ANTROPOLOGIA CULTURALE SP.

Anno accademico
2021/2022 Programmi anni precedenti
Titolo corso in inglese
CULTURAL ANTHROPOLOGY
Codice insegnamento
FM0003 (AF:353571 AR:187982)
Modalità
In presenza
Crediti formativi universitari
6
Livello laurea
Laurea magistrale (DM270)
Settore scientifico disciplinare
M-DEA/01
Periodo
II Semestre
Sede
VENEZIA
Spazio Moodle
Link allo spazio del corso
Il corso ricade tra le attività formative obbligatorie del corso di laurea in ACEL ed è facoltativo per i corsi di studio: Scienze filosofiche, Storia dal medioevo all'età contemporanea, Storia delle arti e conservazione dei beni artistici. Il corso ha l'obiettivo di introdurre gli studenti ai dibattiti sulla parentela nell'Antropologia culturale. Lo studio della parentela è stato al centro dello sviluppo dell'Antropologia culturale e si potrebbe dire che la sua ridefinizione continua ad accompagnare le svolte teoriche e metodologiche più significative della disciplina. Il corso propone una revisione critica degli approcci principali che hanno caratterizzato lo studio della parentela dal periodo evoluzionista fino ai nostri giorni. Le tappe scelte includono: la terminologia della parentela nell'evoluzionismo sociale; la parentela quale principio organizzativo sociale e politico del funzionalismo strutturale; le forme elementari della parentela dello strutturalismo levistraussiano; la critica post-strutturalista di Pierre Bourdieu; la critica dell'approccio culturale e simbolico di David Schneider; la parentela intesa nella più ampia nozione di relazionalità (Jane Carsten). La nozione di relazionalità sposta l'attenzione sulla costruzione della parentela (performative kinship) attraverso pratiche quotidiane. Che cos'è la parentela? In che maniera è stata spiegata l'articolazione tra gli aspetti "naturali" e "sociali" della parentela? Che cosa vuol dire relazionarsi? Qual è il ruolo della convivialità, della co- residenza, e della condivisione di cibo, la vicinanza e la lontananza nei legami di parentela? Questa recente prospettiva critica nasce da una rilettura di come i dati naturali e biologici sono interdipendenti dalla costruzione sociale della parentela. In riferimento a specifici casi etnografici, il corso si propone di spiegare l'efficacia della relazionalità in termini di "appartenenza intersoggettiva" (Stasch 2007:128, Sahlins 2011).

Obiettivo formativo dell'insegnamento è quello di fornire conoscenze relative:
1. all'apprendimento dei temi e dibattiti principali nell'antropologia della parentela (svolte teoriche principali, nuovi approcci)
2. all'acquisizione di una capacità critica nell'esporre i limiti di alcuni approcci facendoli dialogare con altri
3. all'acquisizione di una capacità di sintesi a esprimere approcci teorici complessi
La frequenza e la partecipazione attiva alle attività formative proposte dal corso (lezioni frontali, presentazioni in classe, relazione scritta) insieme allo studio individuale del materiale d'esame obbligatorio consentiranno a studenti/studentesse di:

1. Conoscenza e comprensione
- conoscere i temi e i dibattiti principali nell'antropologia della parentela
- conoscere approcci teorici recenti applicati a realtà attuali (sfide delle nuove tecnologie di riproduzione)
- conoscere le principali correnti teoriche che hanno caratterizzato la storia del pensiero antropologico
2. Capacità di applicare conoscenza e comprensione
- interpretare un caso di studio nell'ambito di determinati approcci teorici
- applicare nozioni teoriche a casi di studio da una prospettiva comparativa
3. capacità di giudizio
- saper formulare ed esprimere idee complesse facendo dialogare prospettive teoriche e metodologiche diverse
- sviluppare un approccio critico alla letteratura (identificare contributi e limiti)
4. Abilità comunicative
- saper riassumere e presentare idee complesse oralmente (presentazione in classe) e in forma scritta (relazione finale)
- sviluppare capacità di sintesi e linguaggio specialistico (terminologia e espressione formale sia orale che scritta)
5. Capacità di apprendimento
- conoscenza specializzata nel strutturare un saggio scientifico
- capacità di sviluppare autonomia nell'interpretazione dei dati
Conoscenza delle nozioni base di Antropologia culturale e soprattutto conoscenza base delle nozioni e temi degli studi postcoloniali da una prospettiva antropologica.
Gli studenti che non hanno una formazione antropologica sono consigliati di leggere il seguente volume introduttivo all'argomento: Melillo, M. La critica postcoloniale. Decolonizzazione, capitalismo e cosmopolitanismo nei postcolonial studies, Meltemi, Roma 2005.
Il corso "La logica del riconoscimento: sintesi culturali e tattiche di resistenza al colonialismo" analizza la dinamica delle relazioni interculturali post e neocoloniali tra le popolazioni indigene e lo Stato (con particolare attenzione all'Australia) attraverso lo studio etnografico di sintesi culturali e tattiche di resistenza nell'ambito della missionizzazione, dell'educazione biculturale, del riconoscimento legale, politico e morale dei diritti indigeni, e del mercato dell'arte indigena a livello nazionale e internazionale.

