FILOLOGIA CINEMATOGRAFICA SP.

Anno accademico
2019/2020 Programmi anni precedenti
Titolo corso in inglese
CINEMATOGRAPHIC PHILOLOGY
Codice insegnamento
FM0080 (AF:318555 AR:168148)
Modalità
In presenza
Crediti formativi universitari
6
Livello laurea
Laurea magistrale (DM270)
Settore scientifico disciplinare
L-ART/06
Periodo
2° Periodo
Anno corso
1
Spazio Moodle
Link allo spazio del corso
Il corso ricade tra gli insegnamenti affini e integrativi dei curriculum contemporaneo della Laurea Magistrale in “Storia delle arti e conservazione dei beni artistici” e intende offrire agli studenti approfondimenti critico-teorici relativi al rapporto tra il cinema, l’estetica e le culture visuali. Obiettivi del corso sono: preparare lo studente a problematizzare il proprio rapporto con oggetti di studio e di consumo quotidiano come film e prodotti audiovisivi, secondo un approccio visuale e culturale consapevole degli ambiti di discussione nella letteratura di settore; consentire allo studente di interrogarsi sui paradigmi e sui costrutti culturali che sottintendono concetti come “film”, “oggetto artistico”, “scrittura per immagini”, “visuale”, ecc…
1. Conoscenza e comprensione: Comprendere e analizzare i testi critici e teorici che si occupano di cinema.
2. Capacità di applicare conoscenza e comprensione: Saper scrivere un saggio critico o una presentazione in power-point applicando contenuti di volumi e delle lezioni.
3. Capacità di giudizio: Capacità di avanzare interpretazioni personali che siano consapevoli della letteratura critico-teorica di riferimento; Approccio critico alla valutazione estetica, culturale e storica di artefatti audiovisivi
4. Abilità comunicative: Saper partecipare a discussioni di gruppo sui temi del corso; Sapere comunicare le specificità della riflessione teorica e storica, impiegando un vocabolario appropriato, in sede di esame o durante le ore di lezione; Sapere interagire con i propri colleghi e con il docente, in modo critico e collaborativo, in aula e attraverso le piattaforme elettroniche e virtuali.
5. Capacità di apprendimento: Saper prendere appunti e condividerli in forma collaborativa; Saper consultare criticamente i testi di riferimento e la bibliografia in essi contenuta.
È preferibile aver sostenuto o durante il corso di laurea triennale o durante la magistrale corsi di teoria del cinema o arti visive, performative, letterarie.
Grazie alla diffusione di dispositivi tecnologici sempre più efficaci e «user-friendly», la scrittura saggistica per immagini – il cosiddetto video-essay – sta diventando una pratica comune e frequentata, segnalandosi come una delle modalità espressive più interessanti della cosiddetta cultura visuale. Essa ha in realtà una sua lunga storia che si intreccia con quella del cinema tout-court e riguarda questioni teoriche ancora attuali: si possono esprimere concetti astratti ed elaborare argomentazioni complesse attraverso le immagini? queste ultime vivono di vita propria e producono a loro volta un pensiero? è possibile implicare lo spettatore in un processo dialettico tramite la materia (apparentemente) inanimata del film? è possibile produrre saperi filosofici, storici, sociologici, antropologici, ecc… usando le tecniche del montaggio cinematografico?
Il corso intende rispondere (affermativamente) a queste domande ripercorrendo l’avventura del film-saggio dalle prime elaborazioni in ambiente avanguardistico (Vertov, Vigo, Richter, Ruttmann) fino alle pratiche più recenti di video-essay, soffermando però l’attenzione in modo particolare sul secondo dopoguerra quando grazie da una parte alle teorie di pensatori come Astruc, Bazin e più tardi Deleuze e dall’altra agli esperimenti di cineasti come Resnais, Godard, Varda, Marker, Pasolini, l’essay-film ha raggiunto la sua piena maturazione, definendo canoni, tecniche espressive e territori del proprio agire. Valorizzando un approccio di tipo seminariale (vedi sezione “metodi didattici”), si cercheranno infine evidenze del film-saggio nel panorama contemporaneo, recuperando esperienze che provengono sia dal milieu artistico delle biennali e delle esposizioni sia dagli ecosistemi mediali in cui gli spettatori sono quotidianamente calati.
Per la preparazione dell’esame è necessario studiare una miscellanea di testi discussi a lezione e messi a disposizione dal docente sulla piattaforma moodle, con articoli e brani tratti da scritti di Astruc, Richter, Bazin, Godard, Youngblood, Resnais, Aprà, Bellour, Rascaroli, Corrigan, ecc…

