Ad un anno dall’inizio del conflitto in Ucraina risulta sempre più impellente la necessità di una visione di ampio respiro del panorama internazionale e di un approfondimento sui temi di politica internazionale per l’interpretazione dei fatti di stringente attualità.
In questa prospettiva nasce il nuovo progetto dell’Università Ca’ Foscari Venezia, l’Osservatorio di Politica e Relazioni Internazionali (OPRI), che inizia ufficialmente le sue attività con l’organizzazione di incontri pubblici.
Aldo Ferrari, che ne è il coordinatore e promotore, docente cafoscarino e direttore del team di ricerca su Russia, Caucaso e Asia Centrale dell’ISPI (Istituto per gli Studi di Politica Internazionale), ci parla degli obiettivi e delle prossime attività dell’Osservatorio.
L'Osservatorio di Politica e Relazioni Internazionali gode anche di un finanziamento da parte di Fondazione di Venezia.
Perchè è nato l'Osservatorio di Politica e Relazioni Internazionali (OPRI) e da quali esigenze?
Alla base di questo progetto c'è in primo luogo la constatazione della sostanziale incapacità dei media a trattare in maniera approfondita gli eventi e i problemi cruciali della politica internazionale dei nostri giorni. Si tratta di un problema che a Venezia e nell’intero Nordest è aggravato dall’assenza di istituzioni che abbiano una specifica proiezione internazionale a differenza di quanto avviene per esempio a Milano (Istituto per gli Studi di Politica Internazionale, ISPI) e Roma (Istituto Affari Internazionali, IAI). L’OPRI è stato quindi creato per colmare questo vuoto, in primo luogo utilizzando le competenze dei numerosi docenti di Ca’ Foscari capaci di affrontare adeguatamente le dinamiche dello scenario internazionale odierno ma aprendosi al tempo a collaborazioni esterne.
Come opera OPRI e quali sono le finalità che si propone?
L’attività di OPRI si sviluppa in primo luogo attraverso l’organizzazione di incontri pubblici nei quali docenti di Ca' Foscari, anche in collaborazione con specialisti di altri Atenei e Istituti di ricerca, si confrontano su situazioni e scenari internazionali di particolare interesse. Questi eventi non hanno però un carattere solo accademico, ma sono rivolti ad un pubblico il più ampio possibile, in un'ottica essenzialmente di Terza Missione. E' infatti sempre più evidente la necessità che l'Università dialoghi costantemente con in contesto culturale e sociale, fornendo in questo modo un servizio quanto mai utile in un contesto politico internazionale di grande complessità come quello odierno.
Su che base sono state scelte le competenze dei docenti che ne fanno parte?
I docenti che hanno aderito a OPRI hanno competenze molto diversificate - storiche, giuridiche, economiche e politologiche - che consentono una copertura molto vasta, se non completa, dei temi principali della politica internazionale contemporanea. Nei casi in cui non vi siano a Ca' Foscari docenti che si occupano di un tema specifico si collabora con esperti di altre istituzioni.
L'Osservatorio ha già iniziato la sua attività con un ricco programma di eventi che nei mesi scorsi ha sondato vari aspetti degli equilibri geopolitici mondiali invitando esperti del settore e promuovendo riflessioni su tematiche di grande attualità. Quali sono le proposte per il futuro e quali i temi caldi che affronterete nella prossima programmazione?
I prossimi eventi dell'OPRI saranno dedicati a questioni di grande rilevanza politica quali la crisi in Iran (15 febbraio), la ricaduta della guerra in Ucraina sullo scenario internazionale (8 marzo), l'instabilità del Caucaso meridionale a causa del contrasto tra Armenia e Azerbaigian (fine marzo) e il futuro delle relazioni tra Cina e Stati Uniti (inizio aprile). Sono tutti temi di grande complessità, che verranno approfonditi da specialisti di riconosciuta competenza in un format rivolto però ad un pubblico vasto di persone interessate allo scenario politico internazionale.
L'attività dell'OPRI prende tendenzialmente in considerazione tutte le aree che abbiano una riconosciuta centralità nello scenario politico internazionale. Possono essere aree politico-geografiche (per esempio Russia, Cina, Stati Uniti, Brasile, Medio Oriente, India, Caucaso, Corno d'Africa e così via). Oppure aree tematiche, come la questione dell'antinomia democrazie vs autocrazie, già affrontata in uno dei nostri incontri, o - in prospettiva - quella delle "guerre dimenticate"(pensiamo allo Yemen o all'Etiopia) che devastano interi paesi senza quasi che l'opinione pubblica se ne accorga. Ecco, l'obiettivo principale dell'OPRI è proprio quello di fornire uno spazio di reale approfondimento di queste dinamiche fondamentali dello scenario internazionale dei nostri giorni.
Primo appuntamento dunque mercoledì 15 febbraio alle 15.00
La crisi politica in Iran. Dinamiche interne e internazionali
Aula Baratto, Ca’ Foscari, Dorsoduro, 3246, 30123 Venezia
Intervengono:
Pejman Abdolmohammadi dell'Università di Trento
Aldo Ferrari, Università Ca’ Foscari Venezia
Stefano Pellò, Università Ca’ Foscari Venezia
Consiglio Direttivo OPRI
Aldo Ferrari (coordinatore)
Duccio Basosi (vice-coordinatore)
Giancarlo Corò
Carlo Frappi
Fabrizio Marrella
Francesca Masi
Stefano Petrungaro
Chiara Saccon
Comitato Scientifico OPRI
DSAAAM: Aldo Ferrari, Carlo Frappi, Marcella Simoni, Laura De Giorgi, Giuseppe Bolotta, Guido Samarani, Jong-Chol An, Renzo Cavalieri, Beatrice Gallelli, Barbara De Poli.
DSLCC: Duccio Basosi, Stefano Petrungaro, Luis Beneduzi, Vanni Pettinà, Laura Cerasi, Giulia Delogu, Francesca Santulli, Elisa Bordin
DFBC: Francesca Masi, Giulio Azzolini, Barbara Da Roit, Sabrina Marchetti, Fabio Perocco, Giulia Rispoli, Gianluca Briguglia.
DSU: Luciano Pezzolo.DE: Fabrizio Marrella, Giancarlo Corò, Elisa Barbieri, Sara De Vido, Roberto Casarin, Valerio Dotti, Marinella Davide, Jan Zielonka, Stefano Soriani.
DM: Chiara Saccon, Tiziano Vescovi
In rappresentanza del Personale tecnico-Amministrativo: Mauro Cannone.
In rappresentanza degli studenti: Francesco Danieli.