ARCHEOLOGIA TARDOANTICA E ALTOMEDIEVALE SP.

Anno accademico
2023/2024 Programmi anni precedenti
Titolo corso in inglese
LATE ANCIENT AND EARLY MEDIEVAL ARCHAEOLOGY
Codice insegnamento
FM0026 (AF:444438 AR:258550)
Modalità
In presenza
Crediti formativi universitari
6
Livello laurea
Laurea magistrale (DM270)
Settore scientifico disciplinare
L-ANT/08
Periodo
II Semestre
Anno corso
1
Sede
VENEZIA
Spazio Moodle
Link allo spazio del corso
L'insegnamento si inserisce nel gruppo di discipline caratterizzanti il percorso di Archeologia corso di Scienze del'Antichità, Letteratura, Storia e Archeologia. La sua funzione è quella di offrire allo studente un approfondimento della materia, attraverso lo studio e l'analisi di un tema specifico. Tale tematica verrà preferibilmente scelta nell'ambito della tarda Antichità o dell'Alto medioevo (VI-X secolo). Questo insegnamento si integra con altri insegnamenti dell'area dell'archeologia medievale presenti nel percorso di studio, come Archeologia Medievale Sp., Archeologia Post Medievale, Numismatica Medievale e Topografia Medievale. Naturalmente l'insegnamento si coordina anche con altre materie di ambito medievistico, come ad esempio la Storia medievale. Seguendo questo corso lo studente avrà la possibilità di completare il suo ciclo di esperienza formativa nell'ambito dell'archeologia medievale. L'analisi e lo sviluppo di un tema specifico è funzionale a fornire quadri concettuali, teorici e metodologici innovativi. L'attività formativa può essere integrata dall'uso della strumentazione del Laboratorio di Informatica applicata all'Archeologia Medievale (IAMVE) e dalla partecipazione a scavi/ricognizioni organizzati dall'Insegnamento durante il periodo estivo ed autunnale.
Alla fine del corso, sulla base dell'impegno sui temi trattati a lezione, lo studente del corso di Archeologia Tardo Antica e Altomedievale Sp., avrà acquisito una serie di competenze su un argomento specifico di archeologia medievale. Tali competenze si configurano come parte della formazione del profilo di archeologo, contemplata nel profilo del corso di laurea. Nello specifico l'insegnamento ha la funzione di offrire allo studente una maggiore competenza critica. Tale competenza critica riguarda non solo l'acquisizione di informazioni, ma anche la capacità di organizzare il lavoro nel quadro della didattica. Le competenze nella disciplina potranno essere integrate con i corsi di Archeologia Medievale Sp., Archeologia Post Medievale, Numismatica Medievale e Topografia Medievale.
Lo studente dovrà aver frequentato almeno il corso di Archeologia Medievale I al triennio. Oppure dovrà possedere conoscenze di base relative all'archeologia (metodologia) e alla storia medievale.
Il tema del corso verterà su Archeologia medievale e identità nazionali mediterranee nel XX secolo. Poiché l'archeologia non è una disciplina neutra, il corso intende analizzare come e perché alcuni tematismi - che riguardano il medioevo - sono stati utilizzati, più di altri, per costruire o rafforzare singole identità (nazionali, locali), anche in funzione di rivendicazioni politiche. Dopo una introduzione generale sul concetto di identità e di "archeologia pubblica" e dopo riflessione critica sull'uso dell'archeologia all'interno del forum sociale, verranno analizzati diversi casi specifici. Gli esempi saranno individuati nell'archeologia della Tarda antichità e del primo alto-medioevo italiano e mediterraneo. In particolare si prenderà in considerazione: l'archeologia longobarda in Italia in rapporto con la costruzione delle identità nazionali; l'archeologia medievale in Slovenja dopo la II Guerra Mondiale; l'archeologia del periodo visigoto in Spagna durante il franchismo; la cultura di Komanj Kroje tra Albania, Montenegro e Macedonia; El Born (Barcellona) e l'identità catalana;il progetto dell'Istituto Germanico in Roma durante la seconda Guerra Mondiale; il progetto The Transformation of the Roman World e la Comunità Europea; l'archeologia bizantina nella costruzione dell'identità greca dopo la dominazione turca. Altri eventuali soggetti durante il corso.
