Organoidi ingegnerizzati con una proteina fluorescente

Da spinoff cafoscarino un kit per potenziare la ricerca sul cancro

Il kit di Biofuture Medicine garantisce la possibilità di crescere organoidi per la ricerca, ritenuti tra i più grandi avanzamenti scientifici degli ultimi anni

Da uno spinoff di Ca' Foscari arriva un kit in grado di supportare i più avanzati laboratori di ricerca oncologica. Frutto di anni di ricerche condotte al Centro di riferimento oncologico di Aviano e proseguite anche a Ca’ Foscari, il kit consente agli scienziati di crescere in vitro cellule di un tessuto normale o tumorale sulle quali, ad esempio, sperimentare test diagnostici e terapie innovative. L’obiettivo è contribuire allo sviluppo della medicina di precisione e personalizzata.

Il kit garantisce la possibilità di crescere organoidi, cioè organi tridimensionali microscopici ottenuti a partire da poche cellule che si auto-organizzano con le funzioni dell’organo di partenza. Lo sviluppo di organoidi per la ricerca sono ritenuti tra i più grandi avanzamenti scientifici degli ultimi anni.

“Offriamo ai nostri colleghi ricercatori di tutto il mondo uno strumento affidabile con il quale condurre la loro ricerca sul cancro - spiega il biologo Flavio Rizzolio, cofondatore dello spinoff Biofuture Medicine, ricercatore al Dipartimento di Scienze Molecolari e Nanosistemi e al Cro di Aviano - Altri laboratori, oltre al nostro, sono in grado di produrre organoidi, ma arrivare ad un metodo standard che garantisca risultati richiede molto tempo e ingenti investimenti. Utilizzando il kit, un laboratorio può dedicarsi totalmente alla ricerca sulle migliori terapie”.

Le applicazioni spaziano dall’oncologia a biotossicologia, cellule staminali, nano medicina e applicazioni diagnostiche. La startup innovativa svilupperà inoltre nuovi nanomateriali per l'impiego nella somministrazione di farmaci oncologici. In particolare, i metodi si baseranno su nanoparticelle di origine organica ed inorganica per incapsulare differenti composti.

Il team (nella foto sotto) lavora anche allo sviluppo di farmaci, dalla progettazione alla sintesi del farmaco antitumorale. “Lavoriamo a stretto contatto con i medici - aggiunge Rizzolio - per progettare soluzioni basate sul paziente”.

Oltre alla cura del paziente oncologico, Biofuture Medicine si occuperà di benessere, fornendo corsi di formazione nel campo della nutrizione, della salute e della sicurezza alimentare, del benessere negli ambienti di vita e invecchiamento attivo.

Il team di Rizzolio comprende 3 ricercatori postdoc e 4 studenti di dottorato. Tra i programmi di dottorato coinvolti c’è il nuovo PhD di Ca’ Foscari in Science and Technology of Bio and Nanomaterials, per il quale sono aperte le iscrizioni (www.unive.it/dottorati).