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18 Ott 2021 12:00

Urban Good Camp Erasmus+: Università e cittadini uniti per co-progettare città a misura di residente

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Urban Good Camp: un progetto Erasmus plus che unisce Università e cittadini per co-progettare città a misura di residente 

L'ONU stima che attualmente il 55% della popolazione mondiale viva in centri urbani. Si tratta di una percentuale che dovrebbe salire al 68% entro il 2050. Con poche eccezioni, le città dovrebbero diventare sempre più grandi e più popolose, nonostante i cambiamenti che la pandemia del COVID 19 ha generato. Tuttavia, come dice il Sole 24 ore, le metropoli non possono continuare a espandersi ai ritmi degli  ultimi 50 anni. “D'altra parte, non possono nemmeno consentire l'ingresso di milioni di auto nei centri cittadini, già oggi troppo inquinati.” Quindi, come possiamo trasformare questi agglomerati di edifici dove la quotidianità è pesante e la solitudine tangibile, dove si vive faticosamente ma dove le persone scelgono di vivere per la promessa di più occasioni di lavoro, in città a misura d’uomo? 

Questa è la riflessione da cui trae origine il progetto Urban Good Camp, che vede collaborare un partenariato composto da cinque istituti universitari europei, tre aziende private e una fondazione, unite per studiare le sfide che le città europee si stanno trovando ad affrontare e esplorare come poter creare momenti di confronto e di co-design collaborando con stakeholder locali,  per costruire un modello di città del futuro che metta il cittadino al centro.

Si tratta di un progetto Erasmus plus della durata di tre anni che vede protagoniste dello studio sette importanti città europee: Parigi, Madrid, Helsinki, Copenhagen, Ljubljana, Amsterdam e ovviamente Venezia, analizzando le loro contraddizioni e quali sono le sfide più importanti che stanno attraversando in questo momento storico, unico nel suo genere anche per via della pandemia. 

UCAMP ha l’obiettivo di consentire agli Istituti Universitari protagonisti di esplorare le sfide urbane in prima persona, creando modelli di co-progettazione che coinvolgano attivamente gli stakeholder locali: dagli studenti ai cittadini, dai lavoratori ai turisti, dagli imprenditori ai docenti, all’amministrazione pubblica.

Ca’ Foscari partecipa al progetto con un team che vede collaborare il Dipartimento di Management, nelle figure di Vladi Finotto, è il coordinatore UCAMP per l’Italia, e Cinzia Colapinto, e il Dipartimento di Scienze Ambientali con Fabio Pranovi. Il progetto è sviluppato in collaborazione con l’Ufficio per il trasferimento tecnologico di Ca’ Foscari, PInK, ed è coordinato da Daniela Pavan, assegnista di ricerca e project manager.

I partner con cui Ca’ Foscari sta lavorando sono la Knowledge Foundation Madri+d (Spagna), Bespoke (Danimarca), Institut Mines Telecom Business School - IMTB (Francia), University Industry Innovation Network - UIIN (Paesi Bassi),  Aalto University (Finlandia), Institute for Innovation and Development of University of Ljubljana - IRI UL (Slovenia), Advancis (Portogallo), Amsterdam University of Applied Sciences - AUAS (Paesi Bassi).

Organizzatore

Dipartimento di Management

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