STORIA DELLA CULTURA SVEDESE
- Anno accademico
- 2018/2019 Programmi anni precedenti
- Titolo corso in inglese
- HISTORY OF SWEDISH CULTURE
- Codice insegnamento
- LT70AB (AF:233027 AR:158048)
- Modalità
- In presenza
- Crediti formativi universitari
- 6
- Livello laurea
- Laurea
- Settore scientifico disciplinare
- L-LIN/15
- Periodo
- I Semestre
- Anno corso
- 3
- Spazio Moodle
- Link allo spazio del corso
Inquadramento dell'insegnamento nel percorso del corso di studio
Risultati di apprendimento attesi
Il corso mira a promuovere la conoscenza approfondita del tema nella sua specifica variante svedese e scandinava, la capacità di contestualizzazione storico-letteraria e sociale dei testi esaminati, e la capacità di una loro analisi critica e formale.
Prerequisiti
Contenuti
Da quali premesse culturali e storiche nasce il modello scandinavo di stato sociale e democratico? Come viene visto dagli osservatori internazionali già negli anni Trenta, il decennio dei totalitarismi e delle dittature?
Nel 1978 lo scrittore svedese P.O. Enquist legge retrospettivamente l’emancipazione degli ultimi, la classe operaia senza diritti a inizio Novecento, nel romanzo storico La partenza dei musicanti. Nonostante gli esiti duri e tragici del racconto, il messaggio è di speranza: “c’è sempre qualcosa di meglio della morte” (dai fratelli Grimm nella fiaba sui musicanti di Brema) o, tradotto in termini marxiani, i proletari non hanno nulla da perdere eccetto le loro catene. Già negli anni Quaranta, però, il poeta svedese Gunnar Ekelöf vede questa realtà come un incubo di omologazione, mentre lo scrittore proletario svedese Folke Fridell, con il romanzo Una settimana di peccato, denuncia il taylorismo che pure vige nella fabbriche della democratica Svezia.
Negli anni Settanta il modello comincia a mostrare segni di crisi. Gli scrittori svedesi Ivar Lo-Johansson e Astrid Lindgren criticano rispettivamente l’apatia nichilista e l’oppressione fiscale, pur sostenendo da sempre i presupposti dello stato sociale. Nello stesso decennio lo scrittore liberale danese Henrik Stangerup descrive una Copenaghen distopica, dominata dalla soffocante dittatura soft degli assistenti sociali. Negli anni Ottanta, infine, lo scrittore comunista norvegese Dag Solstad osserva “la grande assenza” dalla prospettiva del sobborgo funzionalista di Oslo, costruito in realtà con l’obiettivo di dare alti standard abitativi alla classe operaia norvegese.
Testi di riferimento
Lineamenti di storia delle culture scandinave nella dispensa del docente caricata su Moodle:
file pdf “Dispensa storia Nord”: tutta, con particolare accento sullo sviluppo delle pratiche democratiche nel 1800 e 1900 (e i suoi antecedenti antichi)
Contestualizzazione dell’opera e della personalità degli autori esaminati all’interno della storia letteraria svedese e scandinava dal 1930 al 1980 circa attraverso le dispense a cura del docente caricata su Moodle:
file pdf “Storia letteratura Nord2_2018-19”
tutti i materiali caricati su Moodle connessi al corso
2) Opere studiate:
Per Olov Enquist 1978, La partenza dei musicanti, Milano, Iperborea, 1992 / Musikanternas uttåg, Stockholm, Norstedt, 2014
Henrik Stangerup 1973, L’uomo che voleva essere colpevole, Milano, Iperborea, 2017 / Manden der ville være skyldig, København, Lindhardt og Ringhof, 1990
Astrid Lindgren 1976, “Pomperipossa a Monismania” / “Pomperipossan i Monismanien, Expressen”, 10/03/1976
Dag Solstad, Tentativo di descrivere l’impenetrabile, Milano, Iperborea, 2007 / Forsøk på å beskrive det ugjennomtrengelige, Oslo, Oktober, 2001
Selezione di testi di Gunnar Ekelöf, Aksel Sandemose, Ivar Lo-Johansson.
A scelta, una delle seguenti due opere:
Folke Fridell 1948, Una settimana di peccato, Milano, Iperborea, 1990 / Syndfull skapelse, Stockholm, Litteraturfrämjandet, 1977
Carl-Henning Wijkmark 1978, La morte moderna, Milano, Iperborea, 2008 / Den moderna döden, Lund, Cavefors, 1978
3) Approfondimento critico
Paolo Borioni (a cura di), Welfare scandinavo. Storia e innovazione, Roma, Carocci, 2003, pp. 11-62 (i saggi di Paolo Borioni e Urban Lundberg & Klas Åmark)
Paolo Borioni, Svezia, Collana Storia dell’Europa nel XX secolo, Milano, Unicopli, 2005
Massimo Ciaravolo, “Postfazione”, in P.O. Enquist, Il viaggio di Lewi, Milano, Iperborea, pp. 563-574
Massimo Ciaravolo, “Postfazione”, in D. Solstad, Tentativo di descrivere l’impenetrabile, Milano, Iperborea, 2007, pp. 181-201
4) Programma aggiuntivo per i non frequentanti
Gli studenti non frequentanti prepareranno le opere e le letture indicate sopra. I romanzi di Fridell e Wijkmark non saranno uno a scelta, ma entrambi da portare all’esame. In aggiunta, gli studenti studieranno i libri in inglese che “scoprono” il modello svedese e scandinavo negli anni Trenta e lo raccontano al mondo:
Marquis William Childs, Sweden: The Middle Way, London, Faber and Faber, 1936
E.D. Simon, The Smaller Democracies, London, Victor Gollancz, 1938, pp. 5-13, 51-191
Modalità di verifica dell'apprendimento
Gli studenti non frequentanti devono essere preparati sul programma aggiuntivo descritto. Prima dell’esame devono presentarsi a ricevimento almeno una volta.
Metodi didattici
Lingua di insegnamento
Altre informazioni
Modalità di esame
Obiettivi Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile
Questo insegnamento tratta argomenti connessi alla macroarea "Povertà e disuguaglianze" e concorre alla realizzazione dei relativi obiettivi ONU dell'Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile