Epigrafia orientale

Epigrafie del Vicino Oriente Antico: lingue e scritture dal cuneiforme alle scritture alfabetiche

  • Scritture: scritture cuneiformi, scritture proto-alfabetiche e alfabetiche in Siria e nel Levante
  • Lingue: sumerico, accadico (babilonese, assiro), eblaita, elamico, ittita, hurrita, luvio, fenicio, antico persiano, aramaico, ebraico
  • Arco cronologico: dalla metà del quarto millennio a.C. al primo secolo d.C.
  • Area geografica: dalla costa del mediterraneo occidentale fino all'altopiano iranico

Questo ambito di ricerca si occupa di indagare le fonti scritte nella vasta area del Vicino Oriente, dalla costa del Mediterraneo orientale all'altopiano iranico (Turchia, Siria, Libano, Israele, Palestina, Iraq, Iran, Armenia), che coprono un arco di tempo che va dalla metà del quarto millennio a.C. fino ai primi secoli d.C. In particolare, lo studio si concentra sui vari sistemi di scrittura e lingue attestate in tale area, dalle scritture pre-alfabetiche (cuneiforme, soprattutto nelle varietà sumerico e accadico, in seguito adattate all'elamico e all'ittita; luvio geroglifico), a quelle alfabetiche (ugaritico cuneiforme, aramaico, fenicio, ebraico), a quelle sillabiche (antico persiano).

Evidenti risultano i punti di contatto con l'epigrafia semitica in senso lato: molte lingue scritte nel Vicino Oriente antico appartengono infatti a tale ceppo linguistico, testimoniandone anzi le fasi più arcaiche (accadico nelle varietà babilonese e assira, eblaita, fenicio, aramaico, ebraico).

Il supporto scrittorio più diffuso è l'argilla: un materiale molto durevole che ha permesso la conservazione di un numero straordinario di fonti, stimate in circa mezzo milione di esemplari, un buon numero dei quali ancora inediti. Iscrizioni su pietra – un materiale costoso e di difficile reperimento, soprattutto in Mesopotamia – sono numericamente meno cospicue, ma relativamente ben documentate. La scrittura su metallo e cera risulta invece estremamente rara. Altri supporti materiali, sebbene menzionati nelle fonti antiche (pergamena, cuoio, tavolette di legno), non si sono preservati.

La scelta del supporto materiale condiziona spesso il contenuto delle fonti: rendiconti amministrativi e testi scolastici (inclusi quelli letterari) sono generalmente attestati su tavolette di argilla o ostraca (cocci di vasi), mentre la pietra è tipicamente riservata alle iscrizioni reali. Alla varietà di lingue e scritture si affianca una grande diversità tipologica: oltre alle tavolette e agli ostraca, abbiamo prismi, coni e bullae (gettoni) di argilla, stele di pietra, sigilli cilindrici e a stampo, iscrizioni rupestri, oltre a oggetti iscritti di varia natura (statue, armi, oggetti votivi o di culto, etc.).

Grazie allo straordinario numero di fonti disponibili e alla loro ricchezza contenutistica, le epigrafie del Vicino Oriente antico costituiscono un apporto fondamentale per la conoscenza del mondo antico, sia dal punto storico che filologico. Tale ambito di studio è inoltre cruciale per numerose discipline collegate, quali la storia della scrittura, la storia intellettuale e socio-economica, gli studi culturali. Va qui ricordato che insieme al geroglifico egizio, il cuneiforme rappresenta il sistema di scrittura più antico attualmente noto. Le fonti sono abbondanti non solo per il periodo più arcaico (c. 3300-2900), ma anche per la lunga fase di incubazione che precede la nascita della scrittura in senso stretto – un fenomeno di vastissima portata, che condizionerà tutte le storie successive.

Chi siamo

  • Dottorandi: Geraldina Rozzi, Erica Scarpa, Mirko Surdi

Corsi e laboratori

Corsi

Laboratori

  • Laboratorio delle epigrafie del Vicino Oriente Antico
  • Fonti, lingua e scrittura nel terzo millennio a.C.: introduzione agli archivi di Ebla

Progetti di ricerca

Edizioni critiche

  • Pubblicazione, collazioni e studio dei testi di Ebla (Siria, ca. 2350 a.C.)
  • Ebla Digital Archives: corpus annotato dei testi dagli archivi di Ebla
    Contiene: testi e collazioni, catalogo, bibliografia, luoghi di ritrovamento, lista dei segni, sillabario, indici lessicali, onomastici e toponomastici. Utilizza strumenti avanzati di ricerca grafemica
  • Edizione dei testi sumerici dell'età di Gudea di Lagash conservati presso il British Museum e il Museo del Louvre
  • Edizione di fonti epigrafiche neo-babilonesi e seleucidi dalle città di Uruk e Borsippa (VII-IV sec. A.C.)
  • Sapienza mesopotamica: inni e preghiere in lingua accadica dalla Biblioteca di Assurbanipal

Studi in collaborazione

  • Rethinking Writing in the Ancient Near East: in Search of New Insights in Mesopotamian Textuality, History, Culture, and Society (progetto internazionale)
  • Studio delle coppe magiche in lingua aramaica dalla Babilonia

Attività

  • Esercitazioni epigrafiche a cadenza annuale di gruppi di studenti (triennali e magistrali) presso il British Museum di Londra , Department of the Middle East (a cura di Paola Corò)
  • Metodologie digitali per lo studio delle fonti cuneiformi (a cura di Massimo Maiocchi)

Last update: 27/02/2024