STORIA DELLA CULTURA SVEDESE

Anno accademico
2018/2019 Programmi anni precedenti
Titolo corso in inglese
HISTORY OF SWEDISH CULTURE
Codice insegnamento
LT70AB (AF:233027 AR:158048)
Modalità
In presenza
Crediti formativi universitari
6
Livello laurea
Laurea
Settore scientifico disciplinare
L-LIN/15
Periodo
I Semestre
Anno corso
3
Spazio Moodle
Link allo spazio del corso
Storia della cultura svedese è offerta al secondo anno del Corso di Laurea Triennale in Lingue, Civiltà e Scienze del Linguaggio per gli studenti che hanno scelto Svedese come una delle due lingue principali, triennali, di studio, e in particolare per quelli, tra questi, che scelgono il curriculum politico-internazionale. Fa parte delle attività formative del tipo "caratterizzante" (B) o del tipo "affine/integrativa" (C), a seconda che Lingua svedese sia scelta come prima o come seconda lingua. Storia della cultura svedese non è inclusa negli altri due curricula presenti nel Corso di Laurea, Letterario-culturale e Linguistico-filologico-glottodidattico, ma come materia a scelta libera è consigliata a tutti gli studenti di svedese che vogliono approfondire le proprie conoscenze di scandinavistica.
Storia della cultura svedese tratta de “La costruzione del welfare state scandinavo nel Novecento e la posizione critica degli scrittori”. Fornisce le fondamentali conoscenze storiche, sociali e culturali necessarie per comprendere il tipo di “progetto moderno” che ne è alla base e le sue radici nella storia della cultura scandinava. Prende in esame opere di letteratura svedese, ma anche danese e norvegese, scritte tra gli anni Trenta e Ottanta del Novecento, al fine di analizzare la rappresentazione critica, tra luci e ombre, di questa esperienza storica, votata alla liberazione dell’individuo e alla sua partecipazione piena ai processi di emancipazione e formazione, ma che sfocia anche nell’alienazione e nell’omologazione, e in ciò che lo scrittore norvegese Dag Solstad chiama “la grande assenza”.
Il corso mira a promuovere la conoscenza approfondita del tema nella sua specifica variante svedese e scandinava, la capacità di contestualizzazione storico-letteraria e sociale dei testi esaminati, e la capacità di una loro analisi critica e formale.
Il corso si rivolge a studenti del curriculum politico-internazionale, che hanno già seguito il corso di Letteratura Svedese 1. Il corso è aperto, come scelta libera, anche a studenti di svedese degli altri curricula. La conoscenza della lingua svedese degli studenti avanzati permetterà loro di avvicinare i testi originali.
La costruzione del welfare state scandinavo nel Novecento e la posizione critica degli scrittori.

Da quali premesse culturali e storiche nasce il modello scandinavo di stato sociale e democratico? Come viene visto dagli osservatori internazionali già negli anni Trenta, il decennio dei totalitarismi e delle dittature?
Nel 1978 lo scrittore svedese P.O. Enquist legge retrospettivamente l’emancipazione degli ultimi, la classe operaia senza diritti a inizio Novecento, nel romanzo storico La partenza dei musicanti. Nonostante gli esiti duri e tragici del racconto, il messaggio è di speranza: “c’è sempre qualcosa di meglio della morte” (dai fratelli Grimm nella fiaba sui musicanti di Brema) o, tradotto in termini marxiani, i proletari non hanno nulla da perdere eccetto le loro catene. Già negli anni Quaranta, però, il poeta svedese Gunnar Ekelöf vede questa realtà come un incubo di omologazione, mentre lo scrittore proletario svedese Folke Fridell, con il romanzo Una settimana di peccato, denuncia il taylorismo che pure vige nella fabbriche della democratica Svezia.
Negli anni Settanta il modello comincia a mostrare segni di crisi. Gli scrittori svedesi Ivar Lo-Johansson e Astrid Lindgren criticano rispettivamente l’apatia nichilista e l’oppressione fiscale, pur sostenendo da sempre i presupposti dello stato sociale. Nello stesso decennio lo scrittore liberale danese Henrik Stangerup descrive una Copenaghen distopica, dominata dalla soffocante dittatura soft degli assistenti sociali. Negli anni Ottanta, infine, lo scrittore comunista norvegese Dag Solstad osserva “la grande assenza” dalla prospettiva del sobborgo funzionalista di Oslo, costruito in realtà con l’obiettivo di dare alti standard abitativi alla classe operaia norvegese.
1) Parte istituzionale:

