Paolo CESCON

Qualifica
Professore in quiescenza
E-mail
cescon@unive.it
SSD
CHIMICA ANALITICA [CHIM/01]
Sito web
www.unive.it/persone/cescon (scheda personale)

Laureato in Chimica Industriale all'Università di Padova ha intrapreso l'attività didattica e di ricerca scientifica presso l'Università di Padova, passando successivamente in qualità di docente all'Università di Camerino, all'Università di Genova ed infine all'Università Ca’ Foscari di Venezia dopo aver vinto nel 1975 il Concorso Universitario a Cattedra nel raggruppamento di Chimica Analitica.

Ha ricoperto la posizione di Direttore di Organo di Ricerca-CNR dal 1994 al 2008.

L'attività scientifica è stata rivolta, nella prima fase, alla chimica delle radiazioni, in particolar modo alla radiolisi dell'acqua con riferimento a reazioni radicaliche su sistemi red-ox. Ha partecipato alla messa a punto di un nuovo elettrodo indicatore ed ha acquisito un'utile esperienza nel settore della protezione da radiazioni ionizzanti.

Partendo da una cultura di base di tipo elettrochimico il prof. P. Cescon si è dedicato successivamente alle ricerche sui nuovi filoni aperti dalla chimica dei solventi non acquosi quali i sistemi salini fusi. Sono stati determinati i valori delle costanti termodinamiche di sistemi red-ox in alcuni solventi eutettici, portando un contributo originale alle conoscenze. Di particolare rilievo è stato l'ottenimento da eutettico tiocianato, per via elettrochimica, di un nuovo materiale polimerico avente caratteristiche fotoelettrochimiche. A parte l'interesse per il nuovo materiale dal punto di vista energetico, è stato riconosciuto che si è aperta una nuova strada per la produzione di nuovi materiali avanzati.

Nei primi anni settanta sono iniziate le ricerche in campo ambientale, sviluppate grazie ad una preparazione culturale e scientifica di tipo chimico-analitico ed all'emergere di problemi ambientali nel territorio che, pur di natura interdisciplinare, presentavano significativi aspetti chimici.

Se la messa a punto di metodologie analitiche avanzate per lo studio di inquinanti è sempre stata alla base delle sua produzione scientifica, la presenza del prof. Cescon nel Consiglio Scientifico del Progetto Finalizzato "Ambiente" e nel Comitato Scienze Chimiche del Consiglio Nazionale delle Ricerche (C.N.R.), nella seconda metà degli anni settanta, ha maggiormente determinato l'interesse verso i processi e le tecnologie di depurazione fino ad avviare presso l'Università Ca’ Foscari di Venezia un nuovo filone di ricerca per lo studio, in impianto pilota, della depurazione dei liquami misti industriali-urbani e della utilizzazione della biomassa presente negli RSU per la produzione di biogas. I risultati delle ricerche sono stati pubblicati su qualificate riviste scientifiche internazionali.

L'esperienza e le conoscenze applicative così maturate trovavano, in quegli anni, immediata applicazione e Cescon veniva chiamato a far parte del Comitato Tecnico-Scientifico per la formulazione delle linee guida relative ai processi di depurazione dell'impianto di trattamento dei liquami industriali del Polo chimico di Marghera e di quelli civili di Mestre (Venezia) che il CCID (Consorzio Comunale degli Impianti di Depurazione) doveva realizzare in concomitanza alla approvazione della legge Merli. Si è trattato di uno dei più significativi esempi di impianti di trattamento a livello europeo sia per le dimensioni sia per le problematiche tecnico-scientifiche da affrontare, non ultime quelle gestionali.

La continuazione dell'attività di ricerca scientifica e l'applicazione delle conoscenze in organismi tecnico-scientifici extrauniversitari, istituiti per la soluzione di problemi che costituivano talvolta vere e proprie emergenze, affinavano la preparazione culturale di Cescon in campo ambientale.

Successivamente (1983) Egli veniva chiamato a far parte del Comitato Scientifico dell'Istituto Superiore di Sanità dove si è occupato, fino al 1992, di problemi della contaminazione ambientale in relazione agli effetti sulla qualità della vita.

