Esposizioni temporanee

Durante le visite di Ca' Foscari Tour è possibile scoprire parte del patrimonio del Fondo Storico di Ateneo e Archivio Documentale esposto nelle teche allestite al piano terra di Ca' Foscari. Utilizzando il QR code, posizionato accanto alle teche, è possibile collegarsi facilmente alla presente pagina e approfondire le informazioni sugli oggetti esposti.

Ca’ Foscari e il suo teatro universitario

Attraverso documenti e volumi ricordiamo alcuni momenti topici del teatro universitario cafoscarino, una delle iniziative di Ca’ Foscari del secondo dopoguerra che ha avuto un grande successo tra gli anni ‘50 e ‘70.

Il progetto di un teatro universitario fu un’idea del professore di liceo - ma appassionato di teatro - Giovanni Poli (1917-1979), sostenuta dal rettore Gino Luzzatto, che nella primavera del 1950 la sostenne e la presentò in Consiglio d’Amministrazione (Scannapieco, pp. 46). Nel giro di due anni la compagnia di giovani teatranti sotto la guida della forte personalità del direttore artistico e regista ottenne così tanti successi che nel 1953 merita già di essere citata nel discorso inaugurale dell’anno accademico pronunciato da Italo Siciliano. Proprio nella primavera del 1953, infatti, iniziarono le tournée internazionali della compagnia che fu apprezzata al Festival di Erlangen con la rappresentazione della Venexiana.

Dagli esordi “improvvisati” in luoghi temporaneamente adibiti a sale teatrali (per esempio l’aula magna), ai successi internazionali sanciti da partecipazioni a festival, tournée, premi, la stabile del teatro cafoscarino prima del 1960 contava già ventisei tournée estere, toccando tutti i paesi dell’Europa occidentale: in un’epoca dove ancora il progetto Erasmus non era nemmeno immaginabile, essere partecipi di una compagnia teatrale così vivace doveva risultare un vero privilegio per molti studenti.
In questo poco spazio abbiamo organizzato il racconto di questa avventura cafoscarina in due momenti: nella prima teca raccontiamo alcuni momenti salienti del Teatro Ca’ Foscari a Venezia, mentre nella seconda teca ripercorriamo un po’ della storia del teatro all’estero.

Teca 1 - Teatro Universitario Ca’ Foscari a Venezia

1 - Teatro universitario: stanziamento fondi per sede stabile, 1952

Durante la seduta del Consiglio di Amministrazione del 27 settembre 1952, il rettore Gino Luzzatto apre un vero e proprio capitolo “Teatro Universitario” per stanziare i fondi util, ovvero un milione di lire, alla sistemazione del “salone vestibolo di Palazzo Giustinian dei Vescovi” come sede del teatro. Il preventivo fatto prende in esame sia la parte scenica che l’area del pubblico con l’acquisto delle sedie.

Archivio, Verbali delle Adunanze del Consiglio di Amministrazione, seduta del 27 settembre 1952, pp. 150-151.

2 - Foto dell’ingresso e del teatro presso Palazzo Giustinian dei Vescovi

In queste foto fac-simile estratte dal volume curato da Giovanni Poli “Dieci anni di un teatro Universitario” si possono notare all’esterno, nel ‘cortile minore’ di Ca’ Foscari l’entrata del teatro, segnalata dalle due cornici che ospitavano le locandine-manifesto degli spettacoli. La didascalia a corredo della foto della platea fornisce poi molte informazioni: «Il teatro di Ca’ Foscari comprende, sia pure in proporzioni ridotte, tutti gli elementi necessari al funzionamento di un organismo del genere: il palcoscenico con rotonda azionabile per mutazioni sceniche a vista e moderno impianto di illuminazione a proiezione; una sala tappezzata di artistiche stoffe Fortuny con eleganti appliques alla veneziana;  la platea con 210 poltroncine ribaltabili, poste su un impiantito inclinato onde permettere la migliore visibilità possibile; un bar, un ufficio per l’organizzazione, camerini, servizi igienici per pubblico e attori, un guardaroba e alcuni magazzini per le scene. Grazie a questo generoso atto di comprensione e di fiducia dell’Università, gli studenti cafoscarini possono disporre di uno “studio teatrale” stabile che diviene palestra di una sempre più intensa attività teorica e sceno-tecnica.» (G.Poli, 1959, p. 13)

