L’indagine di FAITA-Federcamping e CISET: turismo open air protagonista dell'estate 2023

Positiva l’apertura della stagione estiva 2023 per le strutture ricettive all’aria aperta del nostro Paese, dopo un 2022 eccezionale per il settore.

A maggio 2023 le prenotazioni di turisti stranieri sono in aumento del +1,9% rispetto allo stesso mese del 2022, mentre le prenotazioni italiane restano pressoché stabili con +0,1%. Andamento ottimo, nonostante le instabili condizioni meteorologiche, l’aumento dei tassi di interesse deciso dalla BCE e dell’inflazione abbiano sicuramente influito sulle decisioni degli ospiti e sulla tempistica di prenotazione.

Questi i risultati dell’indagine congiunturale condotta nel mese di maggio da CISET per conto di FAITA Federcamping, su un campione rappresentativo di oltre 200 campeggi e villaggi turistici italiani.

Ci sarà un forte ritorno al mare, che risulta la scelta più gettonata, con aumento del +2,7% delle prenotazioni straniere e del +1,7% di quelle italiane. In pole position, per gli stranieri, le destinazioni del Nord Est (+4,5%), con il Veneto in testa, e quelle del Sud Italia (+2,2%), in particolare la Sardegna, mentre gli italiani preferiranno soprattutto le località del Centro Italia (+5,3%). Buone le prenotazioni dall’estero anche sui laghi, in particolare il Garda, mentre stabili in montagna.

A partire da questi dati, le proiezioni attuali degli operatori riguardo alla chiusura dell’estate 2023 indicano una crescita attesa, a fine stagione, del +3,7% degli arrivi totali e del +3% per le presenze. In espansione anche il fatturato (+3,2%), sostenuto sia dalla crescita della domanda che dall’aumento delle tariffe dichiarato soprattutto dagli operatori del lago e del mare (in media, intorno al +10%), operato per far fronte all’incremento dei costi, in primis quelli energetici.