Come raccontare l'archeologia

condividi
condividi

Che cosa ci fa un archeologo in un gioco televisivo a premi? Cosa accomuna un fumetto e una scoperta archeologica? Quali moderne tecnologie ci consentono di visitare un sito archeologico stando all’asciutto?
Le risposte a queste strane domande sono tutte nella giornata dedicata all’archeologia e a come comunicarla organizzata dall’Università Ca’ Foscari e che si terrà mercoledì 28 febbraio nell’Aula Magna di Ca’ Dolfin.

L'incontro, organizzato da Sauro Gelichi, intende riflettere sui nuovi e vecchi mezzi a disposizione degli archeologi per comunicare il proprio lavoro. Restituire alla comunità i risultati della ricerca è infatti un dovere per gli archeologi, che, da una parte, devono cercare di trasformare in "storie" avvincenti anni di ricerche facendo un passo verso la comunità, dall'altra, nell'era della comunicazione, si trovano ad avere a disposizione mezzi sempre più avanzati che facilitano l'operazione di mediazione con il pubblico.

L'iniziativa presenterà vari esempi in cui la disseminazione archeologica ha potuto utilizzare mezzi differenti, talvolta anche poco convenzionali, come l'esperienza di Paolo Storchi al gioco televisivo dell’Eredità che ha portato agli onori della cronaca il sito di Tannetum. Ma si parlerà anche delle più avanzate ricostruzioni 3D, che permettono una immediata e facile visualizzazione di oggetti e luoghi che nella realtà sono in situazioni di conservazione scarse se non pessime (Cristina Barbiani, Caterina Balletti, Carlo Beltrame Nuove proposte digitali per la comunicazione museale in archeologia) e di archeologia subacquea immersiva che permette di visitare in un ambiente realistico, ma restando all'asciutto, siti sommersi (Stefania Manfio, Elisa Costa L’immersione virtuale nel patrimonio archeologico sottomarino). L'esperienza immersiva, ma questa volta attraverso le rappresentazioni in costume, sarà commentata da Marco Valenti che parlerà dell’archeodromo di Poggibonsi. Il tema del disegno come metodo per la ricostruzione degli ambienti ma anche delle storie del passato sarà raccontato dagli acquerelli di Riccardo Merlo e dalla collana di fumetti di Mirko Furlanetto.

L'incontro si aprirà anche ad esperienza di musealizzazione con i casi di alcuni importanti parchi archeologici (Cristiana Zanasi Evocativo o educativo: il modello del Parco archeologico e Museo all’aperto della Terramara di Montale e Giovanna Bianchi Ricostruire e comunicare la storia all’interno di due parchi: il caso della Maremma settentrionale) e terrà in considerazione anche la sempre più importante esperienza social (Marco Merola Dalla trowel a Twitter).

LOCANDINA