FILOSOFIA DELLA COMUNICAZIONE

Anno accademico
2019/2020 Programmi anni precedenti
Titolo corso in inglese
PHILOSOPHY OF COMMUNICATION
Codice insegnamento
FT0518 (AF:315523 AR:168966)
Modalità
In presenza
Crediti formativi universitari
6
Livello laurea
Laurea
Settore scientifico disciplinare
M-FIL/05
Periodo
1° Periodo
Anno corso
1
Spazio Moodle
Link allo spazio del corso
L’insegnamento si inserisce tra le attività formative comuni del corso di laurea in Filosofia e ha lo scopo di fornire agli studenti gli strumenti di base per un approccio filosofico allo studio della comunicazione umana.
Che cos’è la comunicazione e a che cosa serve? Che cosa la rende possibile? Quali risorse cognitive vengono mobilitate nei nostri scambi comunicativi? Quali modelli teorici sono più adatti a rendere conto della complessità di questo fenomeno? Cosa può insegnarci la filosofia sulla comunicazione, e cosa può insegnarci lo studio della comunicazione sulle altre questioni filosofiche? L’insegnamento di Filosofia della Comunicazione affronta questi temi classici della filosofia occidentale considerandone gli sviluppi nel pensiero contemporaneo, in particolare nel campo della pragmatica della comunicazione. In questo modo, lo studente può acquisire un quadro storico e teorico, apprendere e padroneggiare strumenti concettuali e metodologici, e sviluppare la capacità di analizzare criticamente i dispositivi della comunicazione personale e sociale.
1. Conoscenza e comprensione:
- Padroneggiare la terminologia in uso nella pragmatica della comunicazione e nelle discipline coinvolte.
- Conoscere i tratti fondamentali che caratterizzano il fenomeno della comunicazione umana e gli aspetti di esso che risultano più difficili da spiegare.
- Conoscere i fenomeni linguistici, cognitivi e sociali rilevanti ai fini di una comprensione dei fenomeni comunicativi.
- Conoscere i diversi modelli teorici presenti nel dibattito contemporaneo sulla comunicazione.
- Comprendere, in particolare, il fenomeno della comunicazione implicita nelle sue diverse forme e nei suoi risvolti problematici sia dal punto di vista teorico sia dal punto di vista etico e deontologico.

2. Capacità di applicare conoscenza e comprensione:
- Essere in grado di utilizzare correttamente la terminologia acquisita per descrivere e analizzare i fenomeni studiati e per discutere i diversi modelli proposti.
- Saper riconoscere e spiegare i principali fenomeni pragmatici.
- In particolare, saper riconoscere e spiegare la presenza di contenuti impliciti.

3. Capacità di giudizio:
- Saper valutare i pro e i contro delle diverse strategie comunicative a disposizione dei parlanti, tenendo conto sia della loro efficienza sia delle loro implicazioni etiche e relazionali.
- Saper discutere in modo argomentato le diverse proposte teoriche avanzate dagli autori studiati.
Il corso non presenta prerequisiti specialistici ma richiede una solida cultura generale, un’ottima padronanza della lingua, una buona attitudine al ragionamento e all'argomentazione razionale.
1. Codificare e decodificare:
- Il significato linguistico
- Comunicazione, interpretazione e traduzione
- Il modello del codice

2. Dire e voler dire:
- Il significato del parlante
- Razionalità e cooperatività
- Le massime conversazionali

3. Non dire e lasciar intendere:
- Che cos'è l'implicito?
- Le implicature conversazionali
- Il modello inferenziale

4. Comunicazione e cognizione:
- La teoria della pertinenza
- Il contesto cognitivo

5. Comunicare in background:
- Le presupposizioni tra semantica e pragmatica
- Assunzioni di sfondo e punteggio conversazionale
- P. Grice, “Logica e conversazione”, in A. Iacona e E. Paganini (a cura di), Filosofia del linguaggio, R. Cortina, Milano 2003, pp. 224-244.
- R.C. Stalnaker, “Presupposizioni”, in M. Sbisà (a cura di), Gli atti linguistici. Aspetti e problemi di filosofia del linguaggio, Feltrinelli, Milano, pp. 240-251.
- D. Lewis, “Scorekeeping in a Language Game”, 1979 (presente in varie antologie; verrà fornita una traduzione parziale).
- D. Sperber e D. Wilson, La pertinenza, Anabasi, Milano, 1993, solo le seguenti pagine: pp. 11-31 e 64-87.
- W. Lycan, "Filosofia del linguaggio. Un’introduzione contemporanea", R. Cortina, Milano 2002, solo il cap. 13: “Le relazioni d’implicazione”, pp. 234-254.

Gli studenti non frequentanti integreranno il programma con lo studio del seguente manuale:
- C. Bianchi, "Pragmatica del linguaggio", Laterza 2003.
Esame scritto. Questionario con domande a risposta aperta sui contenuti dell'insegnamento e sui testi in programma.
Lezioni frontali.
Uso di power point.
Analisi dei testi e delle strutture argomentative.
Interventi e domande da parte degli studenti sono molto incoraggiati.
Italiano
scritto
Programma definitivo.
Data ultima modifica programma: 22/09/2019