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28 Jul 2023

Grande successo del Minor in Critica e curatela d’arte

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Si è concluso in questi giorni il Minor in Critica e curatela d’arte, frequentato da oltre 50 studenti sia dei corsi di laurea triennale e magistrale dell’Ateneo oltre che da professionisti e studiosi esterni. Arrivato al suo terzo anno e gestito da Stefania Portinari, docente di Storia dell’arte contemporanea del Dipartimento di Studi Umanistici, questo percorso tematico interdisciplinare complementare ai corsi di Laurea è costituito da tre insegnamenti, Letteratura artistica e pratiche curatoriali, I materiali dell’arte e Fondamenti di storia dell’arte, per un totale di 90 ore, e consente di arricchire la propria formazione con competenze trasversali utili sia per il proseguimento degli studi che per un lavoro nel sistema dell’arte: fornisce infatti competenze per chi desidera diventare un curatore di mostre, un direttore di museo, un domatore di parole e di critiche, per chi vuole scoprire i segreti di cosa sono fatte le opere d'arte e come si guarda alla loro prospettiva, si tratti di un Piero della Francesca o di Manet che dipinge Émile Zola nello studio, con alle spalle un paravento giapponese con le rondini, per capire chi sono stati i personaggi importanti nel sistema delle mostre e delle istituzioni, per sapere come la pensava Roberto Longhi ma anche entrare nella mente di Harald Szeemann.

Le lezioni hanno fornito infatti conoscenze relative ai fondamenti della storia dell’arte per sviluppare competenze analitiche di individuazione, comprensione e analisi dei mutamenti della cultura visuale, per coloro che non avevano studiato a fondo la storia dell’arte o fornendo nuovi approfondimenti a chi già segue una delle nostre lauree umanistiche, hanno indagato la storia materiale delle opere valutando l’uso delle tecniche artistiche e dei materiali “impropri” nel contemporaneo, dall’affresco al writing, e hanno consentito di approfondire la capacità di sviluppare interpretazioni critiche e di agire nel ruolo di curatori, sia all’interno di musei che come agenti indipendenti all’interno di istituzioni culturali e gallerie d'arte, in enti pubblici e privati che si occupino di servizi culturali e di management dell'arte, nel giornalismo e nella comunicazione.

I docenti Stefano Coletto, che lavora presso la Fondazione Bevilacqua La Masa, Vittorio Pajusco e Alberto Cibin, già legati al nostro Ateneo e a quello di Padova, hanno anche organizzato visite guidate agli spazi culturali della città, da Punta della Dogana allo Spazio Punch alla Galleria Michela Rizzo, e gestito seminari di ospiti su come si curano mostre sulla storia della moda (Federica Molin), cosa comporta il lavoro di un registrar (Marina Martin Barbosa del Museo di Losanna), come si curano mostre in “luoghi impervi” e speciali (Mauro Perosin).

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