Nel 1985 veniva nominato membro del Nucleo Operativo presso il Ministero dell'Ecologia per la valutazione dei progetti di disinquinamento da finanziare con fondi FIO nel territorio nazionale. Si è trattato di una grossa esperienza sia per gli aspetti inerenti alle tecnologie sia per quelli relativi all'analisi del rapporto costo/benefici negli interventi.

In qualità di membro del Comitato Scientifico del Ministero dell'Ambiente, dal 1987 al 1991, ha portato il contributo delle proprie competenze in varie commissioni ministeriali riguardanti problemi di contaminazione di ecosistemi ed in particolar modo nella elaborazione delle norme tecniche per la valutazione dell'impatto ambientale, recepite nella relativa legislazione.

Nel frattempo continuava l'attività di ricerca con la partecipazione a programmi scientifici interdisciplinari su sistemi antropizzati (Mare Adriatico e Laguna di Venezia) e successivamente su aree remote (Antartide). Nel periodo 1989-1992 ha fatto parte del Comitato Tecnico Permanente per la Laguna di Venezia, organo consultivo previsto da specifica legislazione, nel quale sono stati individuati gli interventi di salvaguardia del Sistema Lagunare Veneziano dagli inquinamenti.

Dal 1987 al 2003 è stato il Coordinatore scientifico nazionale del Settore “Contaminazione Chimica” nel Programma Nazionale di Ricerche in Antartide che ha portato all'ottenimento di risultati scientifici apprezzati sul piano internazionale. Le correlazioni fra questi dati e quelli corrispondenti trovati in aree fortemente antropizzate consentono di portare un originale contributo di conoscenza sui processi di contaminazione planetaria e sul global change. I risultati ottenuti da Cescon sono stati pubblicati sulle più qualificate riviste scientifiche internazionali, come Nature.

Ulteriori impegni in campo ambientale sono derivati dalle attività svolte dal 1989, quale membro del Comitato Scientifico dell'Istituto Centrale per la Ricerca Scientifica e Tecnologica Applicata al Mare, quale Presidente di Consiglio di Corso di Laurea in Scienze Ambientali presso l'Università Ca’ Foscari di Venezia dall'a.a. 1989-90 all’a.a. 1997-98 e quale membro del Comitato Scientifico dell'Autorità di Bacino del Po.

Sulla base delle ampie competenze dimostrate, nel 1994 Egli è stato nominato Direttore del Centro Nazionale di Studio del Consiglio Nazionale delle Ricerche (C.N.R.) su: Chimica e Tecnologie per l'Ambiente.

Dall’aprile 2003 al 2008 è stato Direttore dell’Istituto per la Dinamica dei Processi Ambientali (IDPA) del Consiglio Nazionale delle Ricerche. L’Istituto ha raggiunto elevati livelli scientifici ed un notevole incremento dei finanziamenti esterni come si evince dai consuntivi annuali del CNR. Le relazioni internazionali ed i rapporti con il territorio sono altresì molto significativi.

Dal 1998 al 2003 è stato Pro Rettore Vicario della Università Ca' Foscari Venezia.

Dal 2003 è membro della Commissione Scientifica Nazionale per le ricerche in Antartide.

Dal 2004 è membro dell’Ufficio di Piano, costituito da 12 esperti nominati dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri per il monitoraggio e verifiche dei piani relativi alla realizzazione delle opere mobili (MOSE) per la protezione di Venezia dalle acque alte.

Dal 2004 per alcuni anni è stato membro delle Commissioni “Nanotech” e “Biotech” della Regione del Veneto con il compito di valutatore di progetti di ricerca applicata riguardanti le nanotecnologie e le biotecnologie ambientali.

Il Prof. Cescon ha operato in collaborazione con propri gruppi di ricerca molto qualificati ed ha potuto contare su strutture di laboratorio dotate di grosse strumentazioni scientifiche che costituiscono una vera piattaforma per lo studio, in alta risoluzione, di inquinanti presenti in matrici reali. Tale realtà è stata realizzata grazie a finanziamenti ottenuti da importanti progetti di ricerca nazionali ed internazionali.

