Bachelor's Degree Programme in
Linguistic and Cultural Mediation

Linguistic and Cultural Mediation [LT5-21-21]
Enrolled in a.y. 2021/2022

Maria Ida BIGGI

Qualifica
Professoressa Associata
Telefono
041 234 6235
E-mail
biggi@unive.it
Fax
041 234 6210
SSD
DISCIPLINE DELLO SPETTACOLO [L-ART/05]
Sito web
www.unive.it/persone/biggi (scheda personale)
Struttura
Dipartimento di Filosofia e Beni Culturali
Sito web struttura: https://www.unive.it/dip.fbc
Sede: Malcanton Marcorà
Struttura
Centro Studi sui Diritti Umani (Presidente Centro)
Sito web struttura: https://www.unive.it/cestudir

Maria Ida Biggi è professoressa associata in Discipline dello Spettacolo L/Art-05 presso il Dipartimento di Filosofia e Beni Culturali dell’Università Ca’ Foscari di Venezia e dirige dal 2007 l’Istituto per il Teatro e il Melodramma della Fondazione Giorgio Cini di Venezia.

Negli anni della sua formazione lavora a stretto contatto con Elena Povoledo (1920 -2013), insigne saggista e collaboratrice dell’Enciclopedia dello Spettacolo sin dalla fondazione.

Dal 2005 progetta e cura le iniziative per il Centocinquantenario della nascita di Eleonora Duse del 2008, sostenute dalla Regione del Veneto con la legge per i grandi eventi.

Nel 2011 è Presidente del Comitato Regionale per le celebrazioni del Centenario della morte di Pietro Bertoja e cura le ricerche riguardanti la sua produzione artistica confluite poi nella pubblicazione Pietro Bertoja scenografo e fotografo, Alinari, 2013.

Dal 2016 al 2019 fa parte del comitato scientifico del Progetto di Cooperazione Europea di Creative Europe Shakespeare in and beyond the Ghetto: staging Europe across cultures per l’Università Ca’ Foscari di Venezia e la Fondazione Giorgio Cini con University of Warwick e Queen Mary University of London, Ludwig-Maximilians-Universität München (Germania), il Teatrul Municipal Tony Bulandra Targoviste (Romania).

Inoltre dal 2018, è promotore del Comitato Nazionale per il Centenario della scomparsa di Arrigo Boito e per il Centocinquantenario della composizione del Mefistofele, di cui ha gestito e curato la realizzazione come parte del Comitato scientifico che proseguirà fino al 2021.

Fa parte del Comitato scientifico per la pubblicazione della Edizione Nazionale delle Disposizioni sceniche per le opere di Giacomo Puccini, iniziativa del Centro Studi Giacomo Puccini di Lucca.

E’ stata consulente e collaboratrice della Fondazione Gaetano Donizetti di Bergamo e dell’Istituto di Studi Verdiani di Parma per la ricerca di materiali iconografici e scenografici e per la soggettazione nella schedatura delle scenografie.

Dal 2015 al 2020 è delegata del Rettore dell’Università Ca’ Foscari per le attività teatrali dell’Ateneo e il Teatro universitario Ca’ Foscari di Santa Marta.

 

Ha curato molte mostre a carattere scientifico e divulgativo relative al tema della scenografia e della regia teatrale:

Nel 1986, cura la mostra Omaggio a Pietro Gonzaga a Longarone (Belluno).

Nell'ottobre 2000, cura la mostra dedicata a Gianni Polidori scenografo e pittore per conto della Fondazione Eugenio Guglielminetti di Asti e il relativo catalogo.

Nel giugno del 2006, cura la mostra Omaggio a Milloss dedicata al grande coreografo ungherese naturalizzato italiano, nel centenario della nascita, tenutasi a Palazzo Cini a Venezia e nella prestigiosa sede dell’Accademia d’Ungheria a Roma.