PROGRAMMA
FREQUENTANTI
1) LISTA DI LETTURE OBBLIGATORIE, si veda di seguito, materiali di studio
disponibili in MOODLE
2) DUE ARTICOLI a scelta dai volumi di saggi indicati con un asterisco in "Testi di
riferimento" (si veda di seguito)
NON FREQUENTANTI
1) LISTA DI LETTURE OBBLIGATORIE, si veda di seguito, materiali di studio
disponibili in MOODLE
2) UNA monografia a scelta dalla lista indicata in "Testi di riferimento"

Il corso non è valido per conseguire i 6 cfu in M-DEA/01 per l'insegnamento

LETTURE OBBLIGATORIE

Mellino, M. 2005 La teoria postcoloniale come ricerca culturale (cap II), in La critica postcoloniale. Decolonizzazione, capitalismo e cosmopolitanismo nei postcolonial studies, Meltemi, Roma, pp. 113-150.
Clifford, J. 1999 Culture in viaggio (cap I), in Strade. Viaggio e traduzione alla fine del secolo XIX, Bollati e Boringhieri, Torino, pp.25-53.
Dirks, N. 2002 Le inquietudini del postcolonialismo. Storia, antropologia e critica postcoloniale, in Colonialismo, Annuario di Antropologia (a cura di U. Fabietti), 2, 2, Meltemi, Roma, pp. 16-46.
Fabietti, U. Culture e riconoscimento, in Lo spazio sociale della ragione. Da Hegel in avanti, (a cura di) Ruggiu, L. e I. Testa, in stampa (manoscritto cortesia del Prof. Fabietti)
Leiris, M. 2005 [1951] L’etnografo di fronte al colonialismo, in L’occhio dell’etnografo, razza e civiltà e altri scritti 1929-1968, Bollati Boringhieri, Torino, pp. 114-130.
Tamisari, F. 2008 I limiti del riconoscimento delle popolazioni indigene australiane. La politica del sentimento e la costruzione della volontà nazionale australiana, in Le identita' culturali nei nuovi strumenti UNESCO: un approccio nuovo alla costruzione della pace, a cura di L. Zagato, CEDAM, Padova, pp- 219-245
De Certeau, M. 2001 Culture popolari (cap II) e Modi d’uso: arti e tattiche (cap III), in L’invenzione del quotidiano, Edizioni Lavoro, Roma, pp. 45-79.
Comaroff, J. e J. Comaroff 1992 Bodily Reform as Historical Practice, in Ethnography and the Historical Imagination, Westview Press, Boulder, pp. 69-91.
Barker, J. 2003 Christian Bodies: Dialectic of Sickness and Salvation Among the Maisin of Papua New Guinea, in The Journal of Religious History, 27,3:271-292
Thomas, N. 1999 Beginnings and Hierarchies (cap I): From Traditional to Contemporary (cap VI), in Possessions. Indigenous Art/colonial Culture, Thames and Hudson, London, pp. 7-49 e 197-223.
Gravanzo, V. 2002 Artisti o maghi, in Avatar. Dislocazioni tra antropologia e comunicazione, 3, Meltemi, Roma, pp. 18-26.
Langton, M. 2003 Aboriginal Art and Film. The Politics of Representation, in Blacklines. Contemporary Critical Writing, (a cura di) M. Grossman, pp. 109-124.
Tamisari, F. 2006 La forza della performance, L’arte della contro-appropriazione degli indigeni australiani, in La negoziazione delle appartenenze. Arte, identità e proprietà culturale nel terzo e quarto mondo, (a cura di) M. Ciminelli, Milano, pp. 115-129.
Di Cori, P. 2002 Margini della città. Lo spazio urbano decentrato di Michel de Certeau e di Diamela Eltit, in Colonialismo, Annuario di Antropologia (a cura di U. Fabietti), 2,2, Meltemi, Roma, pp.138-161.
Attwood, B. Telling the Truth About Aboriginal History, Allen and Unwin, Crows NSW 2005.
Cuturi, F. (a cura di) In nome di dio. L’impresa missionaria di fronte all’alterità. Meltemi, Roma 2004.
De Certeau, M. L’invenzione del quotidiano, Edizioni Lavoro, Roma 2001.
Fabietti, U. L'identità etnica. Storia di un concetto equivoco, 2005 [1995]
* Fabietti. U. (a cura di) 2002 Il colonialismo, Annuario di antropologia, Meltemi, Roma 2002
Hage, G. White Nation. Fantasies of White Supremacy in a Multicultural Society, Pluto Press, Sydney 1988
Hannerz, U. La diversità culturale, Il Mulino, Bologna 2001 [1996]
Leiris, M L’occhio dell’etnografo, razza e civiltà e altri scritti 1929-1968, Bollati Boringhieri, Torino 2005 [1951]
Melillo, M. La critica postcoloniale. Decolonizzazione, capitalismo e cosmopolitanismo nei postcolonial studies, Meltemi, Roma 2005.
Povinelli, E. The Cunning of Recognition. Indigenous Alterities and the Making of Australian Multiculturalism, Due University Press 2002
* Stocking, G. Colonial Situations. Essays on the Contextualisation of Ethnographic Knowledge, University of Wisconsin Press, Madison 1991
NB I riferimenti con asterisco sono raccolte di saggi

Una lista di riferimenti bibliografici sarà inclusa nella dispensa.
Gli studenti sono incoraggiati a condurre ricerca indipendente (senza ricerca sul campo) su questioni etnografiche e teoriche di particolare interesse affrontate durante il corso. Le verifiche sono le seguenti:
1) presentazione orale in classe: lo studente deve presentare un articolo o capitolo a scelta dai testi obbligatori del programma d'esame in collaborazione con altri studenti. Gli studenti sono incoraggiati a contestualizzare i testi in approcci teorici particolari, a presentare gli autori e a formulare domande per generare una discussione. La presentazione orale può servire anche per presentare e concordare l'argomento della relazione scritta. I non frequentanti devono concordare l'argomento della relazione scritta con la docente.
2) relazione scritta (22.000 caratteri, spazi e riferimenti bibliografici inclusi per i frequentanti e 25.000 caratteri, spazi e riferimenti bibliografici inclusi per i non frequentanti) da consegnare in formato cartaceo e in pdf 15 giorni prima la data dell'appello d'esame;
3) Esame orale. Lo studente riceve commenti sulla relazione scritta e su come migliorare il proprio lavoro a livello di contenuti e forma. Lo studente, inoltre, deve rispondere ad alcune domande orali sui contenuti dei testi obbligatori
4) Il voto finale è composto come segue:
70% relazione scritta
20% esame orale
10% presentazione orale in classe
Il corso consiste in una serie di lezioni frontali, con l'uso di ppt, volte a presentare le questioni teoriche e metodologiche principali del corso e a introdurre le modalità e tempistiche per lo svolgimento e la consegna delle altre attività formative (presentazione in classe, relazione scritta).
1. Presentazione in classe. Ogni studente deve presentare un articolo o capitolo indicato nei testi obbligatori in collaborazione con i colleghi. Alla fine della presentazione lo studente deve generare una discussione e rispondere alle domande dei colleghi.
2. La relazione scritta deve essere consegnata (formato cartaceo e pdf) 15 giorni prima dell'appello d'esame. La relazione deve presentare e discutere un argomento affrontato nel corso e approfondito con il materiale di studio obbligatorio e nelle letture scelte dalla lista "Testi facoltativi o letture integrative". Il problema identificato nell'introduzione deve essere sostenuto da esempi e da approcci teorici tratti dalla letteratura consigliata per il corso. La relazione non è un semplice riassunto dei testi di riferimento ma un'occasione per riflettere sugli argomenti di alcuni autori e per sviluppare la propria capacità critica. La relazione (22.000 caratteri, spazi e riferimenti bibliografici inclusi per i frequentanti e 25.000 caratteri, spazi e riferimenti bibliografici inclusi per i non frequentanti) deve essere dattiloscritta (Times New Roman 12), con un'interlinea di 1,5, e con un margine di 2cm. Tutte le idee citate direttamente o indirettamente dal materiale di studio (monografie, articoli) devono essere attribuite all'autore indicando il nome dell'autore, la data di pubblicazione e i numeri di pagina. E' preferito il modello "(autore data)" nel testo, purché corredato dai riferimenti bibliografici completi alla fine del testo. Gli studenti sono pregati di seguire le norme redazionali di una rivista di antropologia nazionale o internazionale.
Italiano
La frequenza non è obbligatoria ma è altamente raccomandata. Sia gli studenti frequentanti che non frequentanti devono concordare l'argomento della relazione scritta con la docente. La relazione scritta deve essere consegnata a ridosso della data di consegna.
Gli studenti che non consegnano la relazione scritta (in formato cartaceo e pdf) entro la data e l'ora fissate e comunicate con ampio anticipo non possono sostenere l'esame e devono presentarsi all'appello successivo. Tutti gli studenti sono pregati di consultare gli avvisi della docente su MOODLE e sulla sua pagina di Ateneo.

Ca’ Foscari applica la Legge Italiana (Legge 17/1999; Legge 170/2010) per i servizi di supporto e di accomodamento disponibili agli studenti con disabilità o con disturbi specifici dell’apprendimento. Se hai una disabilità motoria, visiva, dell’udito o altre disabilità (Legge 17/1999) o un disturbo specifico dell’apprendimento (Legge 170/2010) e richiedi supporto (assistenza in aula, ausili tecnologici per lo svolgimento di esami o esami individualizzati, materiale in formato accessibile, recupero appunti, tutorato specialistico a supporto dello studio, interpreti o altro) contatta l’ufficio Disabilità e DSA disabilita@unive.it.
scritto e orale
Programma definitivo.
Data ultima modifica programma: 15/03/2021