Come testi di riferimento di carattere generale: J. A. Atkinson, I. Banks, J. O'Sullivan (eds), Nationalism and Archaeology, Glasgow 1996; S. Kane (ed), The Politics of Archaeology and Identity in a Global Context, Boston 2003.
Nello specifico, ancora in generale: S. Kane, The Politics of Archaeology and Identity in a Global Context, in S. Kane (ed), The Politics of Archaeology and Identity in a Global Context, Boston 2003, pp. 1-9.
Sul concetto di identità: F. Remotti, L'ossessione identitaria, Roma-Bari 2010.
Sull'archeologia pubblica: G. Moshenska (ed.), Key Concepts in Public Archaeology, London 2017; G. Volpe, Archeologia pubblica. Metodi, tecniche, esperienze, Roma 2020.
In generale sul corso e sugli argomenti specifici trattati: S. Gelichi (a cura di), Prima dell'archeologia pubblica. Identità, conflitti sociali e medioevo nella ricerca del Mediterraneo, "Archeologia Medievale", XLVI (2019), pp. 7-94 (con articoli in italiano, inglese e spagnolo).
Altra bibliografia. Sull'archeologia longobarda in Italia negli anni '30 e '40 del secolo scorso: K. Junker, Research under dictatorship: the German Archaeological Institute 1929-1945, "Antiquity", 1998, pp. 282-292: T. Frölich, The Study of the Lombards and the Ostrogoths at the German Archaeological Institute of Rome, 1937-1943, in N. de Haan, M. Eickhoff, M. Schwegman (eds.), Archaeology and National Identity in Italy and Europe 1800-1950, Turnhout, 2008, pp. 183-213.
Sull'archeologia visigota in Spagna nell'epoca del franchismo: L. Olmo Enciso, Ideologia y arqueologia: los estudios sobre el periodo visigodo en la primera mitad del siglo XX, in J. Arce, R. Olmos (a cura di), Historiographia de la Arqueologia y de la Historia Antigua en Espana (siglos XVIII-XX), Madrid, 1991, pp. 157-160; A. Quiros Castillo, A. Vigil Escalera Guirado, Dove sono i visigoti? Cimiteri e villaggi nella Spagna centrale nei secoli VI e VII, in C. Ebanista, M. Rotili, Archeologia e storia delle migrazioni. Europa, Italia, Mediterraneo fra tarda età romana e alto medioevo (Atti del Colloquio, Cimitile 2010), Cimitile 2011, pp. 159-181; C. Tejerizo Garcìa, Arqueologia y nacionalismo en (el) movimiento: Apuntes sobre la arqueologia de época visigoda durante el segundo Franquismo, "ArqueoWeb", 17 (2016), pp. 14-162.
Sulla cultura di Komanj Kroje: W. Bowden, Social Anxiety and the Re-emergence of Furnished Burial in Post Roman Albania, in J. Rasmus Brandt, M. Ponsac, H. Roland (eds.), Death & Changing Rituals: Function and Meaning in Ancient Funerary Practices, Oxford 2014, p. 3343-357.
Sul Born: El Born CC, Ajuntament de Barcelona, s.d.; L. Gallego Villa, J. Romero Martinez, La arqueologia en la commemoracion del Tricentenari, usos y abusos, "ArqueoWeb", 17 (2016), pp. 128-143.
Sull'archeologia longobarda e le identità locali in Italia: I. Barbiera, "E ai dì remoti grande pur egli il Forogiulio appare". Longobardi, storiografia e miti dalle origini a Cividale del Friuli, "Archeologia Medievale", XXV (1998), pp. 345-357.

La verifica d'esame d'esame è orale ed intende accertare l'acquisizione delle conoscenze fondamentali della disciplina. Inoltre si intende verificare la capacità argomentativa, di sintesi e la padronanza del lessico scientifico da parte dello studente. Il voto finale costituisce l'esito della media dei punteggi conseguiti nelle singole domande (in generale da tre a cinque).
Il corso è frontale. Il corso sarà supportato dall'uso di immagini e testi su power point. Durante il corso gli studenti potranno elaborare una tesina (facoltativo), che costituirà argomento d'esame (integrato con argomenti presentati a lezione).
Italiano
E' vivamente consigliata la frequenza al corso.
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orale
Programma definitivo.
Data ultima modifica programma: 17/03/2023