Riproduzione delle foto pubblicate in Dieci anni di un teatro Universitario, a cura di G. Poli, Venezia, 1962, pp. 12-13. Fondo Storico, BG (Misc A 1167)

3 - Le Massere - prima 21 marzo 1953, per l’inaugurazione della nuova sede in Palazzo Giustinian

Per l’inaugurazione della nuova sala teatrale, il regista Giovanni Poli decise di rappresentare un capolavoro dimenticato del Goldoni, ottenendo un inaspettato successo di pubblico: saranno fatte una ventina di repliche. Pochi mesi dopo la prima, lo stesso allestimento teatrale sarà portato al Festival internazionale del Teatro Universitario di Parma e nel 1955 andrà in tournée al festival di Erlangen e a Zagabria per uno scambio con l’università jugoslava.
Qui il libretto delle Massere con le note registiche di Giovanni Poli è aperto sull’annotazione della prima rappresentazione scenica (1953) e relativa foto delle protagoniste.

Goldoni, C. (1962). Le Massere : Commedia. Note registiche di Giovanni Poli, Collana del teatro universitario (4) - Ca’ Foscari Venezia,  La Tipografica.  - custodito nella collezione Fondo Storico, BG (Misc B.6101)

4 - Laudes Evangeliorum, prima rappresentazione per la Biennale: 1956

a. Rassegna stampa - Nell’estate del 1956, a pochi anni dal battesimo ufficiale del Teatro stabile Universitario, la Compagnia, guidata dalla regia di Giovanni Poli, mise in scena una sacra rappresentazione su testi anonimi perugini del XIV secolo, a chiusura del XV Festival Internazionale del Teatro di Prosa della Biennale di Venezia. La rassegna stampa qui visibile in facsimile riporta 3 articoli del Gazzettino:

  • 31 luglio e 1 agosto 1956: articoli promozionali con le informazioni sulla location (cortile di Ca’ Foscari), gli interpreti, le maestranze, le modalità di acquisto dei biglietti.
  • 2 agosto 1956: recensione firmata “bert.” che sancisce il successo della prima rappresentazione di questa performance teatrale che ha visto coinvolte circa 60 persone: oltre agli attori cafoscarini il coro polifonico dell’Arsenale, le giovani allieve della Scuola di Danze classiche diretta da Mariella Turitto Alessandri. Grazie al successo di questa iniziativa, dal 1957 la Biennale riserverà un’apposita sezione al Teatro Universitario, in una formula che senza porsi in concorrenza con l'istituzionale Festival di Parma dedicato esclusivamente al teatro universitario internazionale, mirava invece ad avvicinare le giovani compagnie ai “massimi complessi professionistici europei” (citazione da Gabrielli 1957, in Scannapieco, p.68, nota 84). Dagli Archivi della Biennale apprendiamo che l’ultima rappresentazione del teatro cafoscarino presso il festival della Biennale si ha nel 1974.

b. La sacra rappresentazione in due tempi “Laudes Evangeliorum”, tratta da testi anonimi perugini del XIV secolo a cura di Giovanni Poli, inaugura la Collana del Teatro Universitario “Ca’ Foscari” di Venezia pubblicata in una prima serie tra il 1959 e il 1963. La collana, diretta da Poli, aveva lo scopo di dare risalto alle rappresentazioni più originali affrontate e conta 7 monografie. Era una pubblicazione a tiratura limitata curata tipograficamente da Edoardo Andreotti Loria e stampata da “La Tipografica - Venezia”. Questi libriccini  hanno anche il pregio di riprodurre oltre al “copione” o “canovaccio” (a seconda dell’opera) anche foto di scena, le musiche, bozzetti di scenografie etc.

