Dottorati di ricerca

Finanziare una borsa di Dottorato

Ca’ Foscari è impegnata nella valorizzazione dei risultati della ricerca e più in generale nel loro trasferimento. Accanto alle attività di consulenza e di ricerca, un’attenzione particolare è riservata alle attività di collaborazione con le imprese con un elevato contenuto scientifico e innovativo, significative in termini di impatto sociale e culturale.

Il percorso dottorale può:

  1. mettere a disposizione competenze innovative e altamente qualificate su un tema di interesse per l’ente o l’impresa;
  2. aumentare la competitività grazie al miglioramento del prodotto o del processo, derivante da attività di ricerca e sviluppo, innovazione e trasferimento tecnologico;
  3. rafforzare le sinergie sul territorio e sviluppare risultati di ricerca innovativi.

I percorsi di Dottorato dell’Ateneo rappresentano per gli enti e le imprese un’opportunità per instaurare il prezioso rapporto tra la ricerca accademica, il territorio e l’industria, per affrontare con energia nuova le sfide presenti e future.

Come finanziare una borsa

Gli Enti interessati a finanziare una borsa di Dottorato su una specifica tematica di ricerca dovranno far pervenire al Direttore del Dipartimento al quale afferisce il Corso di Dottorato di riferimento l'allegata lettera di intenti con la quale si impegnano al finanziamento dell'importo triennale o quadriennale della borsa e alla sottoscrizione della relativa convenzione.
A seguito del positivo accoglimento della richiesta da parte del Dipartimento si procederà alla stipula della convenzione e all’inserimento nel bando d’ammissione ai Corsi di Dottorato della borsa finanziata a tematica vincolata.
Per quanto riguarda il prossimo bando d’ammissione (40° ciclo) per l'a.a. 2024/2025, le lettere d'intenti dovranno pervenire entro il 31 gennaio 2024.

Agevolazioni fiscali

Il finanziamento di borse di Dottorato di ricerca consente al soggetto erogante di beneficiare della deduzione integrale della somma versata dal proprio reddito complessivo, sia in attività d’impresa sia quando ciò avvenga a titolo personale, nel limite della capienza del reddito complessivo. 

Soggetti IRES (quali società di capitali enti commerciali e non) potranno beneficiare della deduzione dal reddito complessivo in base all’articolo 1, comma 353 e seg. Legge 266/2005). Possono ottenere un risparmio fiscale corrispondente al 24% o al 12% dell’importo finanziato in base alla propria aliquota IRES.

Soggetti IRPEF (persone fisiche) potranno beneficiare della deduzione dal reddito complessivo ai sensi dell’articolo 10, comma 1, lettera l-quater) del DPR 917/1986. Possono ottenere un risparmio fiscale corrispondente alla loro aliquota marginale progressiva Irpef con l’aggiunta delle addizionali comunale e regionale applicata al valore del finanziamento; a seconda dei casi per i redditi elevati il risparmio può attestarsi a oltre il 45%.   

Le ultime leggi di stabilità hanno previsto agevolazioni fiscali nella forma del credito di imposta per le imprese che, indipendentemente dalla forma giuridica, dalle dimensioni aziendali, dal settore economico in cui operano, nonché dal regime contabile adottato, effettuano investimenti in progetti di ricerca gestiti dall'università o da enti pubblici di ricerca.
La legge di bilancio per il 2022 proroga i crediti d’imposta per investimenti in ricerca e sviluppo, in transizione ecologica, in innovazione tecnologica 4.0 e in altre attività innovative di cui all’art. 1 comma 198 ss. della L. 27.12.2019 n. 160. È quanto prevede l’art. 1 comma 45 della L. 234/2021, che conferma la disciplina di base dell’agevolazione allungando i termini e modificando le misure del credito d’imposta, le aliquote e gli importi massimi ammissibili in ragione della tipologia degli investimenti. Il Testo Unico delle Imposte sui Redditi prevede inoltre che dal reddito complessivo si deducano, se non sono deducibili nella determinazione dei singoli redditi che concorrono a formarlo, le erogazioni liberali in denaro effettuate a favore di università e fondazioni universitarie. Inoltre prevede anche la deducibilità, per un ammontare complessivamente non superiore al 2% del reddito d’impresa dichiarato, delle erogazioni liberali fatte a favore di persone giuridiche che perseguono finalità di ricerca.

Per saperne di più consulta la pagina dedicata ai vantaggi fiscali per persone fisiche e soggetti giuridici.

Alcuni partner

Dal ciclo 28° (a.a. 2012/2013) ad oggi: