STORIA DELLA LINGUA ITALIANA SP.

Anno accademico
2020/2021 Programmi anni precedenti
Titolo corso in inglese
HISTORY OF THE ITALIAN LANGUAGE
Codice insegnamento
FM0192 (AF:334481 AR:175394)
Modalità
In presenza
Crediti formativi universitari
6
Livello laurea
Laurea magistrale (DM270)
Settore scientifico disciplinare
L-FIL-LET/12
Periodo
II Semestre
Spazio Moodle
Link allo spazio del corso
L'insegnamento è una delle attività caratterizzanti del corso di laurea magistrale in Filologia e letteratura italiana.
L'obiettivo dell'insegnamento è fornire competenze avanzate nell'analisi linguistica di testi scritti, antichi e moderni, e nella loro contestualizzazione storico-culturale. Il raggiungimento dell'obiettivo consentirà agli studenti di applicare in autonomia le metodologie e la strumentazione proprie della linguistica storica, dell'analisi del discorso e della stilistica a testi del passato e contemporanei, letterari e non letterari.
1. Conoscenza e comprensione:
1.1 Conoscenza delle idee linguistiche di Dante, delle fasi della loro maturazione e dei testi in cui sono esposte.
1.2 Comprensione della novità del pensiero linguistico dantesco nel contesto coevo e del suo debito nei confronti delle tradizioni biblica, classica e medievale.
1.3 Conoscenza della fortuna delle idee linguistiche dantesche nella questione della lingua italiana, dal Cinquecento all'Ottocento.
2. Capacità di applicare conoscenza e comprensione:
2.1 Capacità di distinguere tra le varie fasi di elaborazione delle idee linguistiche di Dante, relativamente sia alle teorie sul linguaggio, la sua natura e la sua origine, sia al rapporto tra il latino e il volgare e alla legittimazione di quest'ultimo in letteratura.
2.2 Capacità di riconoscere le principali fonti del pensiero linguistico dantesco e di spiegare come Dante le riusa nelle proprie opere.
3. Capacità di giudizio:
3.1 Capacità di valutare criticamente l'originalità delle idee linguistiche dantesche nel contesto bassomedievale.
3.2 Capacità di interpretare correttamente la terminologia linguistica dantesca alla luce delle proprie conoscenze di linguistica e storia della lingua italiana.
4. Abilità comunicative:
4.1 Abilità di comunicare con un linguaggio tecnico appropriato le caratteristiche e l'evoluzione del pensiero linguistico dantesco.
5. Capacità di apprendimento:
5.1 Saper studiare criticamente i testi di riferimento, gerarchizzando le informazioni e istituendo collegamenti fra le varie nozioni.
Conoscenza delle nozioni fondamentali della Storia della lingua e della letteratura italiane, acquisita attraverso gli insegnamenti di base di ambito linguistico e letterario del triennio del corso di laurea in Lettere.
Aver raggiunto gli obiettivi formativi di Storia della lingua italiana I e II (o di Linguistica italiana I e II) e Letteratura italiana I (il Medioevo).
Titolo del corso: Linguistica dantesca
La riflessione sulla lingua costituisce un aspetto centrale del pensiero e della poetica di Dante, dalla Vita nuova fino alla Commedia. L'opera in cui Dante espone le proprie idee linguistiche in maniera organica e sistematica è il De vulgari eloquentia, "gioiello teorico, paragonabile per eccezionalità al 'miracolo' della Commedia" (Tavoni), ma di grande importanza sono anche le riflessioni sulla lingua contenute nella Vita nuova, nel Convivio e, soprattutto, i riflessi di tali idee - non senza ripensamenti, anche radicali - nelle tre cantiche del poema.
Nel corso delle lezioni, dopo aver sottolineato l'importanza della "filosofia del linguaggio" dantesca (D'Ovidio), sia nel contesto coevo al Poeta, sia per l'influenza sulla questione della lingua dal primo Cinquecento al secondo Ottocento, si leggerà e commenterà una selezione di passi della Vita nuova, del Convivio e, soprattutto, del De Vulgari Eloquentia e della Commedia, allo scopo di mettere in luce gli elementi di continuità e di evoluzione nel pensiero linguistico di Dante. In particolare, l'analisi si concentrerà sulle due principali linee di sviluppo della riflessione linguistica dantesca, ossia da un lato la teoria sulla natura e l'origine del linguaggio (da Adamo a Babele fino alla frammentazione linguistica dell'Italia medievale), dall'altro l'inquadramento del rapporto tra il latino e il volgare e la difesa della legittimità letteraria di quest'ultimo, nonché la concezione - centrale e del tutto inedita - di un "vulgare Latium" comune a tutta la Penisola.
1. Dante, De vulgari eloquentia, a cura di Mirko Tavoni, Milano, Mondadori, 2017.
2. Riccardo Tesi, La lingua della grazia. Indagini sul "De vulgari eloquentia", Padova, Esedra, 2016.
3. Massimiliano Corrado, Dante e la questione della lingua di Adamo. De vulgari eloquentia, I 4-7; Paradiso XXVI 124-38, Roma, Salerno ed., 2010.

Alla preparazione andranno aggiunti gli appunti presi a lezione e i testi (dal Convivio e dalla Commedia) e gli articoli commentati. Le letture verranno rese disponibili sulla piattaforma Moodle.
La verifica dell’apprendimento avviene attraverso una prova orale di 20-30 minuti. Nel corso della prova lo studente deve dimostrare di conoscere gli argomenti trattati a lezione e di saperli integrare con le nozioni contenute nei testi di riferimento.
Corso frontale che si avvale anche di materiali resi disponibili sulla piattaforma di e-learning di Ateneo moodle.unive.it. Benché il corso non abbia struttura seminariale, gli interventi degli studenti a lezione saranno sollecitati di frequente, secondo una concezione il più possibile dinamica e interattiva della didattica.
Italiano
Gli studenti non frequentanti dovranno concordare un programma alternativo con il docente.
orale
Programma definitivo.
Data ultima modifica programma: 18/12/2020