Immagine 1: Facsimile dei ritagli di giornali estratti da Archivio Rassegna stampa
Immagine 2: Laudes Evangeliorum. Sacra rappresentazione da testi anonimi perugini del XIV secolo a cura di Giovanni Poli. Collana del teatro universitario (1) - Ca’ Foscari Venezia, La Tipografica. Custodito nella collezione Fondo Storico, BG (Misc B.6100)

5 - Gazzettino del 29 Ottobre 1967: Protesta di ex combattenti per l’allestimento de “Il reduce” di Ruzante

Nel 1965 dopo la fortunata direzione artistica di Giovanni Poli durata oltre un decennio, il testimone passa a Renato Padoan e ad un gruppo di giovani intellettuali che rispecchiano la voglia di innovazione e di protesta anticipando i venti di contestazione della fine degli anni 60.

L’articolo del Gazzettino testimonia una delle polemiche che la nuova direzione artistica guidata da Padoan dovette fronteggiare: a ottobre del 1967, prima dell’effettiva messa in scena dello spettacolo, il teatro dei giovani cafoscarini fu chiamato a difendersi dalle accuse di mancanza di rispetto verso le associazioni combattentistiche e i reduci della Grande Guerra, poiché i personaggi vestivano le divise dell’esercito italiano della prima guerra mondiale. L’ateneo non cedette alle richieste censorie. Lo spettacolo andò quindi in scena a marzo 1968 corredato da conferenze con dibattito.

Ritaglio originale conservato in Archivio, Varie, Teatro universitario

6 - Torotumbo di Miguel Angel Asturias (1899-1974)

Il 3 aprile 1970, il gruppo teatrale cafoscarino che sempre più tenta di legare l’attività teatrale a quella di ricerca e didattica dell’ateneo, mette in scena “Torotumbo” alla presenza dello stesso autore invitato come ospite d’onore. Il testo allegorico, che mescola folklore magico e denuncia sociale, è opera del guatemalteco Miguel Angel Asturias premio Nobel per la letteratura nel 1967. L’insegnamento di letteratura ispanoamericana verrà istituito a Ca' Foscari solo nel 1975 (cattedra affidata al professor Giuseppe Bellini), ma queste azioni culturali di coinvolgimento della comunità in un contesto culturale contribuivano a far risaltare l’importanza della rete accademica cafoscarina e insieme la vitalità intellettuale che muoveva le scelte del gruppo teatrale. Nel 2018, anno delle celebrazioni per i 150 anni di Ca' Foscari il gruppo “Fucina delle Arti Performative Ca' Foscari” ha dedicato un ricordo a Miguel Asturias, con una nuova rappresentazione teatrale che ricordava anche il discorso tenuto per la laurea ad honorem conferitagli da Ca' Foscari nel 1972.

Prima edizione del romanzo Torotumbo, 1967, in lingua originale custodito in BALI (Ca’ Bernardo): IBERIS A P 104

Teca 2 - Teatro Ca’ Foscari in Tour

7 - L'Augellin belverde: un successo internazionale

a. Il pieghevole pubblicizza il festival internazionale del teatro universitario tenutosi a Bruges, in Belgio, al quale il teatro di Ca’ Foscari partecipò con l’opera “L’Augellin belverde”, riduzione in due tempi di una fiaba filosofica di Carlo Gozzi. La rappresentazione ebbe un grande successo di pubblico e critica, la Gazzetta di Mantova, città italiana dove il pezzo debuttò in autunno, riportò alcuni stralci della stampa belga: «lo straordinario virtuosismo di questi attori che danzano il loro brano prima ancora di recitarlo, coinvolgendo tutto il corpo nell’espressione del testo, in una precisione di movimenti che non lascia tregua agli spettatori» (“L’Augellin belverde” di Gozzi nei giudizi della critica belga, in “Gazzetta di Mantova”, Mantova, 9 ottobre 1954). Dalla prefazione del direttore-regista Giovanni Poli: “il testo che noi presentiamo in questa pubblicazione è una riduzione teatrale ricca di tagli, di mutazioni, di costruzione scenica e della sceneggiatura dei canovacci. Vuole essere pertanto un Gozzi rivisto da un moderno con sensibilità moderna e cioè sentito come aperta polemica alle condizioni teatrali ancora imperanti in Italia, che determinano una situazione di equivoci estetici e di una crisi di pubblico.” Questa rappresentazione sarà uno dei cavalli di battaglia del teatro cafoscarino, proposto durante diverse tournée, anche a New York presso l’Institute for Advanced Studies in the Theatre Arts (IASTA nel 1962) (da “Il teatro di Ca’ Foscari”, Scannapieco Anna, 2006, p.77)

