Attività didattiche

Attività trasversali organizzate dall'Ufficio dottorato di ricerca

L'Ufficio dottorato di ricerca organizza molte attività trasversali ai vari corsi di dottorato, di formazione disciplinare e interdisciplinare e di perfezionamento linguistico e informatico, nonché nel campo della gestione della ricerca europea e internazionale, della valorizzazione dei risultati e della proprietà intellettuale.


Attività didattiche del dottorato

Obiettivi

Le attività formative mirano a costruire una sistematica comprensione del settore di studio e a far conseguire:

  1. una padronanza metodologica volte a concepire, progettare, realizzare e adattare un processo di ricerca con l'impegno e la serietà richiesti a un ricercatore;
  2. competenze di ricerca che amplino la conoscenza fornendo esiti che meritino pubblicazione;
  3. capacità di analisi critica, valutazione e sintesi di idee complesse e nuove;
  4. capacità di comunicazione tra pari, con la più ampia comunità di studiosi e con la società in generale, nelle materie di competenza;
  5. competenze nella promozione, in contesti accademici e professionali, di avanzamenti tecnologici, sociali o culturali basati sulla conoscenza.

È incoraggiata la partecipazione dei dottorandi a team di ricerca che si sviluppano all'interno del DFBC; a convegni nazionali e internazionali, sia come uditori, sia come relatori. I dottorandi sono chiamati a collaborare alle attività didattiche del DFBC, imparando a comunicare i contenuti della loro ricerca a pubblici diversi (studenti, colleghi, docenti).
Due volte all’anno è prevista l’esposizione e la discussione degli avanzamenti dei progetti di ricerca con il Collegio dei docenti.

file pdf Attività formative 41° ciclo
a.a. 2025/2026
117 KB
file pdf Attività formative 40° ciclo
a.a. 2024/2025
122 KB
file pdf Guida al dottorato in Storia delle arti
a.a. 2024/2025
669 KB
file pdf Discorsi del metodo VII
Seminari introduttivi per metodi e problemi - a.a. 2024/2025
984 KB

Struttura del programma

L’attività didattica e formativa, tenuta da docenti interni ed esterni, provenienti da atenei italiani e stranieri, è prevalentemente rivolta agli iscritti del primo e secondo anno di corso del dottorato e facoltativamente a quelli del terzo, più impegnati nella stesura della tesi.
Il programma, che viene comunicato a tutti gli allievi entro la fine del mese di ottobre di ogni anno, prevede:

Primo anno
  • frequenza obbligatoria de “I Lemmi del Dottorato di Storia delle Arti”, un’attività formativa articolata in 3 corsi di 14 ore ciascuno, appositamente concepiti e destinati al Dottorato di Storia delle Arti, dedicati ai “lemmi” della storia delle arti, ovvero tre concetti-chiave trattati mediante lezioni in aula, visite culturali, conferenze di esperti e tavole rotonde con la partecipazione attiva delle/dei dottorande/i in sede di dibattito;
  • frequenza obbligatoria di 35 ore dei seminari de “I Discorsi del Metodo”, un insieme eterogeneo di seminari e conferenze (animati dai membri del Collegio ed includenti esperti, nazionali e internazionali), distribuiti su più mesi dell’a.a., dedicati ad argomenti sempre rivolti all’ampio orizzonte tematico del Dottorato, e uniti dal medesimo interesse nei confronti della metodologia della ricerca storico-artistica;
  • frequenza obbligatoria di 3 ore di incontri con rappresentanti del mondo del lavoro;
  • frequenza di attività trasversali organizzate dall'Ufficio dottorato di ricerca in scrittura accademica, tecniche di comunicazione e di partecipazione a progetti europei;
  • conseguimento di un livello B2 in lingua inglese;
  • partecipazione e presentazione a conferenze nazionali e internazionali;
  • inizio della ricerca su un progetto approvato, sotto la costante direzione di uno o più supervisor.
Secondo anno
  • prosecuzione dell'attività di ricerca, con verifiche collegiali a scadenza semestrale (Verifiche intermedie e Passaggi d’anno);
  • frequenza obbligatoria de “I Lemmi del Dottorato di Storia delle Arti”;
  • frequenza obbligatoria di 25 ore dei seminari de “I Discorsi del Metodo”;
  • frequenza obbligatoria di 3 ore di incontri con rappresentanti del mondo del lavoro;
  • periodo di studio all’estero in un’istituzione qualificata che deve avere una durata minima di 3 mesi e massima di 12 mesi per i Corsi di durata triennale;
  • frequenza e presentazione a conferenze nazionali e internazionali e ad altre attività didattiche promosse dal dottorato.
Terzo anno
  • stesura della tesi;
  • frequenza e presentazione a conferenze nazionali e internazionali;
  • frequenza facoltativa de “I Lemmi del Dottorato di Storia delle Arti”, dei seminari de “I Discorsi del Metodo” e degli incontri con rappresentanti del mondo del lavoro.