Lineamenti di storia delle culture scandinave nella dispensa del docente caricata su Moodle:

file pdf “Dispensa storia Nord”: tutta, con particolare accento sullo sviluppo delle pratiche democratiche nel 1800 e 1900 (e i suoi antecedenti antichi)

Contestualizzazione dell’opera e della personalità degli autori esaminati all’interno della storia letteraria svedese e scandinava dal 1930 al 1980 circa attraverso le dispense a cura del docente caricata su Moodle:

file pdf “Storia letteratura Nord2_2018-19”

tutti i materiali caricati su Moodle connessi al corso

2) Opere studiate:

Per Olov Enquist 1978, La partenza dei musicanti, Milano, Iperborea, 1992 / Musikanternas uttåg, Stockholm, Norstedt, 2014

Henrik Stangerup 1973, L’uomo che voleva essere colpevole, Milano, Iperborea, 2017 / Manden der ville være skyldig, København, Lindhardt og Ringhof, 1990

Astrid Lindgren 1976, “Pomperipossa a Monismania” / “Pomperipossan i Monismanien, Expressen”, 10/03/1976

Dag Solstad, Tentativo di descrivere l’impenetrabile, Milano, Iperborea, 2007 / Forsøk på å beskrive det ugjennomtrengelige, Oslo, Oktober, 2001

Selezione di testi di Gunnar Ekelöf, Aksel Sandemose, Ivar Lo-Johansson.

A scelta, una delle seguenti due opere:

Folke Fridell 1948, Una settimana di peccato, Milano, Iperborea, 1990 / Syndfull skapelse, Stockholm, Litteraturfrämjandet, 1977

Carl-Henning Wijkmark 1978, La morte moderna, Milano, Iperborea, 2008 / Den moderna döden, Lund, Cavefors, 1978

3) Approfondimento critico

Paolo Borioni (a cura di), Welfare scandinavo. Storia e innovazione, Roma, Carocci, 2003, pp. 11-62 (i saggi di Paolo Borioni e Urban Lundberg & Klas Åmark)

Paolo Borioni, Svezia, Collana Storia dell’Europa nel XX secolo, Milano, Unicopli, 2005

Massimo Ciaravolo, “Postfazione”, in P.O. Enquist, Il viaggio di Lewi, Milano, Iperborea, pp. 563-574

Massimo Ciaravolo, “Postfazione”, in D. Solstad, Tentativo di descrivere l’impenetrabile, Milano, Iperborea, 2007, pp. 181-201

4) Programma aggiuntivo per i non frequentanti

Gli studenti non frequentanti prepareranno le opere e le letture indicate sopra. I romanzi di Fridell e Wijkmark non saranno uno a scelta, ma entrambi da portare all’esame. In aggiunta, gli studenti studieranno i libri in inglese che “scoprono” il modello svedese e scandinavo negli anni Trenta e lo raccontano al mondo:

Marquis William Childs, Sweden: The Middle Way, London, Faber and Faber, 1936

E.D. Simon, The Smaller Democracies, London, Victor Gollancz, 1938, pp. 5-13, 51-191

L’esame è un colloquio orale di circa 20 minuti, generalmente in italiano. Si discutono alcune delle opere trattate nel corso e le si riferisce ai loro significativi contesti letterari, culturali e sociali, e alle letture critiche in programma. Agli studenti di livello linguisticamente avanzato si può proporre di tradurre, contestualizzare e analizzare brevi brani dai testi originali.
Gli studenti non frequentanti devono essere preparati sul programma aggiuntivo descritto. Prima dell’esame devono presentarsi a ricevimento almeno una volta.
Il corso propone una didattica per lo più frontale, ma che si apre alla partecipazione volontaria degli studenti, ai quali sarà proposto di presentare in classe una delle opere incluse nel programma. Durante le lezioni si praticherà anche l’uso dei testi originali. La lingua di insegnamento è l’italiano, ma con la presenza dei testi originali in svedese, in danese e in norvegese.
Italiano
Per domande e chiarimenti scrivere a massimo.ciaravolo@unive.it. Si consiglia di venire a ricevimento previo appuntamento via e-mail. Gli studenti non frequentanti devono contattare il docente per discutere il programma e le letture aggiuntive.
orale

Questo insegnamento tratta argomenti connessi alla macroarea "Povertà e disuguaglianze" e concorre alla realizzazione dei relativi obiettivi ONU dell'Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile

Programma definitivo.
Data ultima modifica programma: 30/09/2018