Il Prof. Cescon, in qualità di Direttore, ha impresso a IDPA-CNR un orientamento focalizzato alla consulenza scientifica e all’attività di alta formazione sulla base di accordi con enti pubblici e privati.


Ricerca

 

Attualmente l’attività scientifica del Prof. P. Cescon è focalizzata su tre principali tematiche:

1)           Studio di processi naturali che influenzano il clima.

2)           Contaminazione chimica a livello planetario.

3)           Speciazione di metalli pesanti in matrici ambientali provenienti da aree sottoposte a differente antropizzazione.

 

Per quanto riguarda lo studio dei processi naturali che influenzano il clima l’attività di ricerca del Prof. P. Cescon  riguarda lo studio del ciclo biogeochimico del dimetilsolfuro (DMS) in differenti ecosistemi quali la Laguna di Venezia e zone costiere del Mare di Ross (Antartide).  Il dimetilsolfuro (DMS) è il composto organico solforato volatile più abbondante nelle acque superficiali marine e la sua diffusione in atmosfera è responsabile della maggior parte del flusso di zolfo biogenico immesso in atmosfera dagli oceani. In atmosfera il DMS viene ossidato fino a formare solfato che contribuisce all’acidificazione delle piogge e dell’aerosol e che funge da precursore dei nuclei di condensazione delle nubi. Il DMS quindi gioca un ruolo importante nella regolazione globale del clima influenzando indirettamente l’albedo terrestre. Per la comprensione dell’origine e del destino del DMS il Prof. Cescon ha prodotto serie temporali di dati che illustrano l’evoluzione stagionale di DMS e del suo precursore dimetilsolfoniopropionato nell’acqua superficiale e profonda in vari ecosistemi. Tali determinazioni sono state spesso affiancate da misure biologiche, e da determinazioni fisico-chimiche e climatologiche. Mediante modelli di diffusione, ha potuto effettuare stime del flusso di zolfo di origine biologica immesso in atmosfera dal sistema acquatico nei vari ecosistemi indagati. Tali studi hanno permesso di porre le basi per lo studio del ciclo biogeochimico del DMS nell’ecosistema marino antartico e di evidenziare l’importante ruolo svolto dal DMS nel “Global Change”.

Per quanto riguarda lo studio della contaminazione chimica sia a livello planetario che a livello locale, le indagini su meccanismi, processi e cicli di trasformazione di sostanze chimiche nell'ambiente e la ricostruzione di fenomeni relativamente recenti sono stati oggetto da parte del Prof. P. Cescon di approfondite ricerche che sono state sviluppate mettendo a confronto i dati ottenuti nelle diverse matrici analizzate, campionate in zone significative del pianeta a differente impatto antropico (regioni "estreme" quali Antartide-Artico-Everest, e regioni a vario grado di antropizzazione quali Sud America, Alpi, Laguna di Venezia e relativo bacino scolante, alto Adriatico). Tali problematiche di carattere ambientale sono state affrontate in un'ottica globale dando rilevanza e preminenza all'approccio interdisciplinare.

L'Antartide, memoria storica del pianeta, è significativa area di studio per la ricostruzione dei cambiamenti globali, la valutazione dell'attuale situazione ambientale e la previsione di possibili scenari futuri. Le ricerche effettuate dal Prof. P. Cescon hanno messo per la prima volta in evidenza, in matrici conservative quali i ghiacci e le nevi, fenomeni di contaminazione nuovi e caratterizzati da importanti ricadute socio-economiche come nel caso della contaminazione planetaria da platino, palladio e rodio, originata dai gas di combustione delle automobili a benzina verde equipaggiate con marmitte catalitiche. Tali elementi, riconosciuti come nuovi potenziali contaminanti ambientali e che possono dar luogo a fenomeni di tossicità, sono stati determinati negli strati più recenti di ghiacci polari per verificare i livelli di concentrazione passati e presenti. Sono stati considerati diversi elementi in traccia data la loro importanza nei cicli biogeochimici, unitamente ad elementi che possono essere considerati conservativi come lo scandio. I risultati ottenuti hanno permesso di ampliare le conoscenze sui processi di contaminazione chimica a livello globale.

