Strategia: 5 errori ricorrenti per cui i siti web turistici non convertono

Quali sono i cinque errori che ricorrono più frequentemente nei siti web delle aziende turistiche e che compromettono la user experience e la conversione?
Lo abbiamo scoperto grazie alle analisi di neuromarketing condotte nell’ambito del progetto europeo Euro-Emotur su numerosi siti web di aziende partner.
Le tecniche di neuromarketing permettono infatti di capire cosa non funziona in un sito web e come evitare i problemi, affinché gli utenti possano trovare facilmente le informazioni che stanno cercando e prenotare o acquistare i servizi proposti. 


Un primo errore molto comune riguarda i testi utilizzati, che, nel caso delle imprese turistiche, molto spesso sono eccessivamente lunghi. Ci sono veri e propri “muri di testo”, legati alla necessità di fornire informazioni anche specifiche al potenziale cliente, che però non le legge.. È consigliabile organizzare il testo in sezioni chiare e ben definite, usare frasi semplici e brevi e evidenziare le più importanti keywords con il grassetto. Un altro suggerimento è quello di sostituire il testo, laddove possibile, con immagini e icone di più immediata comprensione. Ricordatevi: gli utenti non leggono, in particolare frasi lunghe e complicate!


Un secondo errore consiste nell’usare uno scarso contrasto cromatico tra gli elementi in primo piano e lo sfondo, ad esempio un testo in grigio chiaro su uno sfondo bianco. Si tratta di una scelta estetica, , ma I il testo oppure il menù, la unique value proposition, le call-to-action risultano poco o per nulla visibili. Il problema è ancora più grave per le persone con disabilità visiva o per quelle che visualizzano il sito all’aperto da mobile. Assicuratevi che nel sito web ci sia un buon contrasto cromatico e che le dimensioni del testo e di altri elementi non siano troppo piccole.


Un terzo errore riguarda la mancanza delle cosiddette Call-To-Action (ad esempio, “contattaci”, “verifica disponibilità”, “prenota ora”), o se presenti, il fatto che queste sono poco visibili o difficili da individuare, sempre in relazione a scelte cromatiche di tipo puramente estetico. Le Call-To-Action rappresentano parti essenziali in una webpage, dato che guidano l’utente verso le azioni che dovrebbe compiere, come prenotare o contattare l’azienda per informazioni. Inserite delle Call-To-Action appropriate, fatte da un testo semplice e breve, evidenziate con un colore che le distingua bene dal resto e posizionate in un’area ben visibile della pagina.


Un quarto errore ha a che fare con il menù, i filtri o la barra di prenotazione che non sono ancorati. L’utente è così costretto, una volta che è arrivato in fondo alla pagina, ritornare in alto per ritrovarli. Ancorare il menù e altri importanti elementi è fondamentale per una buona user experience, in particolare quando la pagina contiene molto testo, sia nella versione desktop ma soprattutto da mobile.

Il quinto e ultimo errore riguarda le pagine “non trovato”, quando l’utente fa una ricerca nel sito: accade sovente nel caso di tour, esperienze, attività organizzate , che magari non sono disponibili in certe date. Le cosiddette “no results pages”, però, possono rendere l’esperienza nel sito davvero frustrante, soprattutto quando l’utente fa diverse ricerche invano. Piuttosto che scrivere “risultato non trovato” è preferibile spiegare chiaramente cosa è successo, scusandosi e fornendo delle alternative, suggerendo dei risultai di ricerca simili o invitando l’utente a compiere delle altre azioni nel sito per cui esistono dei risultati.


Provate a fare attenzione a questi elementi e otterrete una performance migliore dal vostro sito, in termini di user experience e di conversione.