DRAMMATURGIA MUSICALE

Anno accademico
2021/2022 Programmi anni precedenti
Titolo corso in inglese
MUSICAL DRAMATURGY
Codice insegnamento
FM0454 (AF:360812 AR:190354)
Modalità
In presenza
Crediti formativi universitari
6
Livello laurea
Laurea magistrale (DM270)
Settore scientifico disciplinare
L-ART/07
Periodo
2° Periodo
Anno corso
1
Spazio Moodle
Link allo spazio del corso
Il corso ricade tra gli insegnamenti affini e integrativi dei curriculum contemporaneo della Laurea Magistrale in “Storia delle arti e conservazione dei beni artistici”, con l'intento di trattare tematiche di ricerca nell’ambito della drammaturgia musicale, valendosi di una metodologia fortemente caratterizzata dall’interdisciplinarietà, esigenza del resto postulata dal teatro musicale, vero e proprio monstrum semiologico. Lo studente dovrebbe essere messo in grado di sviluppare una coscienza critica sul concetto stesso di drammaturgia, immanente alle diverse declinazioni (teatro di parola, opera lirica e quant'altro), e al tempo stesso di ritrovare un rapporto reale con un repertorio musicale fatto non solo di storia, ma anche di un preciso rapporto con i mestieri artistici contemporanei (concertazione, regia, scenografia).
1. Conoscenza e comprensione: comprendere e saper analizzare i testi critici e teorici che si occupano di drammaturgia musicale, saper utilizzare le risorse offerte dalle piattaforme informatiche, per quanto riguarda le fonti audiovisive.
2. Capacità di applicare conoscenza e comprensione: maturare una coscienza critica in relazione ad alcune opere imprescindibili del teatro musicale.
3. Capacità di giudizio: capacità di formulare esegesi consapevoli, in relazione alla storia sociale delle arti e a quella politica.
4. Abilità comunicative: raggiungere un dominio avanzato della comunicazione pubblica, in dialogo serrato coi propri colleghi e interagendo con il docente, sapendo sfruttare le numerose possibilità che alla ricerca offrono i moderni mezzi di comunicazione.
5. Capacità di apprendimento: saper maneggiare testi critici e bibliografie.

Al termine del corso lo studente avrà migliorato la propria conoscenza del teatro musicale europeo, grazie al caso esemplare in oggetto, e frequentato una metodologia critica adeguata alle peculiarità dell'opera in musica, collocato nel suo contesto storico.
L’esame verterà sulla materia effettivamente svolta nel modulo, al termine del quale verrà specificato il programma d’esame e la bibliografia di riferimento. Per un inquadramento storico estremamente sintetico si può ricorrere a MARIO BARONI, ENRICO FUBINI, PAOLO PETAZZI, PIERO SANTI, GIANFRANCO VINAY, Storia della musica, Torino, Einaudi, © 1988. Si consiglia a chi intendesse frequentare, la lettura preventiva dell’Introduzione a La drammaturgia musicale, a cura di Lorenzo Bianconi (Bologna, il Mulino, 1986, pp. 7-51). Sarebbe inoltre preferibile che lo studente avesse acquisito familiarità con la materia frequentando il corso di Storia del teatro musicale al TARS.
Il teatro di Giacomo Puccini e alcuni aspetti di intertestualità nella musica dei secoli XIX e XX

A cominciare dalle Villi (per finire con La rondine), Puccini utilizzò molti spunti provenienti da brani propri. La portata estetica di questi autoimprestiti e la citazione da lavori altrui, che si basa su principi per molti aspetti analoghi fa parte di una strategia narrativa vera e propria, e serve ad accrescere la portata concettuale del racconto scenico grazie all’intertestualità. Puccini riutilizzò musica precedente e citò musica altrui tenendo conto della situazione drammatica in cui andava inserita, aggiungendo senso ulteriore alla narrazione. Nella sua fase di stile tardo, il compositore si spinse fino all’autocitazione palese, creando un cortocircuito fra le sue opere teatrali (come aveva fatto Mozart riprendendo il «Non più andrai, farfallone amoroso» di Figaro nel finale di Don Giovanni): l’aria di Mimì che riemerge, citata nell’episodio del venditore di canzonette del Tabarro, col suo carico di affettuosa autoironia, chiama in causa l’amore e la morte di un’emarginata come metafora dell’amore assoluto e preannuncia la sorte tragica della passione clandestina tra Giorgetta e Luigi.
In questo modulo si prenderanno in esame scorci del teatro pucciniano dove emergono collegamenti intertestuali, sia musicali, sia librettistici, sia nelle immagini canoniche degli allestimenti storici (e si vedano le due scene, sopra), a partire da tre casi identificati in Madama Butterfly, rivolti a Prodaná nevesta (Sposa venduta), Tristan und Isolde e Pelléas et Mélisande. Questi scorci verranno collocato nel quadro di un esame più generale alla figura dell’artista.