In più si richiede la conoscenza di un volume a scelta tra:
Marco Bertozzi, "Recycled cinema. Immagini perdute, visioni ritrovate", Venezia, Marsilio 2013.
Chiara Grizzaffi, "I film attraverso i film. Dal «testo introvabile» ai «video essay»", Milano/Udine, Mimesis 2018.

Nota bene: Per gli studenti non frequentanti è richiesta la conoscenza di entrambi i volumi.

È parte integrante del programma la visione di almeno otto film tra i seguenti titoli:

L’uomo con la macchina da presa di Dziga Vertov, URSS, 1929
Regen di Joris Ivens, Olanda, 1929
À propos de Nice di Jean Vigo, Francia, 1930
Nuit et Brouillard di Alain Resnais, Francia, 1956
Lettre de Sibérie, Chris Marker, Francia, 1957
Appunti per un’Orestiade africana di Pier Paolo Pasolini, Italia, 1970
La région centrale di Michael Snow, Canada, 1971
Reminiscences of a Journey to Lithuania di Jonas Mekas, UK/RFG, 1972
F for Fake di Orson Welles, Francia/Iran/Germania dell’Ovest, 1973
Sans soleil di Chris Marker, Francia, 1983
Images of the World and the Inscription of War di Harun Farocki, Germania, 1988
Histoire(s) du Cinéma di Jean-Luc Godard, Francia, 1989-1998 (Capitolo 1)
Les glaneurs et la glaneuse di Agnes Varda, Francia, 2000
Grizzly Man di Werner Herzog, Usa, 2005

Ulteriori suggerimenti per approfondimenti bibliografici e filmografici si troveranno tra i documenti caricati sulla piattaforma moodle.

La verifica dell’apprendimento avviene attraverso colloquio orale, ma prevede, prima della data di appello, l’elaborazione di un materiale di approfondimento. Ogni studente, sia frequentante, sia non frequentante, dovrà infatti individuare, in accordo con il docente, un artista contemporaneo che realizza film-essay e preparare una presentazione critica del suo lavoro secondo due possibili modalità: o una presentazione in classe tramite powerpoint nel corso dell’ultima settimana di lezione (sono incoraggiati lavori di gruppo); o l’elaborazione di un paper da consegnare almeno una settimana prima del giorno dell’esame. L’approfondimento analitico (svolto in classe o per iscritto) costituirà uno degli argomenti di discussione del colloquio orale, durante il quale si verificherà anche la conoscenza dei contenuti delle dispense, del volume a scelta (entrambi per i non frequentanti) e della filmografia indicata nel programma.
Le lezioni saranno sia di tipo frontale, sia di tipo seminariale e prevedono il coinvolgimento degli studenti in discussioni comuni sia sugli argomenti approfonditi dai testi di esame, sia su sequenze e brani esemplari tratti dalla filmografia consigliata. Una delle ultime lezioni del corso sarà dedicata alla presentazione e alla discussione in classe dei materiali di ricerca preparati dagli studenti. Compatibilmente con le difficoltà logistiche del caso, si cercherà di organizzare, durante il corso, delle “lectures” sui temi del corso coinvolgendo docenti provenienti da altre istituzioni universitarie. 
Italiano
scritto e orale
Programma definitivo.
Data ultima modifica programma: 27/04/2019