b. Qui il volumetto, terzo della collana del Teatro Universitario, è  aperto sull’appendice musicale a cura di Lino Tortani - gli strumenti impiegati in questi “intermezzi” sono: flauto, oboe, clarinetto, fagotto, corno, trombone, vibrafono, lastra di metallo, piatti sospesi, triangolo, tamburi, grancassa.

Immagini 1 e 2: Pieghevole Festival International du Theatre Universitaire, 22 - 29 luglio 1954 conservato in Archivio, Scatole lignee 39/6.
Immagini 3 e 4: L’Augellin belverde. Fiaba filosofica di Carlo Gozzi. Sceneggiatura dei canovacci e riduzione in due tempi di Giovanni Poli, Collana del teatro universitario (3) - Ca’ Foscari Venezia,  La Tipografica. Fondo Storico, BG (Misc B.6099).

8 - La Commedia degli Zanni: la rivisitazione della commedia dell’arte

La Commedia degli Zanni è stata presentata al Festival del Teatro Universitario organizzato dall'Università di Salonicco, in Grecia, il 29 aprile 1958. Diretta da Giovanni Poli, sarà riallestita più volte dal Teatro Universitario di Ca’ Foscari con recite in Italia e all’Estero ottenendo un grande successo. Si tratta di un'opera di Poli, costruita su canovacci degli studi di Pandolfi e Apollonio sulla Commedia dell’Arte in età rinascimentale dove si possono trovare un insieme di elementi come il decadentismo, rappresentazioni di personaggi iconici e danze della tradizione.

a. Qui il libretto della Collana con l’introduzione dello stesso Giovanni Poli che scrive: ”La Commedia degli Zanni più che una vera e propria commedia dell’arte, in quanto è assente l’improvvisazione, è costruita secondo un particolare modo di sentire le maschere del ‘500, rivissute e riproposte in rapporto alle esigenze di rinnovamento delle scene moderne: l’espressione scenica è trasfigurazione della realtà in astrazione della ‘parola detta’, del gesto e del colore-luce e pertanto in valori ritmico-musicali, esteticamente puri.” 

b. Presentata al Festival des Nations a Parigi nel 1960, questa commedia varrà a Giovanni Poli il premio come miglior regia. Insieme all’Augellin belverde sarà uno dei pezzi più rappresentati nelle tournée sia nazionali che internazionali. Nel libro "Dieci anni di un teatro Universitario" pubblicato nel 1959, con appendice fino al 1961, vi è anche una sezione dedicata alla critica estera, qui una porzione della rassegna stampa nord europea su “La Commedia degli Zanni” rappresentata a Stoccolma, Turku, Helsinki, Oslo, Grebbestad…

In memoria dei fasti del “più applaudito vessillo del teatro universitario veneziano” (Scannapieco, 2012, p.117), nel 2018 il teatro universitario cafoscarino in collaborazione con il teatro a l’Avogaria ha rimesso in scena a 60 anni dalla prima la Commedia degli Zanni riutilizzando scene e costumi storici nell’attuale sede del Teatro Santa Marta.

Immagine 1: La Commedia degli Zanni. Due tempi da documenti rinascimentali della commedia dell’arte a cura di Giovanni Poli.  Collana del teatro universitario (5) - Ca’ Foscari Venezia,  La Tipografica  - conservato nel Fondo Dorigo presso BAUM DORIGO H 0011.
Immagini 2 e 3: Dieci anni di un teatro Universitario. A c. di Giovanni Poli, custodito presso Fondo Storico (Misc A 1167).

