura elevata, possono emettere arsenico e cadmio. A breve ogni presentazione verrà
messa in rete in modo da incrociare offerta e bisogno e l’ufficio di Ca` Foscari che si occupa di bandi europei e interregionali proverà a chiedere finanziamenti mettendo insieme più soggetti. Il prossimo appuntamento, aperto anche alle imprese, sarà tra un anno. Prima di allora però si è arrivati a trovare un accordo: aprire da subito i cantieri della città per mostrare le competenze scientifiche dei restauratori, educare alla tutela delle opere e attirare gli sponsor. «L’incontro tra scienza e beni culturali potrebbe portare beneficio a entrambi» ha detto Zendri «Noi ricercatori non sappiamo comunicare quello che facciamo e abbiamo bisogno di luoghi per farci conoscere, mentre gli enti culturali a volte non sono al corrente delle scoperte scientifiche».