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Francesco Cavraro, DAIS

Abstract:
Gli ecosistemi acquatici di transizione svolgono ruoli importanti e diversificati nei confronti della fauna nectonica, che può essere utilizzata come indicatore della funzionalità di questi ambienti. Due casi di studio saranno presentati. Il primo analizza la connettività mare-laguna: una componente estremamente significativa della comunità nectonica è infatti costituita da specie ittiche appartenenti al gruppo dei “migratori marini giovanili” (MM) che si riproducono in mare ma, durante le prime fasi di vita, utilizzano le lagune come aree di nursery. Lo scopo dello studio è quello di stabilire una condizione di riferimento della connettività mare-laguna antecedente alla messa in opera del Mo.S.E. (il sistema di barriere mobili per la difesa di Venezia dalle acque alte), attraverso lo studio dell’ingresso di uova, larve e giovanili di teleostei marini in laguna di Venezia. I risultati hanno evidenziato che i MM, dopo essersi riprodotti in mare, sono presenti in laguna a differenti stadi di sviluppo (uova ma soprattutto larve e giovanili). In generale, le uova, trasportate passivamente dalle correnti, sono più abbondanti in mare, mentre i giovanili tendono a concentrarsi all’interno della laguna. Il secondo caso di studio riguarda l’utilizzo del residente estuarino Aphanius fasciatus come model species per valutare l’effetto dell’habitat sui tratti fenotipici e di life history di popolazioni provenienti da habitat naturali ed artificiali. Pressioni come l’intensità di predazione e la disponibilità di risorse trofiche variano infatti al variare della struttura dell’habitat, influenzando le strategie adattative e lo stato di salute delle singole popolazioni.