DRAMMATURGIA MUSICALE

Anno accademico
2023/2024 Programmi anni precedenti
Titolo corso in inglese
MUSICAL DRAMATURGY
Codice insegnamento
FM0454 (AF:376449 AR:249883)
Modalità
In presenza
Crediti formativi universitari
6
Livello laurea
Laurea magistrale (DM270)
Settore scientifico disciplinare
L-ART/07
Periodo
4° Periodo
Anno corso
2
Spazio Moodle
Link allo spazio del corso
Il corso ricade tra gli insegnamenti affini e integrativi dei curriculum contemporaneo della Laurea Magistrale in “Storia delle arti e conservazione dei beni artistici”, con l'intento di trattare tematiche di ricerca nell’ambito della drammaturgia musicale, valendosi di una metodologia fortemente caratterizzata dall’interdisciplinarietà, esigenza del resto postulata dal teatro musicale, vero e proprio monstrum semiologico. Lo studente dovrebbe essere messo in grado di sviluppare una coscienza critica sul concetto stesso di drammaturgia, immanente alle diverse declinazioni (teatro di parola, opera lirica e quant'altro), e al tempo stesso di ritrovare un rapporto reale con un repertorio musicale fatto non solo di storia, ma anche di un preciso rapporto con i mestieri artistici contemporanei (concertazione, regia, scenografia).
1. Conoscenza e comprensione: comprendere e saper analizzare i testi critici e teorici che si occupano di drammaturgia musicale, saper utilizzare le risorse offerte dalle piattaforme informatiche, per quanto riguarda le fonti audiovisive.
2. Capacità di applicare conoscenza e comprensione: maturare una coscienza critica in relazione ad alcune opere imprescindibili del teatro musicale.
3. Capacità di giudizio: capacità di formulare esegesi consapevoli, in relazione alla storia sociale delle arti e a quella politica.
4. Abilità comunicative: raggiungere un dominio avanzato della comunicazione pubblica, in dialogo serrato coi propri colleghi e interagendo con il docente, sapendo sfruttare le numerose possibilità che alla ricerca offrono i moderni mezzi di comunicazione.
5. Capacità di apprendimento: saper maneggiare testi critici e bibliografie.

Al termine del corso lo studente avrà migliorato la propria conoscenza del teatro musicale europeo, grazie al caso esemplare in oggetto, e frequentato una metodologia critica adeguata alle peculiarità dell'opera in musica, collocato nel suo contesto storico.
L’esame verterà sulla materia effettivamente svolta nel modulo, al termine del quale verrà specificato il programma d’esame e la bibliografia di riferimento. Per un inquadramento storico si ricorra a Lorenzo Bianconi, Il Seicento, in Storia della musica, a cura della Società italiana di musicologia, vol. 5, Torino, EdT, 1991. Sarebbe inoltre preferibile che lo studente avesse acquisito familiarità con la materia frequentando il corso di Storia del teatro musicale al TARS.
Il teatro veneziano del Seicento, tra vecchie sporcaccione e amanti incostanti, con uno sguardo agli studi di genere in chiave queer.

Stupisce che ancora ai giorni nostri, in Italia, desti scandalo un Gay Pride, quando nella Venezia del Seicento si assisteva, con molta partecipazione e il pieno coinvolgimento del pubblico, a spettacoli in cui si esibivano preti travestiti da vecchie sporcaccione (secondo la moda ‘romana’) intente a dar consigli a giovani debosciate e inesperte in amore, evirati cantori in ruoli tanto femminili quanto maschili ma anche donne disinvolte in amore, deità maschili licenziose che si tramutano in donna per sedurre ninfe omosessuali, in adorazione appassionata di caste dive. Le massime estrapolate dai libretti mettono in luce la connotazione erotica delle vicende raccontate, particolarmente nelle opere di Francesco Cavalli, il maggiore operista della Venezia di allora, libertina sfrenata. «Vada la castità co’ suoi compassi | a misurar le voglie ai freddi sassi», versi del leguleio veneziano Gian Francesco Busenello (La Didone, 1641, III.1), già librettista di Monteverdi nella Coronazione di Poppea (1643), è un’espressione piuttosto eloquente. Per non dire di molti passi dell’avvocato Faustini, ad esempio: «Andiam ch’Amor ci invita ai bacci | andiam ch’Amor ci invita al letto.». Lo dice Erabena – per tutta l’opera travestita da uomo col nome di Eumete – al suo amato Meonte nel momento del ricongiungimento (La virtù de’ strali d’amore, 1642, III.15). Ma si rammenti che la principessa è ancora travestita da uomo quando il suo diletto viene colpito dalle punture di Amore ed esclama: «Ei m’ha ferito, |ed invece che l’onta accresca l’ira, | ella placa lo sdegno. Ohimè qual foco | va per le fibre al core? | Eumete, non temere: ardo d’amore».

