Francesco Palumbo al Master: «Il turismo ripartirà, ma è obbligo non perdere l’occasione per cambiamenti strutturali»

Proseguono gli incontri d'alto livello al Master in Economia e Gestione del Turismo di Ciset-Ca' Foscari.

Nei giorni scorsi è stata la volta di Francesco Palumbo, direttore di Toscana Promozione Turistica e Coordinatore del Piano Strategico del Turismo Italia 2020, redatto quando era direttore generale della Direzione turismo del Mibact. Proprio il Piano è stato al centro della giornata di docenza, durante la quale si sono discusse le azioni strategiche per il settore tuttora valide per la ripresa post Covid.

"Aver definito a suo tempo, con tutta la filiera pubblica e privata del turismo, gli asset principali sui quali agire in maniera strutturale - spiega Palumbo-, ha permesso che le priorità individuate siano attuali anche oggi quali possibili opzioni strategiche per uscire da questa profonda crisi". Si tratta innanzitutto di sostenibilità, innovazione e accessibilità. Gli studenti hanno avuto così la preziosa opportunità di misurarsi direttamente con le azioni necessarie per far ripartire il settore turistico.

"A causa del Coronavirus, il turismo deve affrontare un'emergenza mai vista prima - prosegue Palumbo- la cui caratteristica principale è quella di coinvolgere tanto il lato dell'offerta, che quello della domanda. Una crisi simile non si era mai verificata e gli studenti sono chiamati a riflettere e tenere insieme due aspetti della situazione: dare una risposta immediata alla crisi, e mettere in atto i cambiamenti strutturali del settore utili per il lungo periodo".

Per l'ex direttore generale del ministero "questo momento può essere un'opportunità straordinaria perché, passata la parte più intensa della crisi, la pandemia ci ha scaraventati in un colossale esperimento in tempo reale, in cui ci sarà una liquidità mai esistita prima che va orientata non solo a breve, ma a lungo termine per mettere mano alle criticità di fondo. Quelle che il settore conosce da sempre".

Due le priorità da perseguire secondo Palumbo: la messa a punto degli strumenti digitali (sia di sistema che dei singoli) e gli investimenti sulla sostenibilità, intesa come i 17 criteri internazionali ESG, "perché la sostenibilità è uno dei maggiori fattori di competitività per le imprese". Nonostante le difficoltà momentanee, il direttore di Toscana Promozione Turismo si dice fiducioso "perché gli italiani in queste situazioni tirano fuori capacità straordinarie.

Se la strategia condivisa e la condizione di agire si uniscono, potremo avviare un'esperienza capitale nel settore e apportare le modifiche strutturali che si attendono da anni". La formazione è uno dei nodi strutturali del turismo, "esiste un gap formativo molto profondo rispetto ai competitor e questa è un'occasione straordinaria per i ragazzi del Master per essere calati in una realtà che necessita dell'azione" prosegue Palumbo.

Il turismo riprenderà e alcuni segmenti, come il balneare, hanno già registrato una inversione di tendenza, ma "il pericolo è riprendere facendo finta di niente, sperando di tornare al passato senza fare tesoro di quello che abbiamo vissuto e su cui abbiamo riflettuto in questi mesi. Se non diamo corso ai cambiamenti adesso non lo faremo mai più - conclude -, questa coincidenza di eventi sfortunati ci mette nella migliore condizione per non restare fermi. Il settore ora deve passare dalle rimostranze all'azione".