Nel 2014 cura una mostra documentale dedicata a Luigi Squarzina regista e drammaturgo accompagnata dal convegno internazionale organizzato con l’Accademia Nazionale dei Lincei e RaiRadio3 Luigi Squarzina Studioso, drammaturgo e regista teatrale e dalla presentazione del suo testo Tre quarti di luna.

Nel 2015 cura la mostra Disegni teatrali della collezione Elena Povoledo accompagnata da un convegno e un volume intitolato Illusione scenica e pratica teatrale.

Nel 2018 cura, con Natalia Metelitsa, la mostra Léon Bakst Simbolo dei balletti russi che ripercorre la carriera dello scenografo e costumista russo. La mostra è stata il risultato di un lavoro comune con lo State Museum of Theatre and Music di San Pietroburgo nell’ambito della Russian Season in Italy organizzata dal Ministero della Cultura russo.

Nel stesso anno, 25 ottobre -30 novembre, cura la mostra documentaria del regista Poli e dello scenografo Scandella, Due veneziani in scena: Giovanni Poli e Mischa Scandella

Nel 2019 cura la mostra documentale tratta dall’archivio dell’attore e regista Paolo Poli tra cui sono esposte molti materiali scenografici di Emanuele Luzzati e di Santuzza Calì.

Nello stesso anno realizza la Stanza della scenografia Modellini restaurati dalla mostra ‘Illusione e pratica teatrale’  mostra di scenografia dal Cinquecento al Settecento, riportando alla luce l’esposizione che era stata curata da Franco Mancini, Maria Teresa Muraro e Elena Povoledo nel 1975 e che era stata ospitata in molte sedi europee e americane, diffondendo nel mondo la conoscenza dello spazio scenico e la storia della prassi scenografica prospettica creata da artisti italiani, dalle origini cinquecentesche fino alla fine del Settecento, ambito di ricerca tradizionalmente appartenuto all’Istituto di Teatro della Fondazione G. Cini.

Inoltre, nel corso degli anni ha lavorato molto alla definizione di un scheda informatica dedicata allo studio e all’analisi dei documenti legati alla storia del teatro, dello spazio scenico e dell’iconografia teatrale. Questa scheda è stata applicata inizialmente al sistema pionieristico per la catalogazione digitale, software open source Cds/Isis per Windows (Winisis) offerto gratuitamente dall’Unesco. Poi è stata utilizzata in Xdams, piattaforma di gestione documentale open source sviluppata interamente sul web e pensata per la gestione e la fruizione integrata di archivi storici multimediali da una società di Roma composta da ricercatori, archivisti, programmatori ed esperti multimediali Regesta.exe. Oggi questo sistema pubblica i dati in rete nel sito della Fondazione Giorgio Cini onlus. Inoltre, la struttura della scheda definita in questo ambito è stata apprezzata dal Ministero per i Beni Artistici e le Attività Culturali tanto che questo ci ha invitato più volte a partecipare alla discussione per la definizione di una scheda unica per i beni relativi alle performing arts.

Tra gli ambiti di ricerca sono quindi da segnalare la scenografia e l’architettura teatrale in Europa dal Seicento all’Ottocento, con particolare riferimento alla situazione veneta e veneziana e a quegli autori che dall’Italia si sono poi radicati in altri paesi, diffondendo la tradizione italiana nella costruzione degli edifici teatrali e nella realizzazione di scenografie: da Jacopo Torelli in Francia a  Pietro Gonzaga in Russia, fino alla famiglia Burnacini e Brioschi a Vienna e i Bibiena in tutta l’area tedesca. Particolare attenzione ha dedicato alle questioni acustiche nella costruzione dei teatri all’italiana confrontandosi anche con ingegneri acustici nello studio dei modelli settecenteschi e nella loro resa sonora.

Ancora tra gli ambiti di ricerca si evidenzia quello dedicato all'arte di Eleonora Duse e delle attrici teatrali tra '800 e '900. Tra queste è da segnalare l'ampio approfondimento sull'inedita attività teatrale di Lyda Borelli che ha portato anche alla produzione di una grande mostra Lyda Borelli primadonna del 900