9 - Tournée in Jugoslavia, 26 dicembre 1960

Nel periodo natalizio del 1960, “La commedia degli Zanni” fu portata in tournée a Zagabria. È qui esposta una lettera scritta da Giuseppe Busana, padre della studentessa Carla, che autorizza la figlia al viaggio con la compagnia del teatro universitario cafoscarino in Jugoslavia. Questo documento ci offre l’opportunità di ricordare che fino al 1975 in Italia la maggiore età veniva raggiunta a 21 anni: ecco perché una studentessa universitaria necessitava di una lettera di autorizzazione da parte di un genitore per un semplice viaggio all’estero.

Lettera di permesso di Carla Busana per viaggio in Jugoslavia, 26 dicembre 1960 di Archivio, Scatole lignee 19/2 Jugoslavia

10 - Teatro universitario Ca’ Foscari : Tournée ufficiale italiana nei paesi dell’America Latina, 15 luglio - 26 settembre 1962

Nel 1962 la Compagnia del Teatro Universitario di Ca’ Foscari affronta la tournée che li porta più lontano, ovvero nei paesi dell’America Latina quali Brasile, Uruguay ed Argentina. Qui presentano, citando le parole del gruppo stesso in una pagina di questo testo “un quadro del teatro italiano popolare: dalle Laude drammatiche del XIV, alla Commedia dell’arte, e quest’ultima dalle sue prime origini alla decadenza del Settecento, alla riforma goldoniana per finire con la moderna commedia dell'arte risorta nel mondo dei clown.” (p.12) In questa tournée le opere rappresentate saranno: Laudes Evangeliorum, La Commedia degli Zanni, L’Augellin Belverde, Le Massere, Tragedia e coro per dieci clown.

Al loro ritorno, viene pubblicato questo volume contenente un breve riassunto sulla storia del Teatro universitario di “Ca’ Foscari”, il programma generale, la compagnia e i riassunti, in lingua spagnola, delle opere messe in scena, il tutto corredato da immagini di repertorio e foto dei componenti della compagnia. Se il visitatore è curioso può sfogliare l’intero libriccino in Phaidra.

Libro custodito presso Fondo Storico BG (Misc B.6098)

11 - Lettera di Luigi Candida, 13 maggio 1972

Il rettore Luigi Candida si congratula con il direttore artistico del Teatro Universitario Renato Padoan per il successo che il teatro cafoscarino ha riscosso a New York nell’aprile del 1972 con la messa  in scena in lingua inglese della commedia “Bradisismo” di Franco Zardo, ex studente cafoscarino, tradotta da Brenda Balich.

Archivio, Varie, Teatro Universitario

 

  • Bellini, G. (1995). Miguel Angel Asturias e Venezia. Rassegna Iberistica 54.

  • Castellani, L. (2004). Giovanni Poli e il teatro di Carlo Gozzi tesi discussa a Ca’ Foscari Venezia.
  • Poli, G. (Ed.). (1959). Dieci anni di un teatro Universitario : cronaca degli avvenimenti scenici e delle ricerche estetiche del Teatro universitario di Ca’ Foscari. Emiliana editrice. 
  • Puppa, P. (2002). s.v. Teatro, teatri. In Storia di Venezia.
  • Regazzoni, S. (2018). Da Neruda, Asturias, Borges e Carpentier a Rigoberta Menchú: l’America Latina a Ca’ Foscari. In A. Cardinaletti, L. Cerasi, & P. Rigobon, Le lingue occidentali nei 150 anni di storia di Ca’ Foscari (p. Chapter_2087). Fondazione Università Ca’ Foscari. 
  • Scannapieco, A. (2006). Il teatro di Ca’ Foscari. Il poligrafo.
  • Scannapieco, A. (2012). Il teatro di Ca’ Foscari : breve storia per immagini. Università Ca’ Foscari.

 

 

 

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