CINEMA E FOTOGRAFIA I

Anno accademico
2019/2020 Programmi anni precedenti
Titolo corso in inglese
CINEMA AND PHOTOGRAPHY - I
Codice insegnamento
EM3F25 (AF:318887 AR:166778)
Modalità
In presenza
Crediti formativi universitari
6 su 12 di CINEMA E FOTOGRAFIA
Livello laurea
Laurea magistrale (DM270)
Settore scientifico disciplinare
L-ART/06
Periodo
4° Periodo
Anno corso
1
Spazio Moodle
Link allo spazio del corso
Il corso si inserisce tra gli insegnamenti storico-artistici caratterizzanti la Laurea magistrale in Economia e Gestione delle Arti e delle attività culturali (EGArt). Si propone pertanto di fornire agli studenti la conoscenza delle principali linee di sviluppo (storico, teorico, estetico, sociale, tecnico) della fotografia in un confronto costante con le arti visive e la teoria delle immagini contemporanee. Particolare attenzione verrà data agli archivi o collezioni di immagini che, nel corso del XX-XXI secolo, sono stati organizzati in forma di album e atlanti come dispositivi visivi di conoscenza, tra storia, estetica e politica.
Ottima conoscenza dello statuto e della teoria delle immagini in età contemporanea e dell’imprescindibile rapporto tra la fotografia e gli altri linguaggi visivi. Ci si aspetta che gli studenti apprendano adeguate competenze teoriche attraverso una metodologia, che, anche in previsione delle loro future necessità professionali, prende le mosse da una attenta lettura interpretativa di testi e immagini. Ciò li aiuterà nella comprensione della materia di studio e nella formazione di un proprio pensiero e giudizio critico. Allo scopo di esercitare adeguate competenze espressivo-comunicative ed acquisire specifiche capacità linguistiche, gli studenti verranno incoraggiati a partecipare attivamente con domande e commenti alle lezioni, in un costante confronto con la docente e i compagni di corso.
Buona conoscenza della storia dell’arte contemporanea, così come dei maggiori avvenimenti storici e dei principali movimenti di pensiero tra XIX e XXI secolo.
Il corso tratterà la relazione tra la fotografia e gli altri linguaggi visivi, i nuovi media e la società contemporanea; il rapporto tra la volontà documentaristica e la sperimentazione artistica fotografica; i cambiamenti avvenuti nella elaborazione, diffusione e ricezione della fotografia con la svolta digitale; i metodi e i significati del raccogliere, archiviare ed esporre fotografie. Più nello specifico, prenderà in esame due particolari dispositivi di raccolta, montaggio e messa in scena (display) di immagini: l’album e l’atlante. Con il diffondersi dell’uso della fotografia nel processo di stampa, a fine Ottocento gli atlanti e gli album rivolti alla sistematizzazione e visualizzazione del sapere si sono progressivamente moltiplicati, allargandosi a diversi campi del sapere (oltre a geografia e astronomia, anche anatomia, fisiognomica, mineralogia, botanica, archeologia, etnografia...). A partire dagli anni Venti-Trenta del Novecento, l’efficacia del montaggio di immagini come dispositivo culturale dialettico in grado di “far vedere” e di riattivare la memoria artistico-culturale, insieme a quella storico-politica, cominciò a farsi strada tra pensatori e artisti per poi consolidarsi ulteriormente tra XX e XXI secolo, anche nell’evoluzione dalla fotografia analogica a quella digitale. Ma come sostiene Georges Didi-Huberman, l’atlante e l’album sono due forme visive ben distinte, di cui l’“Atlante Mnemosyne” di Aby Warburg e il “Museo immaginario” di André Malraux rappresentano i primi termini di paragone. Partendo da questi due esempi, il corso analizzerà la fortuna e i risvolti estetici, epistemologici, tecnici e politici che l’atlante e l’album hanno nella produzione fotografica e nella pratica artistica contemporanee.
1. Per acquisire le conoscenze teoriche necessarie:

• Cristina Baldacci, “Archivi impossibili. Un’ossessione dell’arte contemporanea”, Johan and Levi, Monza 2016 [in particolare: ‘Introduzione’, pp. 7-13; cap. 1, pp. 17-39; cap. III, pp. 97-133].
• Claudio Marra, “Fotografia e arti visive”, Carocci, Roma 2014.
• Andrea Pinotti e Antonio Somaini, “Cultura visuale. Immagini, sguardi, media, dispositivi”, Einaudi, Torino 2016 [in particolare: cap. 2, pp. 66-106; cap. 4, pp. 137-192].