Due esempi di citazione: nel primo Rossini (nell'Italiana in Algeri) cita Mozart (nelle Nozze di Figaro): http://www-5.unipv.it/girardi/2022_DM/mustafarfa.mp3
Nel secondo Fabrizio De Andrè riprende alla lettera il tempo iniziale il tempo iniziale del concerto in Re per tromba di Telemann, scrivendo uno dei suoi brani più belli: la canzone dell'amore perduto: http://www-5.unipv.it/girardi/2022_DM/fann.mp4 . Dal canto suo Frank Sinatra, ispiratissimo, fa lo stesso con il concerto per pianoforte e orchestra di Čajkovskij: https://www.youtube.com/watch?v=IAToz-nmx3k

pagina in rete del corso: http://www-5.unipv.it/girardi/2022_DM/DM_2022.htm


GUIDO SALVETTI, La nascita del Novecento, Torino, EDT, 1991 (Storia della musica, a cura della Società italiana di musicologia, 2a ed., vol. 10)
LORENZO BIANCONI, Introduzione a La drammaturgia musicale, a cura di Lorenzo Bianconi, Bologna, il Mulino, 1986, pp. 7-51
LORENZO BIANCONI, GIORGIO PAGANNONE, Piccolo glossario di drammaturgia musicale, da Insegnare il melodramma, a cura di Giorgio Pagannone, Pensa Multimedia, Lecce-Iseo, 2010.
MICHELE GIRARDI, Opera e teatro musicale, 1890-1950
Oxford Music Online 2001: J. PETER BURKHOLDER , «Allusion», Intertextuality», «Quotation»
CLAUDIO SARTORI, Giacomo Puccini, Milano, Nuova Accademia, 1960 (>)
EMANUELE FERRARI, La citazione musicale: elementi del problema, «Leitmotiv», II, 2002, pp. 97-107
MICHELE GIRARDI, Billy Budd e Capitan Vere, un Otello «refoulé», «Rassegna musicale Curci», 1, 2015, pp. 20-33
―, Giacomo Puccini, «Madama Butterfly» e l’intertestualità: un prologo, tre casi e un epilogo, in Schweizer Jahrbuch für Musikwissenschaft / Annales Suisses de Musicologie / Annuario svizzero di musicologia, Neue Folge / Nouvelle Série / Nuova Serie, Bern ecc., Peter Lang, 2015, pp. 153-170.
―, L’angelo della musica. Rossini, Mozart e l’intertestualità, in «Cara scientia mia, musica». Studi per Maria Caraci Vela, a cura di Angela Romagnoli, Daniele Sabaino, Rodobaldo Tibaldi e Pietro Zappalà, 2 voll., Pisa, ETS, 2018, I, pp. 421-445 («Diverse voci», 14).
―, Obermann o Onegin?, in Musica di ieri esperienza d’oggi. Ventidue saggi per Paolo Fabbri, a cura di Maria Chiara Bertieri e Alessandro Roccatagliati, Lucca, LIM, 2018, pp. 381-397.
Prova orale: colloquio sui temi trattati nel corso.
Lezioni frontali, con l’aiuto di tutti i mezzi dell’informatica, onde proporre materiale in video, diagrammi, leggere e discutere bibliografia in rete, esempi musicali anche al pianoforte.
Italiano
Nella prima lezione verranno illustrati i programmi d'esame e l'articolazione del corso. Si raccomanda la presenza.

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orale
Programma definitivo.
Data ultima modifica programma: 14/07/2021