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04 Nov 2025

Viaggio a Fujairah: tra manoscritti, calligrafia e nuove prospettive culturali

Fujairah 17-26 ottobre 2025

È naturale che ognuno di noi abbia in mente alcune mete ideali nel mondo verso le quali progetta, un giorno, di compiere un viaggio. Se però capita l’occasione di visitare luoghi non previsti dai nostri piani, vale senz’altro la pena di coglierla al volo e partire. Si può dire che è capitato così al sottoscritto, quando io e un gruppo di studenti del laboratorio sui manoscritti arabi organizzato dai Proff. Bishara Ebeid e Antonella Ghersetti abbiamo ricevuto l’invito a trascorrere una decina di giorni nella città di Fujairah, capitale dell’omonimo emirato, per prendere parte ad una serie di conferenze e laboratori organizzati dalla School of Calligraphy and Ornamentation di Fujairah (SOCO).

Calligrafia e decorazione sono, in realtà, due aspetti che il nostro laboratorio sui manoscritti arabi ha affrontato per ora solo tangenzialmente, avendo noi l’obiettivo di lavorare in prospettiva soprattutto filologica, letteraria e traduttologica. Tanto meglio, dunque, poter ampliare la nostra conoscenza sui manoscritti grazie ad una serie di iniziative che ci hanno effettivamente immerso in un mondo affascinante e di grande importanza storica e artistica per la cultura araba. Abbiamo così potuto assistere nei primi due giorni a un convegno che prevedeva numerosi interventi, in arabo e solo marginalmente in inglese, da parte di studiosi e studiose di tutto il mondo su vari aspetti legati alla storia del manoscritto e dell’arte islamica. La seconda parte della settimana, invece, è stata dedicata alla frequenza di una serie di workshops dove è stato possibile imparare dal vivo alcune tecniche calligrafiche, di rilegatura del libro e di decorazione del manoscritto.

La SOCO di Fujairah ha ospitato, oltre a noi, tanti altri gruppi di ricerca provenienti da diverse zone del mondo arabo e dall’Europa: Libano, Giordania, Egitto, Arabia Saudita, Spagna, Austria e Giappone. Questo ci ha dato la possibilità di stringere rapporti con moltissime persone e di aprirci a uno scambio proficuo di esperienze, opinioni e prospettive; non ultima, è stata anche una prova personale per praticare la lingua araba, nostra materia di studio finalmente uscita dal nido accademico e incontrata nella realtà viva dei parlanti. Conclusi i seminari presso la SOCO, noi cafoscarini ci siamo concessi una visita nelle città di Dubai e Abu Dhabi. L’impatto è stato forte: si tratta di ambienti estremamente lontani da ciò che noi, in Italia, siamo abituati a vivere e concepire in termini di spazio urbano e cittadino; personalmente, mi è difficile pensare che in queste città possano svilupparsi vere e proprie forme artistiche, perché pare manchi una comunità a cui comunicarle. Non è un caso, credo, che alcuni studiosi li definiscano “non luoghi”, per il senso di alienazione che rischiano di infondere in chi li frequenta. Tuttavia, vanno visitati proprio in virtù della diversità che rappresentano perché danno una rappresentazione vivissima della varietà che contraddistingue il mondo di oggi e del ritmo velocissimo a cui viaggia la società contemporanea.

La versione integrale dell'articolo di Jacopo Fameli è disponibile in allegato.

Allegati

Articolo di Jacopo Fameli 111 KB

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