2. Per approfondire gli argomenti trattati durante il corso:

• Cristina Baldacci, ‘Tracciare la vita: il diario come forma d’arte/Tracing Life: The Diary as an Art Form’, in “Diari tra diari/Diaries among Diaries”, a cura di M. Morganti, E. Volpato, Viaindustriae Publishing, Foligno 2019, pp. 91-113 (disponibile su Moodle).
• Georges Didi-Huberman, “Atlas: How to Carry the World on One’s Back?”, catalogo mostra, Museo Reina Sofia/Tf. Editores, Madrid 2010 [in particolare: ‘ATLAS: Carrying the Entire World of Sufferings’, cap. 2, pp. 60-117] (disponibile su Moodle).
• Georges Didi-Huberman, ‘The Album of Images According to André Malraux’, in “Journal of Visual Culture”, 14, 1 (2015), pp. 3-20 (disponibile su Moodle).
• Georges Didi-Huberman e Arno Gisinger, ‘New Ghost Stories’, in “Palais”, 19 (febbraio 2014), pp. 193-219 (disponibile su Moodle).
• Rosalind Krauss, ‘Reinventare il medium’, in “Reinventare il medium. Cinque saggi sull’arte d’oggi”, trad. it. E. Grazioli, Bruno Mondadori, Milano 2005, pp. 48-69 (disponibile su Moodle).

NB: I testi in inglese verranno espressamente spiegati in classe per facilitarne la comprensione e l’apprendimento. Il programma completo delle lezioni verrà presentato e reso disponibile all’inizio del corso.

Gli studenti non frequentanti porteranno, in aggiunta al programma sopra indicato, uno dei seguenti testi a scelta:

• Walter Benjamin, “Aura e choc. Saggi sulla teoria dei media”, a cura di A. Somaini e A. Pinotti, Einaudi, Torino 2012.
• Giuliana Bruno, “Atlante delle emozioni. In viaggio tra arte, architettura e cinema”, trad. it. M. Nadotti, Johan and Levi, Monza 2015 (ed. or. 2002) [precedentemente pubblicato da Bruno Mondadori, Milano, 2006/2012].
• Georges Didi-Huberman, “Quando le immagini prendono posizione. L’occhio della storia 1”, a cura di F. Agnellini, Mimesis, Milano-Udine 2018.
• Elio Grazioli, La collezione come forma d’arte, Johan and Levi, Monza 2012.
• Rosalind Krauss, Teoria e storia della fotografia, trad. it. E. Grazioli, Bruno Mondadori, Milano 1996 (ed. or. 1990).

NB: Si consiglia di contattare la docente nel caso di richieste specifiche o particolari esigenze linguistiche per concordare un testo a scelta diverso dalla bibliografia sopra indicata.
L’esame prevede unicamente una prova orale, per studenti frequentanti e non frequentanti, con domande relative alla bibliografia sopra indicata e agli argomenti trattati durante il corso. Oltre ad accertarsi della comprensione delle principali linee teoriche affrontate durante il corso, verrà anche chiesto il riconoscimento di fotografie e altre immagini trattate a lezione, o presenti nei testi di riferimento, e valutata la capacità dello studente di elaborare un pensiero critico autonomo e di creare paralleli tra gli argomenti.
Per facilitare l’apprendimento, durante le lezioni si effettuerà la lettura interpretativa di testi teorici e immagini come esercizi di metodo. I testi teorici trattati dalla docente, così come una selezione delle immagini proiettate in aula tramite slides, verranno messi a disposizione degli studenti durante il corso sulla piattaforma online Moodle (per motivi di copyright sia le immagini, sia i testi non potranno essere resi disponibili in altro modo). Eventuali visite a mostre ed incontri con altri docenti o esperti della materia saranno parte integrante del corso. Maggiori informazioni a riguardo verranno date a lezione.
Italiano
La frequenza al corso è consigliata a tutti gli studenti ed è obbligatoria per chi intende richiedere una tesi in Storia della fotografia, specialmente in relazione all’arte, alla cultura e alla produzione visiva contemporanee. Gli studenti che salteranno oltre il 30% delle lezioni saranno considerati non frequentanti e, di conseguenza, in preparazione dell’esame dovranno portare il libro in più tra quelli a scelta.
orale

Questo insegnamento tratta argomenti connessi alla macroarea "Povertà e disuguaglianze" e concorre alla realizzazione dei relativi obiettivi ONU dell'Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile

Programma definitivo.
Data ultima modifica programma: 27/08/2019