La maggior parte del corso verrà dedicato al teatro d’opera vaporoso e profondo ch’è testimone della mai troppo rimpianta società veneziana secentesca, sapiente e libertina. In conclusione si discuteranno le metodologie degli studi di genere, particolarmente in chiave queer, per valutarne l’utilità nelle analisi delle drammaturgie: ha senso studiare la biografia di un artista

Per orientarsi suggerisco la lettura preliminare di due saggi in cui si descrive l’ambiente teatrale veneziano nel Seicento: Francesca Gualandri, Spettacoli, luoghi e interpreti a Venezia all’epoca della «Didone», «La Fenice prima dell’Opera», 7, 2005-2006, pp. 39-62, e Michele Girardi, L’opera a Venezia nel Seicento. Per affrontare il problema degli studi di genere nella prospettiva indicata sopra si legga Davide Daolmi, Emanuele Senici, «L’omosessualità è un modo di cantare». II contributo ‘queer’ all’indagine sull’opera in musica, «il Saggiatore musicale», VII/1, 2000, pp. 137-178.

Per ogni aggiornamento si faccia riferimento alla pagina in rete del corso: http://www-5.unipv.it/girardi/2024_DM/DM_2024.htm


Mario Armellini, La nascita dell’opera impresariale >, in Storia della civiltà europea. a cura di Umberto Eco (2014)
Claudio Monteverdi’s Venetian Operas. Sources, Performance, Interpretation, a cura di Ellen Rosand e Stefano La Via, New York, Routledge, 2022 *
Eros in musica. Dramaturgie et pratique musicale chez Cavalli. Atti della giornata di studio, Aix-en-Provence, 12 juillet 2013 >
Readying Cavalli’s Operas for the Stage, a cura di Ellen Rosand, Farnham, Ashgate, 2013 > *
Ellen Rosand, Monteverdi’s Mimetic Art: «L'incoronazione di Poppea» >, «Cambridge Opera Journal», Vol. 1, No. 2 (Jul., 1989), pp. 113-137

Davide Daolmi, Emanuele Senici, «L’omosessualità è un modo di cantare». II contributo ‘queer’ all’indagine sull’opera in musica >, «il Saggiatore musicale», VII/1, 2000, pp. 137-178
MICHELE GIRARDI, Billy Budd e Capitan Vere, un Otello «refoulé» >, datt. >, «Rassegna musicale Curci», 1, 2015, pp. 20-33
―Obermann o Onegin ? >, in Musica di ieri esperienza d’oggi. Ventidue saggi per Paolo Fabbri, a cura di Maria Chiara Bertieri e Alessandro Roccatagliati, Lucca, LIM, 2018, pp. 381-397.
SUSAN MCCLARY, Feminine Endings. Music, Gender and Sexuality, Minneapolis, University of Minnesota Press, 1991 *


LORENZO BIANCONI, Introduzione a La drammaturgia musicale, a cura di Lorenzo Bianconi, Bologna, il Mulino, 1986, pp. 7-51
LORENZO BIANCONI, GIORGIO PAGANNONE, Piccolo glossario di drammaturgia musicale, da Insegnare il melodramma, a cura di Giorgio Pagannone, Pensa Multimedia, Lecce-Iseo, 2010.
Prova orale: la verifica verrà compiuta in un colloquio imperniato sulle tematiche trattate nel corso.
Lezioni frontali, con l’aiuto di tutti i mezzi dell’informatica, onde proporre materiale in video, diagrammi, leggere e discutere bibliografia in rete, esempi musicali anche al pianoforte.
Italiano
Nella prima lezione verranno illustrati i programmi d'esame e l'articolazione del corso. Si raccomanda la presenza.

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orale
Programma definitivo.
Data ultima modifica programma: 19/06/2023