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05 Ott 2012 17:00

MOCKBA UNDERGROUND – Pittura astratta dal 1960

Ca' Foscari Esposizioni - Dorsoduro 3246

Collezione Aleksandr Reznikov

VERNICE: 5 ottobre 2012, ore 17
6 ottobre al 19 novembre 2012

Solo con la scomparsa di Stalin (1953), l’avvento del cosiddetto “disgelo” e il nuovo indirizzo politico di Nikita Chruščëv, si assiste in URSS alla timida nascita di un’arte non-ufficiale. Sebbene l’andegraund si presenti come un fenomeno tanto artistico che letterario, in esso il ruolo primario spettò comunque agli artisti. Il termine andegraund coincide con la variante russificata di underground e indica quel fenomeno culturale multiforme e complesso che occupa il ventennio compreso fra la metà degli anni Cinquanta e la metà degli anni Settanta, e che viene indicato con molti nomi, quali podpol’e, underground, cultura non-ufficiale, nonconformismo.

Una delle indubbie caratteristiche dell’andegraund moscovita è una sorta di forte “plurilinguismo” stilistico o, riprendendo un'espressione di Viktor Pivovarov, di una «mancanza di stile». Gli artisti non-conformisti non aspiravano a far valere un dissenso politico in modo ufficiale, di gruppo: il loro era, piuttosto, un personale dissenso “linguistico”, che si traduceva nel “semplice” desiderio di poter usare una lingua diversa da quella ufficiale. Non si configura così alcun “eclettismo”: ogni artista lavorava infatti in modo del tutto autonomo, per cui era molto difficile entrare in comunicazione con gli altri, e inoltre ognuno sceglieva spesso di mettere al centro della propria arte se stesso. Più vivace di quella ufficiale, la vita culturale dell’andegraund si sviluppa e resiste in luoghi “privati”: nelle cucine, negli appartamenti in coabitazione (kommunalki) e negli studi dei pittori. L’espressione più compiuta di questo ripiegamento nel privato dello spazio abitativo avviene all’interno di un territorio collettivo per definitionem: la kommunalka. Sul piano operativo, a questo punto, fondamentale diviene la ricerca di un modello, lo studio di un modello, per fornirne una stilizzazione da contrapporre al linguaggio stilistico ufficiale. La reazione a un lungo periodo di orientamento unico fece sì che gli artisti si dividessero in una moltitudine di gruppi dalle tendenze diversissime e manifestamente (e orgogliosamente) indipendenti. Ciò spiega l’assenza totale di manifesti, programmi e dichiarazioni di principio provenienti da questi gruppi, cosa che differenzia in modo sostanziale la vita artistica dell’andegraund da quella dell’avanguardia d’inizio secolo.

Il nucleo della collezione è rappresentato dalle opere di astrattisti di Mosca e Leningrado, a cominciare dagli anni ’50. Tuttavia, come complemento e integrazione, nella collezione figurano lavori che si situano al confine tra l’arte «oggettuale» e quella «non oggettuale». Scientemente elastici si presentano anche i confini della collezione sul piano cronologico; essa è aperta al contemporaneo, fino ai nostri giorni. La collezione presenta poco meno di cento artisti, più di duecento opere: i dati precisi si trovano negli inventari, ma la collezione è viva e continua a ingrandirsi; quindi, per avere informazioni complessive sulla sua consistenza, è più facile servirsi di cifre orientative. In essa sono rappresentati quasi tutti i maestri di rilievo dell'epoca indicata. I loro nomi parlano da soli e il valore delle opere scelte è di tutta evidenza.

Lingua

L'evento si terrà in italiano

Organizzatore

CSAR - Centro Studi sulle Arti della Russia, Università Ca' Foscari Venezia, SpaziEspositiviCF

Allegati

Locandina 207 KB

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