ORCID e DOI 
Supporto ricerca SBA: identificativi unici per autori e pubblicazioni

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Le pubblicazioni scientifiche vengono diffuse essenzialmente attraverso internet. Con la continua espansione di internet, diventa difficile assicurare la reperibilità degli oggetti digitali. Spesso, il nome o la posizione di archiviazione di un oggetto digitale cambiano nel tempo e le informazioni non sono più raggiungibili.
Sono diventati perciò imprescindibili i PID (Persistent IDentifier) o i identificativi persistenti e univoci che servono a identificare in modo univoco e permanente gli articoli e i loro autori indipendentemente dalla posizione di archiviazione.
I PID, collegati a un insieme di metadati, consentono a diverse piattaforme di scambiare informazioni in modo coerente e inequivocabile e sono quindi fondamentali per costruire e mantenere collegamenti affidabili e sicure tra oggetti, persone, comunità e infrastrutture.
I PID sono essenzialmente di 2 tipologie:

  1. PID personali o author’s identifiers (ORCID)  che  identificano l’autore
  2. PID per oggetti (DOI) che identificano pubblicazioni, dati, software

Usare PID personali offre numerosi vantaggi:

  • individuare con certezza l’autore eliminando l’ambiguità in caso di nomi comuni
  • associare correttamente pubblicazioni e dati della ricerca al loro autore
  • ottimizzare la gestione delle proprie pubblicazioni rendendole più visibili e risparmiando tempo nell'estrazione dei dati e della propria bibliografia
  • migliorare la metrica delle pubblicazioni
  • ottemperare ad alcuni obblighi legati alla concessione di finanziamenti

ORCID

ORCID, acronimo che sta per Open Researcher and Contributor ID, è un codice di 16 cifre, universale, univoco e aperto che serve a identificare gli autori di pubblicazioni scientifiche. Si tratta di un codice non proprietario, sviluppato da una piattaforma non commerciale e non vincolata a uno specifico database, con lo scopo di costruire un registro di identificativi univoci dei ricercatori.
Collegando il proprio ORCID ID al repository istituzionale o a piattaforme come arXiv, Crossref, DataCite e Zenodo oppure ad altri author’s ID (ResearcherID di WOS o Scopus Author ID), si eviterà di inserire le stesse informazioni più volte in siti diversi perché queste piattaforme saranno aggiornate in modo automatico ogni volta che il profilo ORCID viene implementato.
Per saperne di più consultate le pagine:

Le pubblicazioni e i dati della ricerca devono essere citabili e recuperabili nel tempo.I PID consentono di attribuire a un articolo o a un set di dati un identificativo che è:

  • unico: il PID assegna all’oggetto digitale una specie di "codice fiscale" che riconduce solo a quel determinato oggetto
  • permanente: il PID resta valido anche se dovessero cambiare gli estremi della pagina web in cui viene ospitato, evitando il verificarsi dell’"errore 404"
  • (linkabile): il PID è spesso (ma non sempre) un indirizzo url che porta direttamente alla risorsa, senza doverla cercare nella pagina web in cui è ospitata.

DOI - Digital Object Identifier

Il DOI è il sistema PID più utilizzato per pubblicazioni, dati e software in tutte le discipline. Si tratta di un codice identificativo, basato sul sistema handle, che viene assegnato a un oggetto digitale (articolo, rivista, ebook, tesi di dottorato, database, dataset) e a cui sono collegati una serie di metadati, ossia informazioni bibliografiche come autore, titolo, editore, data di pubblicazione, relativi all'oggetto digitale a cui si riferisce.

I DOI sono assegnati da agenzie di registrazione come DataCite and Crossref coordinate dall’International DOI Foundation.

Altri identificativi unici per pubblicazioni

  • ISBN (International Standard Book Number) è un codice di 13 cifre che identifica a livello internazionale in modo univoco e duraturo la singola edizione di un libro a stampa o elettronico, assegnato per l'Italia dall'agenzia italiana ISBN.
  • ISSN (International Standard Serial Number) è un codice di 8 cifre che identifica un’edizione periodica a stampa o elettronica, assegnato dai centri nazionali ISSN coordinati dall'ISSN International Centre (per l'Italia l'attribuzione è gestita dal Centro italiano ISSN del CNR). L'ISSN è particolarmente utile per distinguere tra riviste con lo stesso titolo.

ISBN e ISSN sono anche definiti URN (Uniform Resource Name): sono identificativi unici e persistenti che, a differenza dell'URL, non permette l'identificazione della locazione della risorsa stessa, non sono linkabili (a differenza di ORCID e DOI).

Last update: 27/02/2024