Istat: CST - il valore aggiunto diretto del turismo vale il 6% in Italia

Con la presenza del direttore Mara Manente nel gruppo di lavoro, c’è anche l’apporto del Ciset nella redazione del ‘Conto Satellite del Turismo per l’Italia’ per il 2015, ossia la fotografia dettagliata del settore turistico di cui oggi l’Istat ha reso noto i principali dati aggregati. Si tratta di un insieme di informazioni che permettono di valutare la dimensione economica complessiva dell’industria turistica nel nostro Paese.

Il primo dato che salta all’occhio è il peso del valore aggiunto diretto prodotto in Italia dalle attività connesse al turismo, pari a 87.823 milioni di euro, ovvero il 6,0% del valore aggiunto totale dell’economia.

Il consumo turistico interno ammonta a 146.334 milioni di euro, di cui i turisti italiani fanno la parte da leone con il 43,9% del totale, mentre quello straniero rappresenta una quota del 32,9%. Le altre componenti, tra le quali rientra l’utilizzo delle seconde case per vacanza, rappresentano il 23,2% della domanda.

Il prodotto che ha un peso maggiore all’interno del consumo turistico interno è quello relativo agli esercizi ricettivi (20,8%), seguito dai servizi abitativi per l’uso delle seconde case di proprietà (15,0%) e dalla ristorazione (13,3%).

Nel 2015 i turisti stranieri hanno speso più di 48 miliardi di euro in Italia (il 50% destinato all’alloggio e alla ristorazione, mentre circa il 40% ha riguardato l’acquisto di prodotti non tipicamente turistici, inclusi quelli relativi allo shopping). Gli italiani, invece, hanno speso 24 miliardi in viaggi all’estero che -sommati alla spesa in Italia- raggiungono gli 88 miliardi di euro per le vacanze.

Anche le spese di trasporto assorbono una quota importante (14,9%) e tra le varie modalità lo spostamento in aereo è il più rilevante (6,1%). Nel complesso il 12,3% della spesa domestica per turismo è sostenuta dagli escursionisti, ovvero coloro che effettuano un viaggio senza pernottamento; all’interno di questa componente le quote più consistenti di spesa riguardano lo shopping e le spese varie che insieme raggiungono il 67,2%.