Dottorato in Scienze dell'antichità

Programma

L’articolazione della didattica del dottorato prevede per i primi due anni di corso tre cicli didattici che sono tenuti nelle tre sedi in convenzione rispettivamente nei mesi di febbraio (Udine), maggio (Venezia) e settembre (Trieste).

Ciascun ciclo comprende brevi corsi su tematiche specifiche indicate dal Collegio dottorale (sentiti anche i rappresentanti dei dottorandi), e consone ai tre indirizzi del dottorato (Filologico, Storico, Archeologico). Le lezioni sono tenute da docenti del Collegio, ma sono previsti interventi di interesse più generale da parte di studiosi esterni invitati dal Collegio.

Durante ciascuno dei tre cicli i dottorandi hanno l’obbligo di seguire non solo il corso del proprio indirizzo ma anche lezioni degli altri indirizzi per un totale di almeno 24 ore per ogni ciclo; si impegnano anche a presentare oralmente la propria ricerca almeno una volta nel triennio.

Nei due semestri di ciascun anno accademico viene inoltre organizzato un Seminario con cadenza quindicinale in cui i dottorandi sono chiamati a presentare e a discutere un aspetto della propria ricerca con i colleghi, il tutor e i docenti del collegio dottorale.

Tale programmazione si aggiunge all’offerta formativa della Scuola Dottorale di Ateneo, e ad altre attività proposte da Dipartimento di Studi Umanistici che potranno essere inserite dai dottorandi nei loro piani di studio.

I dottorandi del III anno, impegnati nella stesura della tesi, sono tenuti a partecipare solo alle attività seminariali. 

I dottorandi dovranno inoltre tenere un certo numero di ore di didattica integrativa, nella misura e nelle forme che saranno stabilite dal Collegio dei docenti. 

All'inizio del proprio percorso dottorale tutti i dottorandi sono infine tenuti a presentare il proprio progetto al Collegio in una riunione appositamente convocata; in seguito, con cadenza semestrale (ovvero nei mesi di novembre e maggio), devono presentare al tutor e al coordinatore una relazione scritta di avanzamento.