Parte da Treviso il progetto per creare la "Rotta culturale veneziana"

Un incontro internazionale per costruire la "Rotta culturale veneziana". È quanto è successo il 17 e 18 aprile a Treviso al Campus di Ca' Foscari, dove ha avuto luogo il convegno "Venetian Cultural Route" che si è aperto con una sessione assembleare tra i rappresentanti delle destinazioni che intendono sviluppare il progetto per il riconoscimento dell'itinerario da parte dal Consiglio d'Europa. Il giorno seguente la discussione si è focalizzata sull'importanza del riconoscimento e le modalità di realizzazione.

Organizzata in collaborazione con Ciset, il Centro Internazionale di Studi sull'economia del turismo che ha ospitato l'evento, la due giorni ha evidenziato le opportunità di creare un itinerario che vede coinvolti 141 comuni, sei paesi UE (Italia, Slovenia, Croazia, Montenegro, Grecia e Cipro), 19 siti del patrimonio mondiale e 51 università pubbliche.

Il tracciato ripercorre i territori che storicamente sono stati parte della Serenissima, collegandoli attraverso temi culturali condivisi. Dai beni materiali del patrimonio - sia militare (come mura, cittadelle, forti, porte, arsenali) che pubblico (edifici amministrativi, logge, chiese) - ai beni immateriali (tradizioni, strumenti musicali, eponimi), la Venetian Cultural Route ha il potenziale per essere la via europea più grande e di maggior successo del Consiglio d'Europa.

L'incontro trevigiano ha indagato la fattibilità di costruzione del percorso culturale, e ora la discussione proseguirà nelle sedi istituzionali dei diversi Paesi coinvolti. Come ha evidenziato Mara Manente, direttrice di Ciset: "Nell'incontro che abbiamo ospitato a Treviso sono state gettate le basi per la realizzazione di un itinerario culturale che ha enormi possibilità di sviluppo turistico. Si tratta di un progetto che può trovare importanti linee di finanziamento europee, con notevoli ricadute sui territori".

Il programma degli itinerari culturali è stato lanciato dal Consiglio d'Europa nel 1987, con l'obiettivo di dimostrare come il patrimonio culturale dei paesi UE si sia evoluto oltre i confini nazionali. Gli Itinerari culturali, infatti, salvaguardano e valorizzano il patrimonio culturale come mezzo per migliorare la qualità della vita e come fonte di sviluppo sociale, economico e culturale. Ad oggi l'Istituto europeo degli itinerari culturali (sotto la guida del Consiglio d'Europa) ne ha riconosciuti 33.