Le più recenti ricerche hanno consentito, per la prima volta, di determinare il flusso di polveri cosmiche verso il Pianeta e di studiare i processi di deposizione di mercurio sulla superficie polare antartica. Alcuni lavori sono stati pubblicati sulla più importante rivista scientifica esistente (Nature).

Lo studio della contaminazione da metalli in traccia a livello globale si è sviluppata anche attraverso le indagini di campioni di acqua marina, al fine di caratterizzare le masse d'acqua principali che si formano nel Mare di Ross e che condizionano la composizione delle acque oceaniche a livello globale, del microlayer marino in quanto interfaccia tra due ambienti differenti (aria e mare) e dell'aerosol, vettore di trasporto degli inquinanti.

Per quanto riguarda le ricerche sulla tossicità dei metalli pesanti il Prof. Cescon ha condotto studi sulla distribuzione e sulla speciazione di piombo, rame e cadmio nel sistema marino di aree sottoposte a diverso grado di antropizzazione (dal Mar Mediterraneo all’Antartide). Recenti studi hanno dimostrato infatti come la tossicità dei metalli pesanti dipenda soprattutto dalla loro biodisponibilità che è legata direttamente alla frazione ASV-labile (ASV – Anodic Stripping Voltammetry: voltammetria di ridissoluzione anodica) del metallo, piuttosto che alla sua concentrazione totale.

L’attività di ricerca recentemente è stata estesa alla caratterizzazione delle nanopolveri ed alla applicazione delle biotecnologie ambientali per il risanamento di sedimenti contaminati della Laguna di Venezia.

Egli si è anche occupato di caratterizzazioni di alimenti con particolare riferimento alla messa a punto di una avanzata metodologia per la identificazione di vini D.O:C. I risultati sono stati pubblicati su qualificate riviste scientifiche internazionali di settore (J. Enol. Vitic. e J. Agric. Food Chem.).

Il prof. Cescon è autore di 160 pubblicazioni scientifiche su qualificate riviste internazionali ad alto valore di Impact Factor ed ha avviato significative collaborazioni con Organismi scientifici internazionali quali MIT di Boston, Inst. Marine Chemistry-University California (Santa Cruz, USA), Dept. Oceanography-University Liverpool (UK), Dept. Applied Physics, Curtin University (West Australia), Laboratoire de Glaciologie et Géophisique de l'Environnement-CNRS (France).

Nel periodo gennaio/settembre 2011 ha svolto l’incarico di Commissario Straordinario del Consiglio per la ricerca e la sperimentazione in agricoltura (CRA) dedicandosi al rilancio culturale e scientifico dell’Ente al fine di accrescere i saperi necessari per supportare l’innovazione e la competitività del mondo agricolo. In questo contesto ha promosso  la Scuola di dottorato di ricerca in Scienze e Tecnologie Agrarie in collaborazione fra CRA e le Università, ha potenziato la capacità di ricerca dell’Ente mediante un piano di assegnazione grosse strumentazioni scientifiche ai laboratori ed ha avviato l’attivazione del V Dipartimento dedicato alla promozione e alla tutela dei prodotti made in Italy. Sono state inoltre elaborate le linee guida per la revisione e la razionalizzazione della rete scientifica ed intraprese azioni per accrescere la internazionalizzazione del CRA.

 

Ha partecipato, anche in qualità di relatore, a numerosi congressi scientifici nazionali ed internazionali.

Presenta una consolidata esperienza nella programmazione, organizzazione e realizzazione di attività di ricerca scientifica, e nella collaborazione con le realtà produttive pubbliche e private interessate alla ricerca ed alla innovazione.

 

 

Riconoscimenti:

 

-          Medaglia Lavoisier, Euroanalysis VI, Parigi, 1987.

-          Premio Nazionale INARC, 1989.

-          Targa della Società Chimica Italiana, 1997.

-          Premio della Terra, 2002.

-          Medaglia Canneri – Società Chimica Italiana, 2005